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“Evidence” e politiche educative in Europa nel nuovo rapporto di Eurydice
La conoscenza basata su evidenze o, più correttamente, su evidence – per utilizzare il termine inglese universalmente accolto dalla comunità scientifica – raggruppa tutto l’insieme di dati quantitativi e qualitativi, conoscenze, elementi concreti e provati, e sta assumendo sempre più un ruolo cruciale nello sviluppo e nell’attuazione di politiche efficaci. E ciò accade anche in un campo particolarmente complesso e a più dimensioni come quello dell’istruzione e della formazione.
L’ultimo rapporto pubblicato dalla rete Eurydice, “Support Mechanisms for Evidence-based Policy-Making in Education”, è uno strumento che intende offrire una comparazione sugli istituti e sulle pratiche nel processo di decisione politica basata sull’evidence, sull’accessibilità all’evidence e sulla mediazione tra i produttori di evidence e i decisori politici, presentando anche esempi specifici per ciascun Paese europeo.
Le informazioni coprono i 28 Stati membri, la Bosnia Erzegovina, la Svizzera, l’Islanda, il Liechtenstein, il Montenegro, l’ex Repubblica Jugoslava di Macedonia, la Norvegia, la Serbia e la Turchia.
Vuoi saperne di più sull’argomento prima di consultare il rapporto? Leggi questo articolo di approfondimento sul sito di Eurydice!
–> Consulta il rapporto “Support Mechanisms for Evidence-based Policy-Making in Education” (pdf)
Cos’è Eurydice
Eurydice è la rete europea che raccoglie, aggiorna, analizza e diffonde informazioni sulle politiche, la struttura e l’organizzazione dei sistemi educativi europei. Nata nel 1980 su iniziativa della Commissione europea, la rete è composta da un’Unità europea con sede a Bruxelles e da varie Unità nazionali. Dal 1985, l’Indire è sede dell’Unità nazionale italiana.
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