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Miur, individuate le scuole nelle aree a rischio che realizzeranno ambienti didattici innovativi
di Redazione
Il Ministero dell’Istruzione ha individuato le 60 scuole situate in aree a rischio alle quali saranno destinati 2,1 milioni di euro per la creazione di ambienti digitali di apprendimento, soprattutto a partire dalla scuola primaria e secondaria di primo grado.
Ciascuna scuola riceverà 35mila euro per la realizzazione di laboratori e 30mila euro per la formazione del personale scolastico alla didattica innovativa. Saranno 57mila gli alunni coinvolti e 6.500 i docenti che beneficeranno della formazione. A livello territoriale, 21 istituti si trovano al Nord (13 in Lombardia, 6 in Piemonte, 2 in Liguria), 8 al Centro (tutti nel Lazio) e 31 al Sud (10 in Campania, 9 in Sicilia, 7 in Puglia, 4 in Calabria e 1 in Basilicata).
Si tratta di un’importante misura rivolta al contrasto della dispersione scolastica. Le 60 scuole beneficiarie, infatti, sono state individuate tra quelle con i più alti indici di disagio negli apprendimenti, di status socio-economico familiare, di deprivazione territoriale e di abbandono scolastico.
«La didattica digitale è un elemento fondamentale per aumentare la motivazione degli studenti e per contrastare le disuguaglianze nell’apprendimento – ha commentato il Ministro -. Siamo tuttavia consapevoli che la tecnologia da sola non basta: occorre accompagnarla con un rinnovamento, in chiave tecnologica e digitale, delle metodologie e degli approcci didattici. Per questo, una parte delle risorse destinate a ciascuna scuola sarà utilizzata per l’aggiornamento dei docenti sui temi dell’innovazione».
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