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21 Ottobre 2019

ITS, l’alternativa alla laurea che porta subito al lavoro. In edicola la Guida del Sole24ore

di Antonella Zuccaro

L’ultimo decennio ha visto la nascita e il rapido sviluppo nel nostro Paese degli Istituti Tecnici Superiori (ITS).

Istituiti dal Miur nel 2009, gli ITS sono la prima esperienza italiana formativa terziaria professionalizzante non universitaria. Nati con l’obiettivo di ridurre il disallineamento rispetto alla domanda di nuove professionalità da parte delle imprese, questi percorsi hanno il compito di preparare tecnici di livello superiore, pronti a lavorare oggi anche con le nuove tecnologie 4.0.

Il modello formativo si basa su alcune caratteristiche distintive: docenti provenienti dal mondo industriale, attività in stage per oltre il 40% delle ore del percorso, utilizzo di metodologie didattiche innovative e funzionali al settore di riferimento; proposta di un modello che aiuta gli studenti a sviluppare competenze direttamente collegate agli ambienti produttivi.

I dati sull’occupazione ci dicono che l’80% dei diplomati ITS trova lavoro a un anno dal diploma, nel 90% dei casi in una filiera produttiva coerente con il percorso concluso (dati monitoraggio Miur-Indire 2019). Eppure, queste “scuole di tecnologia” sono un’eccellenza che ancora intercetta meno del 2% degli iscritti ai corsi di studi post-diploma. Confindustria, a fronte dei soli 20mila diplomati usciti in dieci anni di attività degli ITS (2.601 lo scorso anno), ha quantificato in almeno 20mila unità il fabbisogno annuo di diplomati che servirebbe alle imprese.

 

La Guida “ITS. L’alternativa alla laurea” del Sole24ore

Per far conoscere questo settore della formazione terziaria, è disponibile in edicola “ITS. L’alternativa alla laurea”, una guida completa e di facile lettura, curata dal Sole24ore, che racconta gli ITS e la loro offerta formativa.

Nelle sue 80 pagine, la pubblicazione traccia il profilo dei 104 ITS italiani, suddivisi in sei aree tecnologiche (efficienza energetica, mobilità sostenibile, nuove tecnologie della vita, made in Italy, beni culturali e turismo, informazione e comunicazione) e offre informazioni sulle figure nazionali formate. Anche attraverso la voce dei protagonisti, racconta quali sono i percorsi offerti, le metodologie di apprendimento messe in campo e gli strumenti tecnologici utilizzati.

Grazie ai dati di monitoraggio Miur-Indire, la guida indica il tasso di occupazione per ciascuna Fondazione ITS e, infine, mette a confronto il nostro sistema di ITS con alcune esperienze straniere d’avanguardia, valorizzando anche i punti di contatto con le università, compresa la possibilità – dopo i due anni di formazione – di aggiungere il terzo anno e conseguire anche la laurea triennale.