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20 Dicembre 2016

Quando a fare l’Erasmus sono gli studenti delle superiori

di Valentina Riboldi

Si tratta di una delle opportunità meno conosciute tra quelle offerte dal programma, ma rappresenta di sicuro un “plus” di Erasmusplus: la mobilità di lungo termine per gli alunni delle scuole superiori.

“Mi chiamo Sofia, ho 16 anni, vengo da Parma e a gennaio andrò 3 mesi in Finlandia”
“Sono Alessia, vengo da Padova. Per 3 mesi studierò in una scuola di Madrid”
“Sono Donato, ho 17 anni, vengo da Bari e passerò 3 mesi in Lituania”
“Voglio vedere come me la cavo da sola, fuori da casa, voglio essere indipendente e conoscere nuove realtà, nuove persone…”

Sono alcuni degli studenti di licei e scuole secondarie superiori che nel corso del 2016 hanno vissuto un’esperienza Erasmus in un altro Paese europeo per un periodo di circa tre mesi, studiando in una scuola partner del proprio istituto.

Cos’è la Mobilità di lungo termine degli alunni della scuola e come partecipare

Proprio come l’Erasmus per l’Università, la Mobilità di lungo termine degli alunni permette agli studenti delle scuole secondarie di secondo grado di frequentare una parte dell’anno scolastico presso un istituto europeo partner per un periodo da 2 a 12 mesi, sulla base di un contratto formativo (learning agreement) tra la scuola di provenienza e l’istituto ospitante, volto a concordare il programma di studio e il riconoscimento dell’esperienza al rientro in Italia. La mobilità di lungo termine degli alunni, ma esiste anche quella dei docenti, è organizzata tra scuole coinvolte in un Partenariato strategico, nell’ambito dell’Azione Chiave 2.

Per uno studente di 16 anni, trascorrere un periodo di vita e di studio in un altro Paese significa crescita personale, autonomia, fiducia nelle proprie capacità, arricchimento culturale e linguistico, apertura mentale, attitudine alla tolleranza e sviluppo di quelle competenze trasversali che costruiscono il cittadino europeo. Per la scuola, il coinvolgimento in un’attività di questo tipo rappresenta un’esperienza pedagogica a livello internazionale ed è un’occasione per stabilire una cooperazione sostenibile con l’istituto partner.

Nella programmazione precedente, il Lifelong Learning Programme (LLP) dedicava un’azione specifica alla Mobilità individuale degli Alunni, affettuosamente ribattezzata dai docenti e dallo staff dell’Agenzia “Comenius MIA”. Nel 2013 (ultimo anno di LLP), i dati della partecipazione mettevano l’Italia ai primi posti in Europa con oltre 75 scuole coinvolte in tutto il territorio nazionale, 289 alunni italiani che avevano vissuto l’esperienza di mobilità e 286 alunni provenienti da vari Paesi europei ospitati nelle scuole partner italiane.

Con tutte le novità portate dal programma Erasmus+, questi numeri si sono notevolmente ridotti e si tratta oggi di un’opportunità poco nota, forse anche perché di più difficile attuazione, ma l’esperienza dei primi anni del programma e la capacità progettuale delle scuole rendono maturi i tempi per rimettere l’attenzione su questa opportunità, da sempre promossa e supportata dall’Agenzia nazionale Erasmus+ Indire. All’interno di Erasmus+, la mobilità di lungo termine degli alunni non è più un’azione a sé stante, ma deve essere inserita tra le attività di un partenariato strategico nel settore istruzione scolastica e deve apportare valore aggiunto al progetto. In vista della scadenza del 29 marzo, l’Agenzia incoraggia le scuole che stanno lavorando a partenariati strategici KA2 a prendere in considerazione l’opportunità offerta dalla mobilità di lungo termine e includerla fra le attività di progetto. Anche le Disposizioni nazionali allegate alla Guida al Programma, redatte in accordo con il Ministero dell’Istruzione, Università e Ricerca, mettono l’accento sull’importanza della creazione di un ambiente favorevole alla mobilità, a tutti i livelli e per tutti i gruppi target nell’istruzione scolastica. Da regolamento della Commissione europea non è possibile assegnare un punteggio aggiuntivo, tuttavia, grazie a tale previsione delle Disposizioni, a parità di qualità tra due progetti sarà possibile dare precedenza a quello che prevede la mobilità di lungo termine.

 

Un incontro di formazione per studenti e docenti il 20-21 dicembre a Firenze

La mobilità a lungo termine degli studenti delle scuole superiori è al centro dell’incontro organizzato a Firenze dall’Agenzia nazionale Erasmus+ Indire, il 20 e 21 dicembre, all’Istituto di Istruzione superiore Leonardo da Vinci. Protagonisti del seminario, i 28 studenti di 8 scuole italiane che poco meno di un anno fa sono partiti per vivere un periodo del loro anno scolastico in Spagna, Francia, Germania, Svezia, Finlandia, Portogallo, Lituania e Belgio, grazie ai progetti di partenariati strategici in corso nelle loro scuole di provenienza.

Insieme a questi ragazzi e ai loro docenti, ci saranno i nuovi giovanissimi Erasmus+ in partenza, con una sorta di passaggio di testimone che mette al centro storie e le esperienze degli studenti, ma anche il lavoro dei docenti e le esperienze progettuali degli Istituti che hanno scelto di mettersi in gioco inserendo la Mobilità di lungo termine tra le attività del Partenariato strategico finanziato nell’ambito dell’Azione Chiave 2 del Programma.

L’evento si colloca nel lavoro svolto dall’Agenzia Erasmus+ Indire per la promozione della qualità dei progetti finanziati con il duplice obiettivo di promuovere la buona gestione dei progetti attuati dalle scuole e di facilitare la preparazione degli studenti pronti a partire e dei docenti che faranno loro da tutor. Il personale dell’Agenzia Erasmus+ e un team di psicoterapeuti lavoreranno infatti con ragazzi e docenti sulle aspettative, le possibili situazioni di difficoltà, il contratto formativo, la valutazione dopo il rientro e su come vivere al meglio questa esperienza.

 

Link e materiali utili: