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A 80 anni dalle leggi razziali, presto online un percorso virtuale sulle persecuzioni antisemite
A breve il lancio per la scuola di un percorso virtuale creato dall'Indire a uso degli insegnanti
Il 27 gennaio è il Giorno della Memoria e, come ogni anno, è un’occasione per ricordare le persecuzioni che colpirono, insieme ad altri, gli Ebrei europei fra gli anni Trenta e Quaranta del Novecento.
È noto che l’Italia si inserì in questo processo discriminatorio – e in seguito di sterminio – a partire dal 1938, quando il Regime Fascista promulgò le Leggi razziali, di cui quest’anno ricorre l’ottantesimo anniversario. In occasione di questa data, saranno attivate su tutto il territorio nazionale una serie di iniziative.
Anche l’Indire vuole dare il suo contributo alla diffusione della conoscenza storica di quel periodo attraverso la costruzione di un percorso virtuale ad uso di insegnanti e studenti, uno strumento grazie al quale sarà possibile visualizzare in modo chiaro la cronologia degli eventi, accompagnata da approfondimenti contenutistici e documentari.
La diacronia di tale percorso sarà unita a una sistematica contestualizzazione delle manifestazioni del razzismo e dell’antisemitismo, che certamente non nacquero nel 1938, ma che al contrario si radicarono in Italia fin dalla seconda metà dell’Ottocento, quando le nuove “scienze della razza” presero forma negli ambiti accademici, così come in quelli politici, sociali ed economici. Il razzismo coloniale prima, e quello antisemita dopo, concorsero a fornire una solida ideologia alle politiche discriminative e persecutorie del fascismo, che trovarono nella promulgazione delle leggi razziali il loro compimento giuridico.
Partendo dal 1922, anno in cui il Fascismo si instaura al potere, il percorso giungerà sino alla data del 1938, proponendo una serie di fonti organizzate secondo tematiche nodali che hanno caratterizzato l’antisemitismo e il razzismo fascista. Lo strumento offrirà materiali testuali, visivi e multimediali che pensiamo possano risultare di estrema utilità, consentendo l’accesso a un apparato documentario solo in minima parte contemplato nei manuali di storia e, comunque, non sempre agevolmente raggiungibile durante l’attività didattica. Il consistente corpus documentario auspichiamo che possa favorire la formazione di futuri cittadini connessa indissolubilmente a un apprendimento critico del passato.
Grazie all’esperienza maturata nel corso della preparazione e della realizzazione nel 2013 della mostra “Matite razziste. Scuola e leggi razziali”, promossa e curata dall’Indire, e grazie al patrocinio che sempre l’Indire ha dato a una seconda mostra dedicata a “Ebrei in Toscana nel XX e XXI secolo” a cura dell’Istituto storico della Resistenza e dell’età contemporanea di Livorno (Istoreco), abbiamo deciso di proseguire quest’anno offrendo alla scuola un nuovo strumento a supporto della narrazione di un tragico capitolo di storia nazionale.
A presto con tutti gli aggiornamenti su questo nuovo percorso virtuale!
Articolo di Pamela Giorgi ed Elena Mazzini