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Erasmus+, di cui si celebra quest’anno il 30º anniversario, è più popolare e aperto che mai. Secondo i nuovi dati pubblicati dalla Commissione europea, nel 2015 il programma Erasmus+ ha infatti permesso a 678.000 europei, un numero mai raggiunto prima, di studiare, formarsi, lavorare e fare volontariato all’estero. Nello stesso anno l’UE ha investito 2,1 miliardi di euro in oltre 19.600 progetti, cui hanno partecipato 69.000 organizzazioni. Questi i principali risultati presentati nella relazione annuale del programma Erasmus+ per il 2015, pubblicata oggi dalla Commissione europea. I risultati indicano inoltre che il programma è sulla buona strada per conseguire l’obiettivo di sostenere 4 milioni di persone tra il 2014 e il 2020.
Nel 2015 Erasmus+ si è ulteriormente ampliato, permettendo per la prima volta agli istituti di istruzione superiore di inviare in Paesi al di fuori dell’Europa, e accogliere da questi, più di 28.000 studenti e membri del personale.
Francia, Germania e Spagna rimangono i tre principali paesi di partenza, mentre Spagna, Germania e Regno Unito ospitano la maggior parte dei partecipanti al programma Erasmus+. Il riscontro da parte dei partecipanti conferma che il tempo trascorso all’estero con il programma Erasmus+ è ben investito: il 94 % afferma di avere migliorato le proprie competenze e l’80 % ritiene che la partecipazione al programma abbia aumentato le opportunità professionali. Fra gli studenti che svolgono un tirocinio all’estero grazie a Erasmus+, uno su tre riceve un’offerta di lavoro dall’impresa ospitante.
La relazione presenta anche una panoramica delle misure adottate dalla Commissione per adattare il programma Erasmus+ al fine di aiutare l’UE e gli Stati membri ad affrontare le problematiche della società, come l’integrazione dei rifugiati e dei migranti. Ad esempio, il sistema di sostegno linguistico online del programma verrà esteso a 100.000 rifugiati nei prossimi tre anni; a tal fine sono stati messi a disposizione 4 milioni di EUR. L’obiettivo è consentire in particolare ai giovani di inserirsi nel sistema di istruzione del paese ospitante e sviluppare le loro competenze.
La pubblicazione della relazione coincide con l’avvio della campagna che segna il 30º anniversario del programma Erasmus. Durante tutto il 2017 si terranno eventi a livello europeo, nazionale e locale per illustrare l’impatto positivo di Erasmus sugli individui e sulla società nel suo insieme e per dare a tutte le parti interessate la possibilità di discutere sulla futura evoluzione del programma. Negli ultimi 30 anni il programma Erasmus+ e i suoi predecessori hanno sostenuto non solo più di 5 milioni di studenti, apprendisti e volontari, ma anche scambi di personale e di giovani, pari a 9 milioni di persone in totale.
Durante tutto il 2017 saranno organizzate in tutta Europa numerose manifestazioni per celebrare il 30º anniversario del programma, compreso un importante evento al Parlamento europeo nel mese di giugno.
Per approfondire:
- Guarda la scheda con le statistiche della partecipazione italiana al programma 2015/2016
- Sito Erasmus+ Indire
[Fonte: Comunicato Stampa Commissione europea MEMO/17/83]