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15 Aprile 2019

Cresce la rete di stakeholder Epale. Svolti a marzo due incontri di coordinamento

di Martina Blasi

Tra gli impegni realizzati dall’Unità Epale Italia in questo inizio 2019, c’è sicuramente la realizzazione di un percorso strutturato di coinvolgimento e di ampliamento della rete di stakeholder, con l’obiettivo di una sempre più forte integrazione delle linee di intervento comuni. È in quest’ottica che si inseriscono gli incontri che si sono svolti il 20 marzo a Roma e il 28 marzo e Firenze nelle sedi Indire delle rispettive città. Due incontri importanti per lavorare in collaborazione e condivisione verso una sfida comune: investire nell’educazione in età adulta rendendola in grado di affrontare i cambiamenti politici, economici e sociali in atto.

L’incontro di Roma ha visto coinvolti i rappresentanti delle principali istituzioni nazionali operanti nel settore dell’educazione permanente e della formazione degli adulti. Accanto ai Ministeri dell’Istruzione e del Lavoro erano presenti Confindustria, ANCI (Associazione Nazionale dei Comuni Italiani), Forum del Terzo Settore, UNIEDA, EdaForum, i Sindacati CGL CISL e UIL. Assenti in questa riunione, ma presenti nella rete di stakeholder Epale, anche RUIAP (Rete Universitaria per l’Apprendimento Permanente, ANPAL (Agenzia Nazionale per le Politiche Attive nel Lavoro), INAPP (Istituto Nazionale per l’Analisi delle Politiche Pubbliche) e la Tecnostruttura delle Regioni.

Vari gli argomenti in discussione. Tra questi, oltre al piano di lavoro dell’Unità nazionale Epale per il 2019-2020, il progetto dell’Università di strada promosso da UniEda e finanziato dal Miur, che ha raggiunto più di 10mila persone e le cui attività non si svolgono in classiche aule scolastiche, ma nelle sedi delle associazioni e dei partner di progetto o in luoghi quali bar, ristoranti, biblioteche. Altro argomento affrontato è stato il tavolo nazionale di apprendimento permanente nato nel 2012, di cui fanno parte Edaforum, i sindacati federali e di categoria, il Forum del Terzo Settore, Ridap, Ruiap, Anci e le rappresentanze degli Istituti di ricerca (Anpal, Indire, e Inapp). Il tavolo sta lavorando alla costruzione di un piano di garanzia delle competenze – come suggerito dall’Unione Europea con l’Upskilling Pathway – che verrà presentato al Governo cercando di coinvolgere i gruppi parlamentari e l’opinione pubblica.

Si è discusso inoltre del lavoro del Forum del Terzo Settore, che rappresenta 88 organizzazioni nazionali di secondo e terzo livello per un totale di oltre 141mila sedi territoriali. Da 4 anni, il Forum del Terzo Settore ha iniziato l’esperienza con gli Operatori Locali Di Progetti (OLP), figure professionalizzate che all’interno delle organizzazioni accompagnano le persone verso l’emersione e la validazione delle competenze. Altri impegni prioritari del Forum sono il riconoscimento delle competenze del Servizio civile e il progetto FQTS di formazione per i dirigenti delle organizzazioni del Terzo settore italiano.

Attenzione sempre alta al mondo del lavoro da parte di Confindustria, con l’impegno costante a mantenere i temi formativi al centro del suo operato, ad esempio con l’alternanza scuola lavoro e la formazione tecnico-professionale e con la costruzione di una maggiore sinergia tra il mondo del lavoro e la scuola. A questo proposito, Orientagiovani è la manifestazione che ogni anno Confindustria dedica all’incontro tra imprenditori e giovani studenti proprio con l’obiettivo di avvicinare le nuove generazioni alla cultura di impresa.

Il ruolo delle Regioni in materia di istruzione e nella certificazione delle competenze è stato introdotto da Pietro Tagliatesta, dirigente dell’Ufficio Interventi in materia di formazione professionale finanziati da fondi nazionali e attività di coordinamento in materia di aiuti di Stato alla formazione e all’occupazione del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, e confermato da Ketty Segatti della Regione Friuli Venezia Giulia.

Questi sono solo una parte dei temi trattati che troveranno spazio nel lavoro di Epale. Ogni evento del piano di lavoro 2019-20 sarà organizzato in sinergia con i soggetti che erano presenti a Roma e insieme al supporto degli Ambasciatori Epale, di cui in questi giorni è in corso la nuova selezione pubblica.

L’incontro di Firenze ha invece unito le due realtà più importanti in materia di educazione in carcere: gli Uffici Scolastici Regionali (USR) e gli uffici “Detenuti e trattamento” dei Provveditorati dell’amministrazione penitenziaria (PRAP), che hanno competenza regionale nell’attivazione dei percorsi scolastici, educativi e trattamentali dei soggetti ristretti nelle strutture penitenziarie italiane.

L’incontro ha parzialmente colmato la mancanza di occasioni di dialogo e di comunicazione tra Uffici Scolastici Regionali e PRAP e ha rilevato la difficoltà che tali uffici hanno nel promuovere e nel condividere i propri progetti e le proprie iniziative. Per questo, Epale si impegna a valorizzare ogni progetto realizzato nelle diverse realtà penitenziarie del nostro Paese e a farsi portavoce presso il Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria delle problematiche e delle proposte emerse.

Si è riscontrata inoltre una diversità tra le varie realtà regionali: mentre in alcune regioni la collaborazione tra USR e PRAP è proficua e consolidata da protocolli in atto e operativi, in altre è emersa da entrambe le parti la carenza di opportunità per dare vita a future collaborazioni.

Numerose le idee operative per dare continuità e capitalizzare le esperienze fatte e per rendere proficua anche la collaborazione con Epale e Indire, nell’ottica della costruzione di competenze per la progettazione e l’utilizzo dei finanziamenti europei. La programmazione condivisa delle attività e l’analisi dei bisogni, possibilmente parcellizzata per tipologie di detenuti, secondo l’opinione dei presenti può risolvere alcuni tra i più significativi problemi all’interno del contesto carcerario, spesso caratterizzato da confusione e disorientamento.

La rete degli stakeholder di Epale rappresenta il versante delle politiche nazionali per l’educazione degli adulti, mentre la rete degli Ambasciatori Epale costituisce il gruppo di supporto degli esperti sul territorio che, individuati con selezione pubblica, si candidano a svolgere un ruolo volontario di organizzazione, promozione, consulenza e supporto, compatibilmente con la propria attività professionale, nelle diverse attività di Epale Italia. Mettere sempre più in contatto le due reti e creare un raccordo costante sul territorio, come già avviente in molte regioni, sarà nei prossimi mesi un’altra priorità di Epale in Italia.

 

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