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A Fiera Didacta un convegno nazionale per parlare di governance dell’innovazione
Il 28 settembre, Fiera Didacta Italia ospiterà il convegno nazionale dei movimenti d’innovazione La governance dell’innovazione: la rete modello e risorsa. Esperienze a confronto: una riflessione condivisa tra docenti ed esperti su come promuovere e agevolare i processi d’innovazione nella scuola italiana. In questo ambito, la ricerca Indire dal 2014 ha attivato numerosi progetti sperimentali per la trasformazione del modello educativo tradizionale, tra cui “Avanguardie Educative”, il movimento che porta a sistema le esperienze più significative di cambiamento del modello didattico e organizzativo e che oggi conta più di 600 scuole partecipanti. Il movimento ha dato vita ad una rete all’interno della quale un gruppo di scuole, cosiddette “capofila”, lavora a stretto contatto con altri istituti per supportarle nella sperimentazione di nuove metodologie didattiche, più idonee a rispondere alle esigenze cognitive dei “nuovi” studenti.
Il nostro Paese, negli ultimi anni, ha assistito alla discesa in campo di tanti attori del mondo della scuola che si sono uniti e si sono messi in gioco per “rivoluzionare” la pratica educativa, superando il modello trasmissivo, basato sulla lezione frontale.
Nell’intervista che segue, Elisabetta Mughini, Dirigente di ricerca e Responsabile dell’Area Innovazione Indire, introduce il tema oggetto del convegno del 28 settembre su cui si confronteranno i protagonisti delle reti per l’innovazione diffuse sul territorio nazionale.
Definire l’indefinibile: che cos’è l’innovazione?
Che cos’è per lei l’innovazione?
È impresa ardua definire cosa s’intende per «innovazione». Il concetto di innovazione è, per sua stessa natura – indipendentemente dall’ambito nel quale trova applicazione – dinamico e in continuo divenire. Secondo l’OCSE, l’innovazione deve contenere un qualche livello di originalità e produrre un beneficio, ovvero generare un valore aggiunto; l’innovazione si riferisce all’elaborazione di nuove idee o strategie e scaturisce in reazione a un problema, in un percorso simile a quello della ricerca-azione; non solo: l’innovazione nasce anche dalla curiosità, dalla
propensione a prendersi dei rischi, dalla capacità di attuare strategie alternative allo status quo e, secondo alcuni, è legata al pensiero
divergente o addirittura a una sorta di «ignoranza creativa».
In che misura il movimento Avanguardie Educative e la sua community possono «fare innovazione»?
Avanguardie Educative prende le mosse dalla constatazione che spesso le pratiche didattiche innovative scaturiscono dall’eccezionalità di una singola persona o sono il risultato di un contesto che produce un’alchimia particolare; il cambiamento generato, in entrambi i casi, rischia il più delle volte di rimanere confinato nell’ambiente di origine, senza riuscire a emergere.
L’esperienza di Indire conferma che l’innovazione “attecchisce” se si innescano dinamiche di contagio. La strategia che è alla base di Avanguardie Educative è proprio quella di far sistema tra una rete di attori che hanno già mosso i primi passi nel tortuoso cammino dell’innovazione, per preparare il terreno ad un modello efficace e sostenibile d’innovazione; attraverso un processo che parte dall’esperienza e arriva al cambiamento sistemico, per gradi, passaggi e contaminazione di idee. Un primo passo per rompere l’inerzia e innescare dinamiche di cambiamento e di “contagio” fra scuole.
Qual è il ruolo della rete nei processi di apprendimento? Un modello o una risorsa?
Con l’avvento della società della conoscenza e del web 2.0 i processi di apprendimento si sono fatti sociali, negoziati, co-costruiti e reticolari. Non vi è più un unico nodo dal quale si irradiano contenuti, ma la dimensione di rete rinegozia continuamente i centri di significato laddove i punti gerarchici sono provvisori e in continua ridefinizione. Questo modello è quello che a nostro parere è più idoneo alla scuola della società della conoscenza nella quale il docente è chiamato ad assumere il prezioso ruolo di facilitatore dei processi di apprendimento e mediatore rispetto alle fonti di conoscenza, sempre più alla portata di tutti. È proprio in un’organizzazione reticolare in continua rinegoziazione e sperimentazione che l’innovazione di diffonde e si realizza.
Su come governare e agevolare questi processi ne discuteremo con agli attori delle esperienze di reti d’innovazione il 28 settembre nel convegno La governance dell’innovazione: la rete modello e risorsa. Esperienze a confronto che si terrà nell’ambito di Fiera Didacta a Firenze.
SONO UN DOCENTE. COME MI ISCRIVO?
Le prenotazioni agli oltre 80 eventi in programma a Fiera Didacta Italia sono aperte online! Se sei un docente, puoi chiedere alla tua scuola il riconoscimento dell’attività ai fini della formazione in servizio: tutti i workshop della manifestazione sono infatti inseriti nel Piano pluriennale di formazione. Acquistando il biglietto per la fiera, dovrai prenotare almeno 4 workshop che verranno poi riconosciuti dalla tua scuola di appartenenza come 1 UFC (Unità Formativa Certificata).
Fiera Didacta Italia, con i suoi 80 e più appuntamenti dedicati al mondo della scuola, ti aspetta alla Fortezza da Basso di Firenze dal 27 al 29 settembre. Patrocinata dal Miur, la manifestazione è organizzata da FirenzeFiera insieme alle principali istituzioni del territorio (Regione Toscana, Comune di Firenze, Camera di Commercio di Firenze) e da Didacta International, con il supporto della Camera di Commercio italiana per la Germania (Itkam) e di Florence Convention & Visitors Bureau. L‘Indire è partner scientifico e organizzatore degli eventi della manifestazione.
Programma, info e biglietti su: http://fieradidacta.indire.it/programma
Qui tutte le informazioni per partecipare alla manifestazione: http://fieradidacta.indire.it
Hashtag ufficiale della manifestazione: #FieraDidacta