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20 Aprile 2017

A Favignana sabato 10 giugno il convegno sulle “piccole scuole”

All'evento, indirizzato a tutte le scuole che affrontano le sfide dell'isolamento geografico, sarà presente anche la Ministra dell'Istruzione Valeria Fedeli

di Costanza Braccesi

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Sabato 10 giugno l’Indire organizza nell’isola di Favignana, in provincia di Trapani, il primo incontro del Movimento delle Piccole Scuole, aperto a tutte le scuole e reti di scuole di montagna e delle isole e a tutti quegli istituti che, sia per le loro dimensioni sia per le caratteristiche del territorio nel quale sono inseriti, vivono le problematiche dell’isolamento (ex Stabilimento Florio, orario 9 – 16).

Analogamente a quanto avvenuto con la rete delle Avanguardie Educative, è stato messo a punto e condiviso un Manifesto al quale seguiranno una serie di attività pensate per elevare la qualità educativa delle scuole geograficamente isolate, una realtà molto diffusa in Italia se consideriamo la geografia del nostro Paese.

All’evento di Favignana parteciperanno la Ministra dell’Istruzione Valeria Fedeli, il Presidente Indire Giovanni Biondi e i ricercatori dell’Istituto che ormai da anni seguono le attività di alcune scuole situate in realtà isolate, come ad esempio Marettimo, Lampedusa, la rete di scuole dell’Appennino toscano (progetto Errequadro) e la rete delle scuole della Liguria, con capofila l’Istituto Comprensivo di Sassello, in provincia di Savona.

Com’è facile intuire, le scuole che si trovano nei comuni montani e nelle piccole isole devono fronteggiare ogni giorno molteplici sfide di ordine organizzativo e didattico: dal dimensionamento delle strutture alle pluriclassi, dalla riduzione di assegnazione dell’organico all’elevato turnover dei docenti, con il rischio di interruzione della continuità didattica. Tutti problemi, questi, che costituiscono un ostacolo per il mantenimento delle sedi e dell’offerta formativa delle zone isolate montane e marittime.

Scopo dell’evento del 10 giugno è dunque quello di promuovere e diffondere pratiche didattiche inclusive e riflettere, insieme ai dirigenti scolastici, ai docenti e agli amministratori locali, sulle opportunità offerte dalle nuove tecnologie e dagli strumenti in uso all’interno della già costituita Rete nazionale delle Piccole Scuole. Sono molti infatti gli istituti che stanno sperimentando da tempo modelli e metodologie per superare l’isolamento: l’auspicio è che, attraverso occasioni di confronto come quella di Favignana, sia possibile potenziare le esperienze in corso e trasformare le scuole geograficamente isolate in un punto di riferimento per l’intero territorio, garantendo al contempo l’accesso a un’istruzione di qualità e la rottura dell’isolamento.

«Sappiamo che le scuole piccole fanno fatica a sopravvivere sia dal punto di vista economico sia, soprattutto, da quello della qualità dell’offerta formativa – dichiara il Presidente Indire Giovanni Biondi –. L’Indire è impegnato ormai da anni a fare in modo che le condizioni di svantaggio di una scuola piccola si trasformino in opportunità e che la qualità degli interventi educativi in queste scuole sia elevata. Le nuove tecnologie permettono oggi di realizzare scenari educativi senza confini, valorizzando in tal modo le potenzialità e gli aspetti di grande vantaggio che offrono questi territori».

Nel corso degli anni, l’attività di ricerca condotta dall’Indire ha permesso di offrire ai docenti della Rete delle Piccole Scuole alcuni modelli consolidati: uno specifico sulla “didattica condivisa”, con l’uso quotidiano della videoconferenza tra due o più classi di istituzioni scolastiche diverse, e uno orientato all’“ambiente di apprendimento allargato“, grazie al quale una o più classi lavorano a un progetto disciplinare comune e organizzano incontri periodici tra docenti, studenti ed esperti facendo un uso ragionato e intelligente delle tecnologie e della didattica a distanza.

«La scuola oggi sta cambiando e va verso il superamento della rigida divisione in classi e della tradizionale scansione dei tempi di apprendimento. Se puntano sui caratteri originali di cui sono naturalmente dotate (ad esempio le pluriclassi), le scuole piccole possono fungere da modello ed essere in prima linea nella trasformazione del modello educativo nazionale», afferma ancora Giovanni Biondi.

Le scuole sono invitate a partecipare al convegno, aderire al Manifesto e a prendere parte alle attività che saranno promosse e che nasceranno a seguito di questo incontro. Trattandosi di una rete che coinvolge l’intera scuola, la partecipazione all’evento non è a titolo individuale: i docenti interessati devono rivolgersi al proprio dirigente scolastico.

 

Per ulteriori informazioni: segreteria.eventi@indire.it.

 

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