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8 Giugno 2017

Integrare le tecnologie nell’alfabetizzazione degli adulti si può, con il progetto IDEAL

di Alessandra Ceccherelli

Un adulto su quattro è carente nelle competenze digitali necessarie per una partecipazione soddisfacente nella vita sociale ed economica, oltre che in quella quotidiana. Le tecnologie sono inoltre strumenti per la scuola di base anche quando essa si rivolge a discenti adulti: per questo motivo serve una formazione mirata agli educatori per un’efficace integrazione del digitale in classe.

È da queste premesse che è partito “IDEAL – Integrating Digital Education in Adult Literacy“, un progetto Erasmus+ avviato nel 2014 e durato 18 mesi, che ha visto la partecipazione dell’Italia e di altri partner europei, tra cui Finlandia, Paesi Bassi, Belgio e Irlanda. IDEAL ha permesso la ricognizione e la realizzazione di guide teorico/pratiche sull’utilizzo delle tecnologie dell’informazione e della comunicazione nelle attività di insegnamento agli adulti.

Lo scorso 12 maggio si è tenuto a Roma il seminario conclusivo del progetto. Dopo i saluti di benvenuto e le presentazioni introduttive da parte di Ilaria Graziano, coordinatrice del progetto per l’Italia e di Alfonso Molina, direttore scientifico della Fondazione Mondo Digitale, Laura Biancato del Miur ha ribadito l’impegno del Ministero per la diffusione delle tecnologie informatiche a tutti i livelli di istruzione, dall’infanzia agli adulti.

I vari partner hanno poi presentato sinteticamente le modalità di intervento e i risultati del progetto, tra cui:

  • Report e risultati dei Survey on Digital Skills. I risultati dei sondaggi sulle analisi dei bisogni educativi del gruppo target realizzati con studenti e docenti in tutti i Paesi coinvolti nel progetto. Gli estratti per Paese sono disponibili nelle diverse lingue.
  • Good Practice Guide for the use of Digital Technology in Adult Basic Education – Introduction and Theoritical Context, un’introduzione sul tema delle teorie educative per la Digital Technology nell’Adult Learning. La pubblicazione fa da cornice teorica alle diverse attività del progetto e dei diversi prodotti didattici elaborati.
  • Good Practice Guidelines: pubblicazioni tematiche che fanno da guida all’uso di tecnologie diverse, per docenti e tutor impegnati nell’insegnamento dell’educazione di base. Brevi manuali all’utilizzo in classe di iPad, Gaming and Social tools, Mobile Technologies, Yammer connecting classmates (disponibili traduzioni nelle lingue dei partner).
  • Video Tutorials: alcuni esempi di come insegnare scrittura e calcolo base con le ICT.

L’intervento centrale del seminario è stato curato dal Leo Casey, direttore del Learning & Teaching and Education Programmes of the National College of Ireland. Casey è un esperto di alfabetizzazione digitale e di apprendimento degli adulti. Per anni ha approfondito il tema delle modalità di insegnamento e apprendimento delle competenze di base degli adulti e i possibili approcci al mondo digitale. Casey ha evidenziato l’importanza dell’utilizzo dei mezzi visivi per l’apprendimento, oltre ai normali mezzi informatici, sostenendo che la vita è un viaggio di apprendimento continuo in cui ognuno ha desiderio di apprendere (qui il suo blog).

L’Unità EPALE Italia è stata invitata a partecipare alla tavola rotonda conclusiva, per parlare di tecnologie nell’educazione degli adulti, competenze digitali e efficacia delle community online per lo scambio di pratiche. Sono quindi intervenute Daniela Ermini e Alessandra Ceccherelli insieme a Piero Dominici, docente di Comunicazione Pubblica presso l’Università di Perugia,  Ada Maurizio, dirigente del CPIA 3 di Roma, Giovanni Valerio D’Elia, dirigente dell’istituto Tecnico del Turismo “Livia Bottardi” di Roma.

I risultati hanno dimostrato che le tecnologie possono migliorare i risultati di apprendimento in termini di conoscenza, comprensione, abilità pratiche. In Italia il Piano Nazionale Scuola Digitale può essere letto come un utile strumento di indirizzo politico da adattare al contesto scolastico di appartenenza. Anche se molta strada resta ancora da fare, la formazione dei docenti è un elemento centrale per porre le condizioni di un insegnamento/apprendimento calibrato sui bisogni dello studente, e pienamente consapevole di quanto le tecnologie oggi disponibili offrono.

Partner di progetto presenti al seminario: Fondazione Mondo Digitale, con il coinvolgimento di CPIA Roma 2 (Italia); Luksia, Municipal Education and training Consortium in Western Uusimaa, (Finlandia); Kildare and Wicklow Education and Training Board (Irlanda); CVO Antwerpen (Belgio); ROC West-Brabant (Paesi Bassi); Arendal Adult Learning Centre (Norvegia).

 

Cos’è EPALE
L’Electronic Platform for Adult Learning in Europe (EPALE) è la piattaforma digitale europea dedicata ai professionisti che operano nel settore dell’educazione degli adulti
. L’ambiente online offre la possibilità di collaborare e incontrarsi per scambiare idee, esperienze e soluzioni. Attualmente sono circa 24.000 gli iscritti in Europa e oltre 2.700 quelli in Italia. L’Unità nazionale EPALE ha sede presso l’Indire.

 

Per approfondire: