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5 Maggio 2016

#ScuoleInnovative, al via concorso di idee per 52 nuove scuole sostenibili e all’avanguardia

di Redazione

Al via il concorso di idee per la progettazione e la realizzazione di 52 #ScuoleInnovative, grazie allo stanziamento di 350 milioni di euro, previsto dalla legge “Buona Scuola”. Il bando è stato illustrato oggi al Ministero dell’Istruzione dal ministro Stefania Giannini, dal sottosegretario Davide Faraone e dalla coordinatrice della Struttura di Missione per l’Edilizia Scolastica di Palazzo Chigi Laura Galimberti.

Il bando internazionale per le #ScuoleInnovative, scaricabile qui, si chiuderà il 30 agosto 2016. Sul sito www.scuoleinnovative.it è già disponibile la mappa delle 52 aree su cui sorgeranno le nuove scuole. Per ogni area sarà possibile visualizzare una scheda tecnica della tipologia di istituto da costruire, con il costo stimato delle opere. Le aree sono state individuate dalle Regioni attraverso una procedura selettiva.

Possono partecipare al concorso di idee ingegneri, architetti, singoli o associati, le società di ingegneria e le società professionali. La procedura si svolgerà online attraverso la piattaforma “Concorrimi” messa a disposizione dall’Ordine degli Architetti di Milano.

Una Commissione di esperti individuerà per ciascuna area di intervento le prime tre proposte vincitrici che saranno premiate rispettivamente con 25.000, 10.000 e 5.000 euro. I progettisti potranno concorrere per una sola area. La progettazione finale sarà curata dagli Enti locali e potrà essere affidata anche agli stessi progettisti individuati dal concorso di idee.

L’Inail acquisterà le aree oggetto degli interventi di costruzione e realizzerà le scuole, mentre il Miur pagherà i canoni di locazione per trent’anni con fondi messi a disposizione dalla legge Buona Scuola. Gli studenti che frequenteranno i nuovi edifici saranno coinvolti nella progettazione della loro scuola attraverso un hackathon per l’edilizia scolastica.

«Grazie a questo bando doteremo il Paese di 52 nuove scuole, all’avanguardia, sostenibili, a misura di studente. I progettisti dovranno immaginare istituti dotati di spazi didattici innovativi, ad alta prestazione energetica, con aree verdi fruibili. Scuole belle, attrattive che favoriscano l’apprendimento e l’apertura all’esterno, che diventino punti di riferimento per il territorio. Il cambiamento culturale che abbiamo immaginato con la Buona Scuola passa anche da qui, dal ripensamento degli spazi educativi per una scuola più accogliente, da vivere sempre, anche in orario extra scolastico», ha dichiarato il ministro Stefania Giannini.

«Scuole sicure, funzionali alla didattica, sostenibili: di questo hanno bisogno i nostri ragazzi, e in questa direzione va la costruzione di 52 istituti altamente innovativi. Stiamo mettendo in atto una rivoluzione culturale: dall’edilizia all’architettura scolastica, perché apprendere non è solo studiare da un libro ma imparare “attraverso” la scuola», ha sottolineato il sottosegretario Davide Faraone.

«La parola d’ordine è l’innovazione che, per la prima volta, viene istituzionalizzata e diffusa in tutte le regioni italiane. Oggi abbiamo parlato di 52 scuole, ma questi istituti sono degli apripista da cui partire per una riqualificazione del patrimonio scolastico che non punti solo alla messa in sicurezza degli edifici esistenti, ma che si proponga di studiare nuove soluzioni architettoniche per una didattica all’avanguardia e per realizzare scuole che siano dei veri e propri civic center, punti di riferimento nei quartieri. Vogliamo avviare una rivoluzione culturale che, al lavoro di architetti ed ingegneri, affianchi le competenze dei pedagogisti e di chi la scuola la vive tutti i giorni», ha aggiunto Laura Galimberti, coordinatrice della Struttura di Missione per l’Edilizia Scolastica della Presidenza del Consiglio dei Ministri.

Da oggi è disponibile sul sito www.istruzione.it anche l’app “La Buona Scuola – Edilizia scolastica” attraverso la quale i cittadini potranno verificare quanti finanziamenti sono stati stanziati per l’edilizia scolastica nel loro comune, come e se sono stati spesi quei soldi. Sarà anche possibile ricevere informazioni sui nuovi finanziamenti in tempo reale e dare il proprio contributo inviando segnalazioni, dando un feedback sugli interventi, inviando la propria opinione.

 

Per saperne di più:

 

(Fonte: comunicato Miur)