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È notizia di questi giorni il via libera alla sperimentazione del MIUR di percorsi quadriennali che coinvolgerà 100 classi nei Licei e Istituti tecnici italiani. In alcune scuole, quindi, sarà possibile seguire lezioni in cui saranno rimodulati i piani di studio, in modo da conseguire comunque il titolo di studio di scuola superiore un anno prima rispetto a quanto avviene adesso.
Ma come funziona negli altri Paesi europei? Ad esempio a che età inizia l’istruzione primaria in Grecia? Quanti anni dura l’istruzione obbligatoria in Estonia? Come è articolata l’istruzione terziaria in Austria? Molte risposte arrivano dai diagrammi del numero della serie “I Quaderni di Eurydice Italia”, dal titolo “Strutture dei sistemi educativi europei: diagrammi 2016/2017“.
Nei sistemi educativi europei, coesistono tre principali modelli di organizzazione dell’istruzione obbligatoria: un tipo di istruzione articolata in una struttura unica, che prevede che l’offerta di istruzione obbligatoria venga offerta dall’inizio alla fine del percorso senza alcuna transizione tra il livello primario e il livello secondario inferiore (per esempio in Danimarca, Norvegia e Croazia); l’offerta di un curricolo comune di base, che prevede al completamento dell’istruzione primaria che gli studenti passino all’istruzione secondaria inferiore, dove seguono lo stesso curricolo comune di base di tipo generale (Germania, Austria); e un tipo di istruzione secondaria inferiore differenziata, che prevede percorsi diversificati al termine dell’istruzione primaria (Italia, Francia).
L’organizzazione dell’istruzione scolastica in alcuni paesi europei
Come si può notare dai diagrammi in nessun di questi paesi la durata del livello ISCED 3 – Istruzione secondaria superiore (contrassegnato dalla striscia a quadratini bianchi e neri) supera i 4 anni. In questo senso la sperimentazione a partire dall’anno scolastico 2018/2019, renderà l’Italia più simile al resto d’Europa, dove la scuola superiore termina spesso a 18 anni. Le scuole superiori di Francia, Spagna e Regno Unito, per esempio, terminano tutti nel corso del 18esimo anno. In Germania il liceo vero e proprio termina durante il 19esimo anno, come in Italia, mentre le scuole professionali possono essere più brevi. In tutta la Scandinavia, la parte d’Europa con il sistema scolastico che produce i migliori risultati, tutte le scuole superiori terminano nel corso del 19esimo anno di età.
Per approfondire
Il Quaderno di Eurydice si riferisce alle strutture dei sistemi educativi europei relative all’anno scolastico e accademico 2016/2017. I sistemi educativi rappresentati sono 43 e coprono i 38 Paesi partecipanti al programma Erasmus+: 28 Stati membri, Albania, Bosnia ed Erzegovina, Svizzera, Islanda, Liechtenstein, Montenegro, ex-Repubblica jugoslava di Macedonia, Norvegia, Serbia e Turchia.
La parte introduttiva del testo offre una descrizione dei principali modelli organizzativi dell’educazione preprimaria e dell’istruzione obbligatoria, una guida alla lettura dei diagrammi e la Classificazione internazionale standard dell’istruzione (ISCED 2011). La seconda parte del testo è dedicata, invece, ai diagrammi, preceduti da una legenda che ne agevola l’interpretazione. La guida alla lettura presente nella prima parte risulta particolarmente utile per la comprensione dei diagrammi, dal momento che essi hanno una struttura piuttosto articolata. La legenda che precede l’elenco dei Paesi consente di comprendere l’organizzazione della struttura educativa di ciascuno Stato per quanto riguarda i livelli e la tipologia di istruzione, soprattutto perché non tutte le lingue sono comprensibili per il lettore!
–> Scarica il Quaderno di Eurydice n. 34 “Strutture dei sistemi educativi europei: diagrammi 2016/2017”