• it
Ricerca per l'innovazione della scuola italiana

indireinforma

7 Dicembre 2017

A Firenze il 12/12 la Lectio magistralis di Paulo Blikstein dell’Università di Stanford

Didattica laboratoriale e trasformazione dell’apprendimento sono i temi dell'incontro che sarà possibile seguire in diretta streaming

di Patrizia Centi

">

Martedì 12 dicembre la sede Indire di Firenze (via M. Buonarroti 10) ospiterà la Lectio magistralis di Paulo Blikstein della Stanford Graduate School of Education su “L’innovazione della didattica laboratoriale e la trasformazione dell’apprendimento a scuola: l’influenza del movimento Maker”.

L’incontro prenderà il via alle ore 9,30 con un intervento introduttivo del Presidente Indire Giovanni Biondi e, a seguire, una serie di relazioni da parte dei ricercatori dell’Istituto coinvolti nel progetto Maker@Scuola.

paulo_bliksteinAlle ore 11, Paulo Blikstein terrà la sua Lectio magistralis con la partecipazione della ricercatrice Tamar Fuhrmann.

I due ricercatori dell’ateneo americano fanno parte del dipartimento che studia – attraverso il progetto “Transformative Learning Technologies Laboratory” – le interazioni delle nuove metodologie didattiche con il sistema educativo scolastico. Paulo Blikstein è stato un pioniere del movimento “Maker” nelle scuole e, insieme al suo gruppo di ricerca, ha costruito laboratori avanzati di Digital Fabrication e ha condotto ricerche nelle secondarie di primo e di secondo grado negli Stati Uniti, in Thailandia, Australia, Brasile, Finlandia e Spagna.

Il progetto di ricerca illustrato da Blikstein indaga come le nuove tecnologie influiscano sui processi di apprendimento, con un particolare focus sui Fablab: realtà emergenti che stanno entrando sempre più in contatto con il mondo delle scuola. In questo tipo di laboratori, i ragazzi possono mettere in pratica la loro creatività e rafforzare competenze sociali utili ad affermarsi nella società e nel mondo del lavoro, come ad esempio il problem solving, l’autonomia e lo spirito d’iniziativa. Gli alunni imparano a concepire la tecnologia come un mezzo utile alla realizzazione di un progetto ed esplorano nuove forme di pensiero e di collaborazione.

Il giorno seguente, mercoledì 13 dicembre dalle ore 9, alcuni ricercatori Indire accompagneranno i colleghi dell’università americana in due istituti scolastici fiorentini, la scuola dell’infanzia “Argingrosso” e la primaria “De Filippo”, per far conoscere le attività svolte dagli alunni sulle serre idroponiche.

Il progetto “La serra idroponica a scuola – Un nuovo modo di osservare e studiare un fenomeno naturale”, seguito dai ricercatori Indire Lorenzo Guasti e Jessica Niewint nell’ambito dello studio Maker@Scuola, consiste nell’avvicinare i bambini all’osservazione dei fenomeni naturali attraverso il metodo scientifico e applica una metodologia che si ispira al “Bifocal Modeling” dell’Università di Stanford (qui la pagina Indire dedicata al progetto). L’utilizzo della serra idroponica a scuola è uno strumento utile per comprendere meglio, attraverso modelli fisici, i fenomeni reali che accadono e per attivare una didattica laboratoriale centrata sull’educazione ambientale.

 

La Lectio magistralis può essere seguita in diretta streaming sulla pagina Facebook dell’Indire (12/12, inizio ore 9,30).