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28 Marzo 2019

Brexit: nuovo aggiornamento della Commissione su Erasmus nel Regno Unito in caso di mancato accordo

di Elena Maddalena

Poiché è sempre più probabile che il Regno Unito lasci l’Unione europea il 12 aprile senza un accordo, la Commissione europea ha pubblicato una sintesi delle possibili conseguenze pratiche per chi studia o sta svolgendo attività di formazione e volontariato nel Regno Unito.

Ecco la traduzione della sintesi:

Nel caso di mancato accordo, i cittadini UE che studiano o che stanno svolgendo un periodo di formazione nel Regno Unito sono soggetti alle leggi del territorio britannico. Il governo del Regno Unito ha annunciato che non è necessario richiedere alcun visto di immigrazione se non si ha intenzione di rimanere nel Regno Unito per più di 3 mesi. Chi intende restare per più di 3 mesi dovrà invece richiedere un permesso temporaneo europeo.

Alcuni possibili scenari:

1. Sono uno studente Erasmus+ che studia in un’università britannica il 29 marzo 2019. La mia mobilità per studio sarà interrotta?
No. Il Parlamento europeo e il Consiglio hanno concordato un regolamento per garantire che la mobilità non venga interrotta. Il regolamento si applica agli studenti dell’istruzione superiore, agli apprendisti e agli alunni dell’istruzione professionale, ai giovani impegnati nelle attività di apprendimento non formale, al personale impegnato nell’istruzione e nella formazione, nonché agli animatori giovanili. Si noti, tuttavia, che il regolamento copre solo gli scambi di apprendimento che iniziano prima della data di ritiro.

2. Ho in programma di recarmi come studente Erasmus+ in un’università del Regno Unito dopo l’uscita dall’UE. Posso ancora accedere a questa opportunità?
I piani per la mobilità potrebbero essere influenzati. Tuttavia, la Commissione ha presentato una proposta legislativa per gestire l’emergenza. Se adottata, consentirà all’UE di continuare a finanziare Erasmus+ nel Regno Unito durante il 2019. La possibilità di svolgere una mobilità nel Regno Unito dipende da numerosi di fattori, ad esempio che il Regno Unito continui a contribuire al bilancio dell’UE per il 2019. Inoltre, dipende dalle decisioni delle organizzazioni ospitanti del Regno Unito (nel caso delle università) e se le attività termineranno entro il 31 dicembre 2019. Si consiglia quindi di verificare le condizioni direttamente con l’università ospitante: https://www.gov.uk/guidance/european-temporary-leave-to-remain-in-the-uk

3. La mia scuola partecipa a un progetto di cooperazione con una scuola del Regno Unito, finanziato da Erasmus+. Il progetto potrà continuare dopo l’uscita del Regno Unito dall’UE?
Il progetto di cooperazione potrebbe in effetti essere interessato dal momento che, a partire dalla data di ritiro, il partner del Regno Unito non sarà più eleggibile per ottenere finanziamenti nell’ambito di Erasmus+. Tuttavia, la Commissione ha presentato una proposta legislativa per gestire questo tipo di situazioni. Se la proposta venisse adottata e se il Regno Unito soddisfacesse determinate condizioni, il progetto potrebbe continuare a essere finanziato nel 2019.

4. Sono un volontario o una persona che beneficia di un tirocinio o di un lavoro offerto nell’ambito del Corpo europeo di solidarietà. Posso ancora svolgere l’attività se si svolge nel Regno Unito o se è coinvolta un’organizzazione del Regno Unito?
L’inserimento nel Corpo europeo di solidarietà potrebbe essere influenzato dal momento che, a partire dalla data di ritiro, l’organizzazione del Regno Unito non sarà più ammissibile al finanziamento nell’ambito di tale programma. Tuttavia, la Commissione ha presentato una proposta legislativa per gestire questo tipo di situazioni. Se la proposta venisse adottata e se il Regno Unito soddisfacesse determinate condizioni, il progetto potrebbe continuare a essere finanziato nel 2019.

 

Sintesi in inglese >>

Comunicato stampa della Commissione del 25/03/2019 (in italiano) >>

 

 

Per ulteriori informazioni: cosa fare in caso di uscita senza accordo?

Per eventuali domande su come prepararsi a un’uscita senza accordo, i cittadini dell’UE possono contattare Europe Direct. È possibile chiamare gratuitamente il numero 00 800 678 910 11 da qualsiasi località dell’UE e in tutte le sue lingue ufficiali. La Commissione ha pubblicato oggi una serie di schede informative di facile lettura in tutte le lingue ufficiali dell’Unione.

 

Di seguito altri link utili: