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indireinforma

7 Gennaio 2016

Qualità dell’istruzione, disponibile l’analisi comparativa sulla valutazione in Europa

di Alessandra Ceccherelli, Erica Cimò

Il rapporto di Eurydice “Assicurare la qualità dell’istruzione: politiche e approcci alla valutazione delle scuole in Europa” è ora disponibile, per la parte di analisi comparativa, anche in italiano. La pubblicazione consente di saperne di più sugli strumenti e le modalità che i vari sistemi educativi europei stanno adottando per migliorare la qualità e l’efficacia dei propri sistemi di istruzione, proprio nel momento in cui anche il sistema scolastico italiano sta sperimentando le prime tappe del nuovo Sistema nazionale di valutazione (SNV). L’analisi è riferita all’anno 2013/2014 ed è relativa agli Stati membri dell’Unione europea e a Islanda, Norvegia, ex-Repubblica jugoslava di Macedonia e Turchia (le schede nazionali sono però disponibili solo nella versione inglese).

Il rapporto illustra le due modalità principali con cui i sistemi scolastici promuovono l’accountability: la valutazione esterna, condotta da valutatori non direttamente coinvolti nelle attività scolastiche e l’autovalutazione, in cui la maggior parte dei valutatori sono membri del personale della scuola esaminata. Alcuni tra gli elementi più significativi che emergono dall’analisi riguardano le modalità di svolgimento della valutazione esterna e interna, gli strumenti che la supportano e la condivisione dei risultati. Si scopre così che la valutazione esterna delle scuole nella maggior parte dei Paesi si basa su monitoraggio e miglioramento e i criteri vengono stabiliti a livello centrale in base a degli standard che definiscono “buona” una scuola. Il processo è in gran parte basato su un approccio in 3 tappe: analisi preliminare, visite in loco e rendicontazione. La maggior parte dei Paesi rende pubblici i propri rapporti finali di valutazione esterna. La valutazione interna è obbligatoria in 27 sistemi educativi e quasi tutti i Paesi offrono alle scuole un supporto per effettuarla. Nella maggior parte dei casi, i risultati della valutazione interna vengono utilizzati dai valutatori esterni come fonte di informazione per comprendere meglio le dinamiche interne alla scuola.

Il rapporto di Eurydice fotografa la situazione sulla valutazione scolastica alla vigilia di una serie di importanti cambiamenti nel nostro Paese, e si basa su quanto emerso dal progetto Vales, una sperimentazione del Sistema nazionale di valutazione. In Italia l’SNV verrà attivato per tappe successive nel corso di un triennio e ha preso avvio nell’anno scolastico 2014/2015 con la fase dell’autovalutazione. Le scuole statali e paritarie sono state infatti invitate a sviluppare un’attività di analisi e di valutazione interna, seguita dall’elaborazione finale di un Rapporto di autovalutazione (Rav). La compilazione del Rav consente alle scuole di analizzarsi, presentare i propri punti di forza e le proprie debolezze per poter poi elaborare un efficace Piano di Miglioramento (PdM). In occasione dell’evento di lancio dei Rav, tenutosi al Miur il 3 novembre 2015, sono stati presentati i primi rapporti di autovalutazione che alcune scuole italiane hanno caricato a settembre 2015 sulla piattaforma del Miur “Scuola in chiaro”  (vedi qui un esempio di Rav e un miniclip).

Nell’anno scolastico 2015/2016 le scuole hanno cominciato a elaborare i propri Piano di Miglioramento da inserire all’interno del Piano Triennale dell’Offerta Formativa (PTOF). L’Indire, con l’intento di mettere a disposizione risorse e strumenti utili, ha realizzato un ambiente online che facilita le scuole nella compilazione del PdM. Un’utile applicazione realizzata dall’Istituto contribuisce a risolvere le problematiche emerse nei Rapporti di autovalutazione e a raggiungere gli obiettivi prioritari individuati. Nell’elaborazione del Piano di Miglioramento, le scuole o le reti di scuole possono sempre contare sul supporto dell’Indire e attivare collaborazioni con università, enti di ricerca, associazioni professionali e culturali.

 

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