indireinforma
Vogliamo ricordare anche noi Zygmunt Bauman, il sociologo e filosofo di fama mondiale scomparso a Leeds, in Inghilterra, lo scorso 9 gennaio. Poco più di due anni fa, nell’ottobre del 2014, il nostro Istituto aveva avuto la fortuna di ospitarlo per una lectio magistralis sul tema dell’educazione al tempo della globalizzazione. Nella sua acuta analisi, l’intellettuale polacco aveva sottolineato la necessità di un nuovo modello educativo maggiormente in linea con la “società liquida”, definizione da lui stesso coniata.
Dalle sue parole emerge lucida la critica al modello scolastico tradizionale: nella sua visione, un’istruzione di tipo “balistico” in cui l’insegnante “spara” la conoscenza dentro le teste degli studenti non funziona più. E se in passato il docente era ritenuto una sorta di custode della conoscenza, nella società contemporanea la sua autorevolezza viene invece messa continuamente in discussione, poiché risente della concorrenza di forme di trasmissione del sapere più allettanti, come il web e la televisione. In questo contesto, secondo Bauman, l’insegnante deve assumere un nuovo ruolo e diventare una guida che aiuta i propri alunni a gestire la complessità informativa tipica della postmodernità e che fornisce gli strumenti cognitivi adatti a riconoscere, nella sovrabbondante offerta, le informazioni rilevanti e affidabili.
Ringraziamo Bauman per le riflessioni che ci ha donato e lo ricordiamo con la testimonianza video girata in occasione dell’incontro nel nostro Istituto.
Altri link:
- Scuola e ”società liquida”: l’analisi di Zygmunt Bauman, articolo pubblicato su indire.it il 28/10/2014