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Educazione digitale a scuola in Europa, nuovo rapporto della rete Eurydice
di Erica Cimò
Anche se i vari sistemi educativi europei includono l’educazione digitale nei propri curricoli scolastici e promuovono l’uso delle tecnologie a fini pedagogici, è necessario chiedersi fino a che livello essi riescano a raggiungere l’obiettivo di preparare efficacemente le nuove generazioni agli ambienti digitali.
È proprio intorno a questo interrogativo, estremamente attuale, che ruota il nuovo rapporto della rete Eurydice “Digital Education at School in Europe” (a disposizione vi è anche la sintesi “Eurydice Brief Digital Education at School in Europe” che riporta solo i principali risultati del rapporto).
La pubblicazione, che copre il livello primario e secondario (inferiore e superiore) per l’anno scolastico 2018/19, offre uno sguardo comparativo sulle strategie e sulle politiche nazionali in materia di educazione digitale a scuola nei 38 Paesi europei che partecipano a Erasmus+.
Riconoscendo il ruolo chiave che l’istruzione scolastica riveste nella preparazione dei giovani a un mondo guidato dalla tecnologia, questo rapporto mette in luce due prospettive differenti ma complementari sull’educazione digitale: lo sviluppo di competenze digitali rilevanti per gli studenti e per gli insegnanti, da una parte, e l’uso pedagogico delle tecnologie per supportare, migliorare e trasformare l’apprendimento e l’insegnamento, dall’altra.
Suddiviso in 4 capitoli, il rapporto affronta altrettanti aspetti dell’educazione digitale:
- curricoli scolastici e risultati dell’apprendimento
- sviluppo delle competenze digitali degli insegnanti
- valutazione delle competenze digitali degli studenti e uso delle tecnologie digitali per valutare gli studenti
- strategie e politiche nazionali sull’educazione digitale a scuola.
La pubblicazione vuole offrire a decisori politici, a ricercatori e all’intera comunità educativa informazioni di taglio comparativo sulle attuali politiche scolastiche di educazione digitale in Europa, mentre gli allegati aggiungono informazioni – specifiche per ciascun Paese – sui curricoli scolastici, sui quadri di riferimento sulle competenze degli insegnanti, sulle strategie di livello superiore e sulle agenzie che supportano le scuole in quest’area.
In quasi tutti i sistemi educativi, le autorità di livello superiore sono coinvolte nell’offerta di attività di sviluppo professionale continuo, nell’ambito dell’educazione digitale, destinate agli insegnanti. In alcuni paesi, tra cui l’Italia, lo sviluppo professionale continuo degli insegnanti rientra fra le iniziative che affrontano l’argomento della digitalizzazione della società.
Nel nostro Paese, al completamento della formazione professionale iniziale, i futuri insegnanti di scuola secondaria devono superare un esame per ottenere la qualifica di insegnante e poter accedere alla professione docente. Le competenze digitali specifiche degli insegnanti vengono valutate proprio nell’ambito di tale esame. I futuri insegnanti di scuola primaria vengono invece valutati nel corso della formazione iniziale.
In molti Paesi, l’investimento nelle infrastrutture viene chiaramente indicato tra gli obiettivi della strategia sull’educazione digitale. In Italia, tali investimenti vengono identificati come una necessità importante e costituiscono un tema chiave della strategia generale sull’educazione digitale.
Rapporto “Digital Education at School in Europe” >>
Cos’è Eurydice
Eurydice è la rete europea che raccoglie, aggiorna, analizza e diffonde informazioni sulle politiche, la struttura e l’organizzazione dei sistemi educativi europei. Nata nel 1980 su iniziativa della Commissione europea, la rete è composta da un’Unità europea con sede a Bruxelles e da varie Unità nazionali. Dal 1985, l’Indire è sede dell’Unità nazionale italiana.
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