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Ricerca per l'innovazione della scuola italiana

indireinforma

28 Marzo 2018

A Napoli gli alunni al lavoro con la stampa 3D, comincia l’osservazione da parte dei ricercatori Indire

di Antonella Sagazio

È cominciata in questi giorni l’osservazione degli alunni di cinque anni della scuola dell’infanzia “Dalla Parte Dei Bambini” di Napoli, una sperimentazione a cura dei ricercatori Indire del Nucleo Territoriale Sud, svolta nell’ambito del progetto Maker@Scuola.

Come spiegato nel nostro precedente articolo, la ricerca ha l’obiettivo di comprendere il legame fra le attività di modellazione e stampa 3D e lo sviluppo delle competenze di dominio geometrico e visuo-spaziale dei bambini in età prescolare.

La ricercatrice Maeca Garzia e la dottoranda dell’Università di Salerno Tonia Esposito, coadiuvate dal team di ricerca, hanno osservato i piccoli alunni alle prese con la progettazione e la realizzazione di oggetti di loro fantasia. I bambini hanno utilizzato per la prima volta SugarCad, il software di modellazione 3D creato dall’Indire proprio nell’ottica di un suo facile utilizzo in ambito scolastico. Hanno progettato liberamente gli oggetti 3D seguendo la loro fantasia e sono stati aiutati durante l’attività dagli insegnanti e dall’ideatore del software Alessandro Ferrini che ha facilitato il loro lavoro e ha dato supporto alle docenti anche per la progettazione delle future attività con la stampa 3D.

Durante la giornata, alternandosi in piccoli gruppi, i bambini hanno lavorato utilizzando dispositivi personali, mentre alcuni di loro, opportunamente guidati, hanno progettato piccoli oggetti grazie all’uso di una tavoletta grafica, nell’ottica di perfezionamento della coordinazione oculo-manuale. Durante la giornata è stato possibile osservare la stampante 3D al lavoro e alcuni dei prodotti elaborati sono stati realizzati e consegnati ai bambini.

Grazie al supporto di Nunzia di Maria, insegnante di cultura digitale della secondaria di primo grado e membro dell’Associazione “Matematici per la Città”, le attività dedicate alla scuola dell’infanzia saranno integrate con laboratori “a classi aperte” in cui gli alunni di cinque anni saranno guidati e supportati nella modellazione 3D dagli studenti della secondaria, in ottica di peer tutoring e sfruttando il valore aggiunto della pluriclasse.

 

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