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indireinforma

26 Ottobre 2018

Online il video del convegno sulla Robotica Educativa a Fiera Didacta Italia

di Fabiana Bertazzi

A Fiera Didacta Italia, da poco conclusasi alla Fortezza da Basso di Firenze, lo scorso 19 ottobre si è tenuto il convegno sulla robotica educativa “Quando i robot si costruiscono a scuola. Approcci metodologici a supporto della Robotica educativa“. L’incontro è stato organizzato dal gruppo di ricerca Indire che da tempo si occupa del rapporto tra didattica, robot e pensiero computazionale, discipline che negli ultimi anni hanno fatto il loro ingresso nel mondo della scuola.

All’incontro hanno preso parte esperti provenienti da contesti differenti, come istituti scolastici, centri di ricerca, università e associazioni attive nel campo (ad esempio la Scuola di Robotica).

L’intento è stato quello di presentare il tema da diversi punti di vista: quello del docente, degli studenti e dell’organizzazione scolastica, riflettendo e discutendo sull’impatto che tale disciplina può avere nell’apprendimento. La robotica educativa “costringe” infatti i docenti a rivedere la programmazione didattica curricolare e ha un impatto sull’intera organizzazione scolastica, poiché richiede determinati tipi di spazi (che consentano, ad esempio, il lavoro in gruppo). Questo tipo di approccio educativo si è rivelato utile nell’aiutare gli studenti nella costruzione del sé autonomo, consentendo loro di sviluppare competenze non prettamente disciplinari, ma fondamentali per la crescita personale (creatività, capacità di pianificare e organizzare, lavoro in team, ecc.).

Tra i numerosi interventi in programma, anche quello di Emanuele Micheli, Presidente della Scuola di Robotica (min. 2:17:26 del nostro video del convegno) che ha esordito ricordando ai presenti che «la tecnologia non deve essere protagonista delle lezioni. La tecnologia non è importante, perché cambia. Ciò che conta è la metodologia, che è invece qualcosa che rimane nel tempo». Anche lui, durante il suo discorso ha sottolineato come la robotica a scuola possa essere un utile strumento per far emergere le soft skill dei ragazzi.

Un altro contributo interessante è stato quello di Fiorella Operto, membro del consiglio direttivo della Scuola di Robotica ed esperta di roboetica (cioè l’etica applicata alla robotica), che ha introdotto questa tematica nel dibattito, sottolineando sia l’importanza di scardinare gli stereotipi presenti sui robot sia la necessità di lavorare sul concetto di ciò che gli automi sono veramente.

 

I relatori del convegno sono stati:

  • Giovanni Nulli, ricercatore Indire
  • Elisabetta Cigognini, ricercatrice Indire
  • Beatrice Miotti, tecnologo Indire
  • Giovanni Giri, Dirigente Scolastico E.Mattei
  • Carlotta Bizzarri, Terza Cultura
  • Giulia Bigliazzi, Docente scuola primaria
  • Stefano Errico, Terza Cultura
  • Davide Scaradozzi, Assistant Professor, Università Politecnica delle Marche
  • Laura Screpanti, Università Politecnica delle Marche
  • Lorenzo Cesaretti, Università Politecnico delle Marche
  • Fiorella Operto, esperta di roboetica
  • Emanuele Micheli, Presidente Scuola di robotica
  • Luca Zanetti, Docente scuola secondaria
  • Alfonso D’Ambrosio, Docente scuola secondaria

 

 

Video del convegno

 

L’intervista a Emanuele Micheli, Presidente della Scuola di Robotica

 

L’intervista a Fiorella Operto, esperta di roboetica