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21 Giugno 2019

Conclusa la prima esperienza di visiting tra piccole scuole

di Redazione

Nell’ambito delle azioni volte a sostenere la diffusione di esperienze modello sull’uso delle tecnologie nella didattica delle piccole scuole, il gruppo di ricerca Indire ha organizzato nel mese di giugno, in collaborazione con l’USR Abruzzo, un percorso sperimentale di visiting per alcuni docenti abruzzesi, allo scopo di sostenere l’incontro con le realtà scolastiche e documentare esperienze “virtuose”.

Ai fini della sperimentazione, sono stati individuati alcuni istituti particolarmente attivi nel Movimento delle Piccole Scuole e con esperienze in grado di offrire ai docenti l’opportunità di guardare a molte varianti di didattica a distanza in un contesto specifico e a loro familiare, come può essere quello di una scuola di un territorio geograficamente svantaggiato. I docenti che hanno preso parte a questa iniziativa, infatti, sono in servizio in piccoli istituti del territorio abruzzese che a loro volta sono iscritti al movimento.

Le scuole che hanno dato la propria disponibilità a ospitare i docenti in visita è a titolo gratuito sono state:

  • IC “C. Porta” (Lurago d’Erba, Como) – La scuola si è distinta per il buon uso delle ICT e per la realizzazione di progetti di lavoro disciplinare interplessi e per un progetto pilota volto a far collaborare le classi con una piccola scuola italiana della Croazia. Tra le scuole primarie, quelle di Anzano del Parco ed Alserio, caratterizzate da una dislocazione territoriale particolare (zone vincolate da piani paesaggistici che limitano fortemente nuovi insediamenti abitativi e il numero dei residenti è molto esiguo), si rendono disponibili ad accogliere i docenti in visiting al fine di focalizzare l’attenzione sull’uso delle ICT nella gestione della didattica tra plessi con una speciale attenzione all’insegnamento di particolari discipline tramite la videoconferenza in pluriclassi.
  • IC “Bruno da Osimo” (Osimo, Ancona) – L’IC è composto dalle Scuole Polo di Osimo Centro, di Osimo Stazione e di Osimo San Biagio. L’istituto si è distinto per un supporto fornito nel 2016 ad una piccola scuola di Pergola, a Marsico Nuovo (Basilicata), avviando un percorso di formazione e di gemellaggio proprio sull’uso delle tecnologia e della videoconferenza per la didattica in pluriclasse e situazioni di isolamento culturale. La scuola elementare “Benedetto Croce” di Pergola è stata, così, inserita all’interno della rete dei centri scolastici digitali evitandone la chiusura e, al tempo stesso, ne è uscita potenziata grazie all’uso di strumenti informatici e ad un percorso di visiting che ha previsto anche l’incontro tra gli studenti dei due istituti. L’introduzione di sistemi di videoconferenza per il collegamento con realtà simili e la realizzazione di lezioni condivise, ha consentito lo scambio di competenze digitali con altre scuole e la diffusione e implementazione dell’uso del digitale e della multimedialità per l’insegnamento e l’apprendimento.
  • l’I.C. “Marianna Dionigi” di Lanuvio (RM) – L’ istituto prendendo parte al percorso “Tecnologie di Rete e Inclusione Socio-educativa” (TRIS) ha ideato, messo a punto e sperimentato un modello eco-sistemico di inclusione socio-educativa per studenti impossibilitati, per motivi di salute, alla normale frequenza scolastica (homebound). Il modello, centrato sul concetto di “classe ibrida inclusiva”, ha previsto un uso metodico e regolare delle risorse cloud per consentire la partecipazione a distanza, attiva e collaborativa, dell’alunno alle normali attività che si sviluppano in aula.

Sulla base dei piani trasmessi, i docenti hanno comunicato le proprie preferenze tramite la compilazione di un form, predisposto dall’USR Abruzzo. Ciascun istituto accogliente ha messo  a disposizione dei docenti in visita una guida-tutor. L’Indire e tutto il gruppo di ricerca ringraziano, quindi, i dirigenti scolastici e le colleghe docenti Luisella Ciceri, Silvia Piccioni e Stefania Giachè che si sono adoperate al massimo nell’accompagnare i docenti abruzzesi lungo il percorso di osservazione diretta (in aula) e osservazione indiretta (attraverso la documentazione visuale e narrativa) delle esperienze e delle buone pratiche.

L’esperienza pilota è stata una bella occasione di confronto sui modi di gestire una “classe estesa”, ma è stata anche un’opportunità per arricchire gli strumenti di cui il Movimento delle piccole scuole potrà dotarsi per connettere ai momenti di formazione anche occasioni di trasferibilità dell’esperienza nella didattica quotidiana.