“Siamo determinati a proteggere il pianeta dalla degradazione,
attraverso un consumo e una produzione consapevoli,
gestendo le sue risorse naturali in maniera sostenibile
e adottando misure urgenti riguardo al cambiamento climatico,
in modo che esso possa soddisfare i bisogni delle generazioni presenti e di quelle future.”
(Nazioni Unite, Preambolo Risoluzione 70/1 del 2015).

Sono online i video di “Scuola2030: P come Pianeta”, il convegno tenutosi lo scorso 9 ottobre a Fiera Didacta Italia. L’evento è stato l’occasione per dedicare un’ampia riflessione al nostro Pianeta, una delle cinque P (oltre a Persone, Prosperità, Pace e Partnership) richiamate nel Preambolo della risoluzione ONU “Trasformare il nostro mondo: l’Agenda 2030 per lo Sviluppo Sostenibile”. L’Agenda 2030 è un programma di sviluppo che 193 Paesi membri dell’ONU hanno sottoscritto nel 2015 e che comprende impegni specifici correlati a 17 obiettivi di sviluppo.

Il convegno, sotto la direzione scientifica della dirigente di ricerca Indire Maria Chiara Pettenati, ha previsto due sessioni distinte.

Panel 1: “Imparare a vivere in una prosperità equa e condivisa entro i limiti dell’unico pianeta che siamo in grado di abitare: la Terra” 

Il primo panel, partecipato da esperti di ASviS – Alleanza Italiana per lo Sviluppo Sostenibile e di Indire, ha messo a fuoco un dialogo sui limiti della crescita a partire dalla definizione di sostenibilità di Gianfranco Bologna, direttore scientifico di WWF Italia e Full Member del Club di Roma: «Sostenibilità vuol dire imparare a vivere, in una prosperità equa e condivisa con tutti gli altri esseri umani e in armonia con la natura, entro i limiti fisici e biologici dell’unico pianeta che siamo in grado di abitare: la Terra». Nel corso della sessione Donato Speroni ha presentato il volume fotografico “Un mondo sostenibile in 100 foto”, di cui è autore insieme a Enrico Giovannini, con immagini a cura di Manuela Fugenzi. La ricercatrice Indire Isabel de Maurissens ne ha illustrato un possibile uso didattico attraverso l’utilizzo della metodologia dell’analisi visuale.

• Maria Chiara Pettenati, dirigente di ricerca Indire, membro del Gruppo di lavoro ASviS Goal 4 (Panel Chair)

• Gianfranco Bologna, direttore scientifico WWF Italia, Full Member del Club di Roma, coordinatore dei Gruppi di lavoro ASviS Goal 6, Goal 14 e Goal 15

• Donato Speroni, giornalista, direttore della redazione ASviS

• Manuela Fugenzi, giornalista e photo editor

• Isabel de Maurissens, ricercatrice Indire

Panel 2: “Sostenibilità come qualità dei processi educativi”

Michela Mayer (IASS – Associazione Italiana Scienza della Sostenibilità) ha guidato i lavori del secondo panel con l’obiettivo di approfondire tre esperienze innovative di scuole italiane e provare a trarne indicazioni utili per trasformare l’istruzione nella direzione della sostenibilità. Giuseppe Sardo e Debora Begolo hanno presentato l’esperienza dell’Istituto Comprensivo Casteller di Paese (TV), che fa parte tra l’altro della rete Indire di Avanguardie educative; Pamela Nascetti ha illustrato l’esperienza dell’Istituto comprensivo di Santo Stefano di Magra ISA12, in provincia della Spezia. Entrambi gli istituti sono state selezionati lo scorso maggio dal Miur in occasione del seminario di Vibo Valentia “Cittadinanza e sostenibilità sulle Indicazioni Nazionali per primo ciclo”. Infine, Stefania Russo ha presentato l’esperienza dell’Istituto Omnicomprensivo di Bovino (FG), scuola aderente al Movimento Indire delle Piccole Scuole e vincitrice del premo CNESA-UNESCO 2017/18.

• Michela Mayer, responsabile Educazione dell’Associazione Italiana Scienza della Sostenibilità (IASS)

• Giuseppe Sardo e Debora Begolo, IC Casteller, Paese (TV)

• Pamela Nascetti, IC Santo Stefano Magra (ISA12) (SP)

• Stefania Russo, Istituto Omnicomprensivo Statale-Bovino (FG)