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Coding a scuola, Indire e Cremit lanciano un sondaggio online per i docenti
Quale forma sta assumendo il coding nelle scuole italiane? C'è tempo fino al 30 giugno per partecipare all'indagine online
Negli ultimi anni le attività di coding sono state integrate tra le proposte scolastiche di ogni ordine e grado. Queste esperienze hanno tuttavia assunto molteplici finalità, variegate forme organizzative e molteplici direttrici di sviluppo: ci troviamo così di fronte a un panorama fortemente disomogeneo, con territori didattici che premono sull’acceleratore dell’innovazione a differenti livelli. A questo si aggiunge il proliferare di strumenti per la realizzazione di attività di coding che portano a un’ulteriore diversificazione delle proposte. I docenti, e in particolare i docenti “ricercatori”, accomunati dall’entusiasmo e dal desiderio di sperimentare, hanno investito sulle proprie competenze e sul proprio sviluppo professionale per cambiare il modo di fare didattica. La ricchezza e la varietà di esperienze di cui la scuola italiana può vantarsi ci porta così a immaginare possibili scenari di sviluppo, cercando di comprendere i modelli che stanno alla base di alcune scelte e i differenti interessi didattici.
Ma “fare codice” a scuola ha portato a una ridefinizione dei programmi disciplinari? Si parla già di curricolo sperimentale digitale? Quali sono le convinzioni e i riferimenti cui i docenti guardano quando predispongono un’esperienza didattica basata sul coding? Quali spazi o ambienti sono necessari? Quali forme di laboratorio? E ancora: il coding in Italia è interpretato come un’attività creativa orientata al processo di think-make-improve o viene portata a un livello ancora più alto, come strumento per lo sviluppo del pensiero critico?
Per comprendere questi aspetti è necessario parlare con i docenti e interrogarci sulle dimensioni della didattica che andranno poi a caratterizzare il modello emergente. È proprio con questo obiettivo che i ricercatori dell’Indire e del Cremit hanno predisposto un sondaggio online cui hanno già risposto moltissimi dei docenti che da tempo mettono in pratica attività didattiche mediate dal coding. Il questionario, anonimo, è composto da 34 domande e richiede approssimativamente venti/trenta minuti per essere compilato.
L’indagine, aperta fino al 30 giugno 2017, consentirà di delineare una fotografia delle modalità e del significato che il “fare codice” ha assunto nella scuola italiana.
Partecipa al sondaggio entro il 30/06/2017!
Per approfondire questo tema:
- Ferrari, S, Mangione. G.R, Rosa, A & Rivoltella PC (2017) “Fare Coding per emanciparsi”, in Modelli pedagogici e pratiche didattiche per la formazione iniziale e in servizio degli insegnanti – Collana: Studi e Ricerche sull’Educazione Mediale (a cura di Pierpaolo Limone e Davide Parmigiani). Consultabile su: http://www.progedit.com/libro-622.html (pp. 114-131)
- Fare coding per emanciparsi?, Ferrari, S, Mangione. G.R, Rosa, A & Rivoltella PC (.ppt)
- Pagina del progetto di ricerca Indire “Coding@Scuola”
- Centro di Ricerca sull’Educazione ai Media all’Informazione e alla Tecnologia (Cremit)