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1 Dicembre 2017

Disponibili i materiali del seminario “I CPIA verso l’Europa con EPALE ed Erasmus+”

di Martina Blasi

L’Unità EPALE Italia, in collaborazione con l’Agenzia Erasmus+ Indire, ha organizzato a Roma dal 9 all’11 novembre scorsi il seminario “I CPIA verso l’Europa con EPALE ed Erasmus+”, evento di cui sono già liberamente scaricabili slide, video e tutti gli altri materiali.

L’incontro ha visto la partecipazione di oltre 100 docenti e dirigenti provenienti dai Centri provinciali per l’istruzione degli adulti (CPIA) e da istituti di tutta Italia che ospitano percorsi d’istruzione di secondo livello di Istruzione degli Adulti. Oltre a ricevere informazioni sulla Call Erasmus+ 2018 nell’ambito dell’EdA (Educazione degli Adulti), e sulle opportunità offerte da EPALE, la piattaforma elettronica per l’apprendimento degli adulti, i partecipanti hanno potuto sviluppare sinergie e condividere esperienze.

«La partecipazione del settore formale dell’istruzione degli adulti al Programma Erasmus+ dal 2015 al 2017 è stata purtroppo finora piuttosto bassa – ha affermato Laura Nava, Capo Unità Erasmus+ EdA – forse anche a causa dell’impegno che ha investito i Cpia nella fase della riforma avviata dal 2014. Per questo motivo abbiamo collaborato con l’Unità EPALE alla realizzazione di questo seminario, organizzando anche lavori di gruppo sulla progettazione, con indicazioni mirate proprio a questo settore dell’istruzione».

La riforma dell’istruzione degli adulti è un processo articolato che incontra ancora difficoltà organizzative tali da rendere complessa la creazione di un team di istituto per la progettazione europea, elemento invece essenziale per realizzare con successo i progetti. La partecipazione a un progetto europeo può aiutare i Cpia ad attuare quanto previsto dalla riforma, e sviluppare la collaborazione tra i vari Centri e l’interazione con gli istituti professionali per i percorsi di secondo grado può favorire la stipula di accordi di rete con il territorio e la messa a sistema delle buone pratiche.

«Un recente studio di impatto condotto dall’Agenzia – nota Lorenza Venturi, Capo Unità Epale Italia e responsabile dell’Unità Studio e Analisi di Erasmus+ – dimostra che la partecipazione a progetti europei migliora anche le capacità organizzative dell’istituto e rafforzare la preparazione dello staff docente e non. EPALE intende raccogliere questa indicazione offrendo la sua piattaforma a supporto dell’informazione e della disseminazione di pratiche».

Tra le varie testimonianze presentate, quella di Christina Russa Tsirintani del Cpia 3 di Roma, di Patrizia Capobianco del Cpia di Taranto e di Maria Grazia Bevilacqua del Cpia 3 di Torino che hanno raccontato le opportunità e le criticità vissute nelle fasi di progettazione e implementazione dei progetti europei avviati nelle loro istituzioni. Emilio Porcaro, Dirigente del Cpia Metropolitano di Bologna, coordinatore delle attività di supporto al Ministero, ha illustrato le finalità e iniziative della rete Ridap, nata per sostenere i Cpia e le istituzioni scolastiche che erogano percorsi di istruzione per adulti; mentre la dottoressa Enrica Tais del Miur ha esposto nel dettaglio le linee strategiche della riforma e gli esiti e gli sviluppi del Piano PAIDEIA. Claudio Vitali dell’INAPP, Coordinatore nazionale dell’Agenda europea per l’apprendimento in età adulta, ha presentato una panoramica su indicazioni e priorità politiche europee nella New Skills Agenda for Europe.

A conclusione della seconda fase di Paideia sono stati realizzati opuscoli informativi per i Cpia disponibili online, allegati all’articolo Il piano nazionale Paideia pronto alla terza fase.

 

 

Sono stati però i lavori di gruppo la vera anima del seminario. I partecipanti, divisi in gruppi coordinati dai colleghi dell’Agenzia Erasmus+ e coadiuvati da esperti valutatori dei programmi europei, hanno potuto lavorare sulle priorità orizzontali e tematiche settoriali 2018 per i partenariati e le mobilità del settore educazione degli adulti, e sui criteri di eleggibilità e di qualità che concorrono alla valutazione di un progetto.

È infatti necessario che un partenariato strategico persegua almeno una priorità orizzontale o una priorità tematica settoriale. Tra le priorità orizzontali 2018 ci sono l’inclusione sociale, l’educazione aperta e le pratiche innovative nell’era digitale, la formazione e la selezione degli educatori, l’attenzione al patrimonio culturale europeo. Tra le priorità specifiche, migliorare le competenze di base di soggetti poco qualificati, convalidare delle competenze dell’apprendimento informale e non formale, migliorare ed estendere le competenze degli educatori, in particolare per quanto riguarda l’alfabetizzazione e le competenze digitali, lo sviluppo di pratiche per valutare l’efficacia delle politiche dell’apprendimento degli adulti e per monitorare i progressi di apprendimento dei discenti adulti.

 

 

 

 

 

COS’È EPALE

L‘Electronic Platform for Adult Learning in Europe (EPALE) è l’ambiente online aperto a tutti, ma dedicato in particolare a chi opera nel settore dell’educazione degli adulti. Punto di incontro europeo sulle migliori pratiche ed esperienze, la piattaforma ha lo scopo di aprire all’Europa il dibattito nazionale sui tanti temi che intersecano i percorsi educativi pensati per gli adulti, anche a livello non formale. Sulla piattaforma è possibile scambiare notizie, opinioni, idee e risorse con altri professionisti in tutta Europa. Attualmente sono circa 32.000 gli iscritti in Europa di cui oltre 3.600 in Italia. Ogni mese circa 150 esperti italiani del settore si registrano al portale e il nostro Paese è il secondo nel mondo per numero di iscritti, dopo la Turchia. L’Unità nazionale EPALE ha sede presso l’Indire. 

 

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