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indireinforma

10 Gennaio 2019

22-23 febbraio: seminario internazionale ADI a Bologna

Focus tematico: la grande incertezza, insegnanti alla ricerca di valori tra competenze globali e identità nazionali

di Fabiana Bertazzi

Dal 22 al 23 febbraio, Bologna torna a ospitare il seminario internazionale organizzato dall’Associazione Docenti e Dirigenti Italiani (ADI). L’appuntamento annuale riunisce docenti, dirigenti, ricercatori ed esperti del mondo della scuola per discutere sulle prospettive contemporanee e future della didattica.

Focus tematico per l’edizione 2019 è “La grande incertezza”, una riflessione condivisa sul ruolo della scuola nell’epoca postmoderna, intrisa di relativismo, dove ogni sapere viene messo in discussione, alimentando una generale sensazione di precarietà e indeterminatezza sul futuro. Quali valori  possono  guidare gli insegnanti, in questa fase di difficile ricomposizione fra cultura e identità nazionali e competenze e connessioni globali? Come trovare un equilibrio fra fedeltà alla cultura e all’identità nazionale e la creazione di un’identità e valori globali? Queste sono solo alcune delle domande da cui muoveranno gli interventi e le discussioni tra i partecipanti.

Il seminario prevede 3 differenti sessioni, ciascuna delle quali dedicata a un particolare aspetto del tema centrale.

1^ Sessione: La sfida dei curricoli nell’era dell’incertezza
La prima sessione affronterà la costruzione e l’analisi dei curricoli e una proposta per un nuovo tipo di organizzazione, alla luce delle esigenze formative per i cittadini del futuro. La scuola di oggi ha la necessità di abbandonare il modello trasmissivo di conoscenze, per puntare maggiormente su una didattica per competenze, capace di offrire ai discenti risorse cognitive utili alla costruzione della loro identità e del loro percorso di vita. Tratterano il problema da prospettive diverse grandi personalità, dal sociologo Alessandro Cavalli, a Jeffrey Holte della Liger Leadership Academy, che presenterà la sua esperienza nelle scuole della Cambogia, dal Rettore dell’Università degli studi di Udine Alberto De Toni, a Marius Felderhof, teologo dell’Università di Birmingham e a Raini Sipilä, insegnante in una delle migliori scuole finlandesi.

2^ Sessione: Un’educazione che promuove i valori umani
La seconda sessione riporta in auge un argomento delicato come quello dei “valori”, elemento di riferimento per le azioni e i comportamenti da recuperare e integrare nei processi di apprendimento.I relatori presenti saranno Mario Piacentini, analista OCSE, la direttrice di una delle migliori e più innovative scuole della Spagna Núria Miró, Donato Speroni, responsabile di redazione dell’ASviS e Mark Moorhouse, dirigente della Matthew Moss High School di Manchester. È prevista, inoltre, la partecipazione degli alunni della scuola secondaria di 1° grado A. Garbaccio” di Mosso ( Biella), guidati dal loro insegnante Giuseppe Paschetto, uno dei 50 migliori professori nel mondo,  candidato per il Global Teacher Prize  2019.

3^ Sessione: Uno sguardo positivo sul futuro
La terza e ultima sessione sarà connotata da un forte slancio propositivo, teso a raccogliere ciò che è emerso nel corso delle due giornate per dare un input positivo non solo ai partecipanti, ma a tutto il sistema scuola in sé. Ad aprire i lavori, Andreas Schleicher, direttore Generale dell’Education all’OCSE, che illustrerà i fattori che oggi maggiormente sostengono il successo dei sistemi scolastici; a seguire interverranno il sociologo francese François Dubet e Dario Ianes, co-fondatore del Centro Studi Erickson. In chiusura, Magnus Blixt, rettore della Glömstaskolan di Stoccolma, dibatterà la complessa questione di come coniugare nella scuola libertà e responsabilità. Il programma prevede, anche per questa sessione, l’intervento delle ricercatrici Indire Silvia Panzavolta e Maria Guida, che presenteranno “Making Learning and Thinking Visible” (MLTV), il progetto di ricerca realizzato in collaborazione con Project Zero (Università di Harvard).

 

 

 

 

Per approfondire: