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18 Gennaio 2018

Scuol@lab e-clil: buone pratiche di integrazione tra CLIL e ICT

di Redazione

In questo articolo, Arianna Pisapia e Anna Troiano, docenti dell’“IC Pontecagnano S. Antonio” di Pontecagnano (SA) raccontano l’esperienza realizzata con i propri studenti di applicazione della metodologia CLIL.
CLIL è l’acronimo di Content and Language Integrated Learning e con questo termine si fa riferimento all’apprendimento integrato di contenuti disciplinari in lingua straniera veicolare.  Negli ultimi anni, questa metodologia si sta diffondendo in tutta Europa, anche con il sostegno della Commissione Europea che in più di un’occasione ha ribadito il ruolo fondamentale che la competenza linguistica in lingua straniera ricopre per la modernizzazione dei sistemi di istruzione europei, e in questo senso il CLIL è vista come uno dei motori della trasformazione e del miglioramento dei curricoli scolastici.

 

Scuol@lab e-CLIL: buone pratiche di integrazione tra CLIL e ICT
di Arianna Pisapia e Anna Troiano

In tema di didattica per competenze, l’esperienza relativa al progetto “Scuol@lab e-clil” si pone come esempio efficace di buona pratica che dimostra come sia possibile integrare efficacemente in un felice connubio la metodologia CLIL, basata sull’apprendimento integrato di lingua e contenuto, e le tecnologie dell’Informazione e della Comunicazione.
L’esperienza è stata realizzata nell’ambito della rete integrata di scuole a livello territoriale E-clil l@boratori, costituita da cinque scuole della provincia di Salerno, con istituto capofila e ideatore del progetto “IC Pontecagnano S. Antonio”, grazie all’Avviso pubblico “E-CLIL-Ricerca azione/primo ciclo”, bandito dal MIUR con Decreto Dipartimentale Miur n.1048 del 13-10-2016 – Progetto Lingue per l’a.s. 2016-2017.
Il percorso di ricerca-azione, concluso in data 09/06/2017, ha coinvolto dieci classi campione di cinque diverse istituzioni scolastiche associate in rete che hanno sperimentato la metodologia CLIL coniugata all’utilizzo delle tecnologie per la produzione di materiali didattici digitali.
Le scuole della rete hanno condiviso la rilevanza pedagogica e didattica della metodologia CLIL, delle caratteristiche di innovazione che essa comporta e dell’impatto positivo in termini di apprendimento attivo per gli studenti. A tale scopo, la possibilità di realizzare la progettazione e la sperimentazione di percorsi e/o moduli didattici CLIL è apparsa un’opportunità significativa nell’ottica della promozione delle competenze linguistico-comunicative in lingua straniera, delle competenze digitali e, nello stesso tempo, di abilità trasversali. La proposta progettuale della rete ha puntato a veicolare l’insegnamento delle scienze attraverso la metodologia della ricerca-azione e modalità innovative e laboratoriali finalizzate alla produzione/sperimentazione di materiali didattici digitali originali, creativi, fruibili e riusabili dall’intera platea nazionale delle scuole e dei docenti.

Finalità

Il percorso è stato finalizzato:

  • alla sensibilizzazione e diffusione della metodologia CLIL (Content and Language Integrated Learning) tramite la progettazione e la sperimentazione di percorsi e/o moduli didattici CLIL;
  • alla sperimentazione di modalità didattiche, ambienti di apprendimento e pratiche di conduzione della classe innovative anche attraverso l’uso delle nuove tecnologie multimediali e multimodali;
  • allo sviluppo di attività didattiche centrate sullo studente miranti al miglioramento sia di competenze linguistico-comunicative in lingua straniera sia di abilità trasversali;
  • all’apprendimento di contenuti disciplinari in lingua straniera e alla promozione di competenze digitali sia per docenti sia per studenti;
  • alla promozione della literacy e delle abilità di lettura attraverso la lettura estensiva, sia in formato cartaceo sia digitale, coniugando al contempo la sensibilizzazione alla metodologia CLIL;
  • alla attivazione di modalità di lavoro collaborative tra docenti di lingua straniera e docenti di disciplina non linguistica (team CLIL);
  • alla promozione delle competenze digitali degli studenti sollecitando il protagonismo attivo nella realizzazione di prodotti digitali come documentazione delle esperienze progettuali.

 

(…continua a leggere l’articolo…)