• it
  • en
Ricerca per l'innovazione della scuola italiana

indireinforma

13 Novembre 2017

Si arricchisce la Galleria delle Idee di Avanguardie Educative

Tre nuove proposte d’innovazione da adottare e sperimentare

di Gabriele D'Anna

La Galleria delle Idee è la rappresentazione concreta dei principi del Movimento Avanguardie Educative poiché contiene reali esperienze d’innovazione, sperimentate dalle scuole e verificate sul campo. Alle 12 Idee presenti nella Galleria, e che trovano riscontro negli obiettivi della legge 107 e nelle azioni del PNSD, oggi se ne aggiungono altre 3:

  • «Apprendimento differenziato». L’Idea, proposta dall’IC «Giovanni Mariti» di Fauglia, in provincia di Pisa, nasce da un’esperienza consolidata, quella delle «Scuole senza Zaino», con l’obiettivo di garantire agli studenti un percorso di formazione individualizzato e motivante. Lo spazio e il tempo della didattica risultano completamente rivoluzionati per favorire nei ragazzi e nei docenti momenti di condivisione, discussione e riflessione. Gli studenti sono chiamati a svolgere un ruolo attivo nella pianificazione delle loro attività quotidiane e nella partecipazione alle attività della scuola in generale. L’attività in classe si organizza per “tavoli di lavoro”, con compiti diversi, a rotazione.
  • «Apprendimento autonomo e tutoring». È l’Idea presentata dalla «Scuola-Città Pestalozzi» dell’IC «Centro Storico-Pestalozzi» di Firenze, in coerenza col lavoro condotto sull’educazione affettiva. Il lavoro autonomo prevede un’organizzazione oraria che concede agli studenti uno spazio individuale per affinare la capacità di studio e di approfondimento. Per questa attività, lo studente è affiancato da un tutor che può essere un docente (che non valuta, ma diventa ‘l’amico grande’) o un compagno che lo aiuta lavorando a stretto contatto con lui.
  • «Oltre le discipline». È l’Idea proposta dall’IC «Giovanni Falcone» di Copertino, in provincia di Lecce. Con questa proposta si intende superare la rigidità e la frammentarietà delle discipline, allo scopo di potenziare la didattica curricolare per competenze. A questo scopo, la scuola mette in atto quella che indica come la “pacchettizzazione dell’orario”, suddividendo le attività di ogni docente tra quelle relative alle “lezioni tecniche” e quelle dedicate allo sviluppo di competenze su temi trasversali, secondo nuclei fondanti delle discipline individuati in fase di programmazione.

 

Le Idee della Galleria: non “unità indipendenti” ma tessere di un unico mosaico.
Elena Mosa, ricercatrice Indire, spiega: «queste tre nuove Idee, come quelle già presenti nella Galleria, non vanno considerate come “unità indipendenti”, ma piuttosto come tessere di un mosaico. La singola Idea non ha, da sola, la forza per ‘scardinare’ i meccanismi inerziali che affliggono e ‘ingessano’ la scuola, troppo spesso persa dietro a pratiche burocratiche e poco incline alla sperimentazione e alla ricerca; tuttavia, può essere un primo passo per rompere l’inerzia e innescare dinamiche di cambiamento e di ‘contagio’ fra scuole. Se, infatti, in un sistema complesso come quello della scuola, si comincia a incidere sulla variabile Spazio (si vedano le Idee “Spazio flessibile” e “Aule laboratorio disciplinari”), presto si avvertirà la necessità di andare ad agire anche sul tempo scuola. Molte delle scuole capofila hanno infatti sentito il bisogno di cambiare il setting d’aula a banchi allineati per favorire modelli didattici diversi (si vedano, ad esempio, le Idee “Debate”, “TEAL”, “Spaced learning”, “ICT Lab”, “Didattica per scenari”). Quando la lezione si fa meno trasmissiva e si apre ad una didattica di tipo laboratoriale, ecco che l’unità temporale dell’ora di 60’ può non essere più sufficiente (Idee “Compattazione del calendario scolastico” e “Flipped classroom”), sfumano i confini tra apprendimenti formali/non formali/informali (Idea “Dentro/fuori la scuola”), si rende necessario disporre di contenuti didattici digitali che sappiano ‘parlare’ agli studenti con linguaggi multimediali in grado di veicolare contenuti che possano andare oltre il testo scritto (simulazioni, app, giochi educativi, ecc.; si veda l’Idea “Integrazione CDD/Libri di testo”).
Quando si avvia un processo di cambiamento in un sistema complesso, si arriva ad impattare su tutti gli elementi che lo costituiscono».

 

Per approfondire: