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Giovedì 6 luglio, al Teatro della Compagnia di Firenze, si sono svolti gli Stati Generali della Montagna. Un incontro voluto ed organizzato dalla Regione Toscana, in collaborazione con ANCI Toscana per mettere a confronto esperti, amministratori e portatori d’interesse delle zone montane e raccoglierne le proposte in vista della stesura del prossimo Piano Regionale di Sviluppo.
L’evento, strutturato in 4 tavoli paralleli, si è posto l’obiettivo di evidenziare criticità e potenzialità dei paesi montani in 4 ambiti: servizi socio-sanitari ed educativi, mobilità e infrastrutture, lavoro e turismo, ambiente e agricoltura.
Dopo la seduta plenaria, in cui la ricercatrice IRPET (Istituto Regionale per la Programmazione Economica della Toscana) Sabrina Iommi ha illustrato i risultati dello studio condotto sui territori toscani montani, i partecipanti si sono suddivisi nei 4 gruppi per procedere con la discussione. In questo contesto l’Indire, invitato a prender parte al tavolo 1 dedicato al settore sociale e scolastico, ha presentato la rete delle “Piccole Scuole” come una proposta valida per superare l’isolamento e permettere alle zone montane di continuare a garantire un presidio educativo ai suoi abitanti. Il movimento, nato ufficialmente lo scorso giugno, interessa tutte quelle scuole situate in territori geograficamente svantaggiati, come la montagna o le isole, e promuove un modello didattico che sfrutta le potenzialità delle ICT per superare l’isolamento e rendere queste scuole partecipi del sistema d’istruzione nazionale. L’idea portante è anche quella di garantire a questi territori un’offerta formativa di qualità all’altezza dei diritti e delle aspettative di queste comunità, che possono e devono valorizzare il proprio patrimonio culturale, legato imprescindibilmente al territorio di cui fanno parte.
I lavori di sintesi dei tavoli tematici sono stati poi restituiti in fase conclusiva alla presenza di Marco Remaschi, Assessore regionale a bilancio e rapporti con gli enti locali, Vittorio Bugli e Matteo Biffoni, rispettivamente presidente di Anci Toscana e sindaco di Prato.
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