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11 Febbraio 2019

Nuovo rapporto Eurydice su politiche e strategie europee di integrazione dei rifugiati nell’istruzione superiore

di Alessandra Mochi

Molti dei richiedenti asilo e dei rifugiati arrivati in Europa nel 2015 e nel 2016 erano giovani nella fascia di età dell’istruzione superiore e risultavano iscritti all’università nei loro Paesi d’origine. Tuttavia, se continuare gli studi giova a chi arriva e allo Stato ospitante, l’integrazione di coloro che sono sfuggiti a gravi conflitti, e che spesso hanno subito traumi e non hanno competenze linguistiche o di altro genere, è un compito tutt’altro che semplice.

In molti casi, i potenziali studenti devono imparare la lingua del Paese ospitante e adattarsi al nuovo sistema di istruzione superiore. Ciò richiede informazioni e orientamento adeguati, oltre all’offerta di altrettanto adeguati programmi preparatori. Inoltre, i rifugiati hanno spesso bisogno di un sostegno considerevole dal punto di vista psicologico e finanziario. Al tempo stesso, i Paesi ospitanti devono valutare e riconoscere percorsi di apprendimento che spesso non possono essere dimostrati attraverso certificati. Per questo motivo la pianificazione e le azioni a livello di sistema sono essenziali.

Il rapporto di Eurydice Integrating Asylum Seekers and Refugees into Higher Education in Europe – National Policies and Measures, voluto in seguito all’aumento dei livelli migratori degli ultimi due anni, si propone di valutare fino a che punto i sistemi nazionali siano in grado di rispondere alle esigenze dei richiedenti asilo e dei rifugiati nell’istruzione superiore. Se è vero che esiste una forte domanda potenziale di istruzione superiore tra la popolazione dei rifugiati, non si può dare per scontato che questa richiesta sia facilmente soddisfatta.

Lo studio è diviso in due parti principali: la prima presenta una selezione di indicatori sui flussi migratori, la seconda offre una panoramica delle politiche, delle strategie e delle misure esistenti in 35 Paesi europei per l’integrazione dei richiedenti asilo e dei rifugiati nell’istruzione superiore. Sebbene nella maggior parte degli Stati non esista un approccio politico specifico, in alcuni sistemi si possono individuare buone pratiche su aspetti quali il riconoscimento delle qualifiche non documentate, il supporto all’apprendimento delle lingue, il sostegno finanziario e i servizi di orientamento personale.

 

Scarica “Integrating Asylum Seekers and Refugees into Higher Education in Europe – National Policies and Measures >>

 

Cos’è Eurydice
Eurydice è la rete europea che raccoglie, aggiorna, analizza e diffonde informazioni sulle politiche, la struttura e l’organizzazione dei sistemi educativi europei. Nata nel 1980 su iniziativa della Commissione europea, la rete è composta da un’Unità europea con sede a Bruxelles e da varie Unità nazionali. Dal 1985, l’Indire è sede dell’Unità nazionale italiana.

 

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