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12 Marzo 2020

Attività Indire per la didattica a distanza: una rete di solidarietà di successo

di Redazione

È passata una settimana da quando l’Indire ha attivato la Rete di solidarietà per offrire un aiuto concreto alle scuole del territorio nazionale chiamate a rispondere ad una situazione straordinaria dovuta all’emergenza sanitaria da Covid-19.

L’Ente, avvalendosi del prezioso contributo di 150 istituti scolastici che fanno parte dei Movimenti di Avanguardie educative e di Piccole Scuole, ha messo in campo, in tempi rapidi, un ambiente online (accessibile anche dalla pagina dedicata all’emergenza del Ministero) dove i docenti e i dirigenti scolastici possono prendere parte a webinar di formazione su metodologie e soluzioni innovative per le attività di didattica a distanza. A condurre gli incontri online sono stati docenti e dirigenti delle scuole italiane che hanno condiviso con i colleghi le loro esperienze, best practice derivate da contesti e utilizzi concreti che hanno offerto soluzioni praticabili affinché ciascuna scuola potesse, secondo le proprie esigenze e specificità, portare avanti la sua attività, nonostante la chiusura temporanea degli edifici.

In soli 7 giorni sono stati 52 i webinar realizzati, per un totale di 60 ore di formazione online che hanno visto coinvolti più di 12mila docenti entusiasti e pronti ad affrontare questa nuova sfida. 

Il supporto “formativo” fornito attraverso le videoconferenze si è arricchito di un sostegno operativo attuato da oltre 120 scuole della stessa rete che si sono rese disponibili a dare consulenza ad altre che ancora non hanno molta praticità con l’uso del digitale, attraverso l’istituzione di un vero e proprio gemellaggio tra istituti (La scuola per la scuola).

 

I NUCLEI TEMATICI 

Fig. 1

Lo scopo principale dei webinar è quello di offrire suggerimenti e soluzioni per la gestione della didattica a distanza. Numerose sono state le proposte discusse, come l’utilizzo delle piattaforme più comuni per la videolezione, l’uso del Cloud a fini didattici, l’allestimento di piattaforme di formazione usando software open source (ad esempio Moodle), gli ebook, le chat e gli ambienti virtuali. Molti dei webinar organizzati hanno un carattere specificamente disciplinare, rivelando le infinite opportunità che la didattica digitale e multimediale può offrire all’insegnamento e all’apprendimento delle varie discipline, sia per il primo che per il secondo ciclo. Per i più piccoli, la rete sicuramente consente di attivare dinamiche interattive e ludiche, nonché la gamification e la premialità, come il rilascio di badge o l’invio di emoticon come feedback delle varie attività (Fig. 1).

Fig. 2

Per i più grandi, si aprono scenari inaspettati e attività interattive, divertenti, quasi impensabili nella didattica in presenza. Un esempio è quello del docente Vincenzo Schettini, che ha illustrato le potenzialità di YouTube per la didattica della fisica: attraverso il suo canale, gli studenti non solo possono scaricare le videolezioni e rivederle quando vogliono, ma possono anche partecipare in streaming a una lezione “live” del docente, interagendo con lui in chat, ponendo quesiti e richieste di chiarimento (Fig.2).

Tra le sorprese della didattica disciplinare a distanza si può forse menzionare l’insegnamento della musica e dello strumento musicale nei licei musicali: Alberto Spinelli del “Bertolucci” di Parma ha illustrato gli aspetti tecnici legati alla visualizzazione delle note musicali nella performance degli strumenti. Un momento molto significativo e ad alto impatto emotivo è stata la condivisione del video di una studentessa che da casa suonava la sua arpa mentre il docente, collegato attraverso un software specifico, le forniva feedback nei vari momenti dell’esecuzione (fig.3).

Fig. 3

L’atteggiamento proattivo dei docenti che hanno risposto fin da subito all’iniziativa, partecipando con entusiasmo e diffondendo la notizia fra i colleghi, è stato tanto fondamentale quanto sorprendente per la forza dimostrata. Gli insegnanti si sono rivelati determinati nel portare avanti la loro missione educativa in modalità nuove.

In questi giorni l’Indire, oltre a fare collegamento diretto fra scuole che hanno avviato un processo di trasformazione complessivo, sia organizzativo che didattico, e che condividono la loro esperienza sul campo ad altre scuole, sta monitorando dal punto di vista scientifico cosa sta accadendo. Infatti, su larga scala moltissimi istituti scolastici stanno mettendo in atto alcune tra le idee promosse dal Movimento di Avanguardie Educative che da qualche anno sono oggetto di sperimentazione e studio da parte dei ricercatori Indire.

Tra queste, a titolo di esempio:

Flipped classroom e Contenuti didattici digitali (due tra le prime idee promosse dal Movimento), che si integrano fortemente permettendo al docente di utilizzare la modalità a distanza inviando agli studenti proprie lezioni o risorse didattiche online, da consultare per prepararsi a poi svolgere attività sotto la guida del docente. 

–  Uso flessibile del tempo scuola (dimensione fondamentale dell’innovazione della scuola insieme alla riorganizzazione dello spazio). Attraverso la ricerca Indire sono stati messi in evidenza i modi per agevolare una diversa strutturazione delle modalità di insegnamento e di apprendimento che non vengono “costrette” in una sola disciplina, ma diventano occasione di pluridisciplinarità e di acquisizione delle competenze trasversali richieste dalla società contemporanea.

Una sessione di webinar è stata poi dedicata esclusivamente ai dirigenti scolastici, con l’intento di offrire loro una serie di utili indicazioni sulla parte organizzativa e gestionale.

Quello che si sta creando è, quindi, un repository per l’innovazione e per lo scambio di buone pratiche, un vero e proprio patrimonio a disposizione delle scuola italiana che valorizza l’esperienza e la diffusione della conoscenza.

Tutti i webinar sono registrati, corredati dei materiali di riferimento, e sono disponibili online a tutti gli utenti nella sezione “Archivio” della nostra pagina dedicata alla didattica a distanza.

 

#Lascuolanonsiferma

 

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