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Ricerca per l'innovazione della scuola italiana

indireinforma

26 Marzo 2020

Appuntamento con Avanguardie educative: la conoscenza attraverso un nuova modalità di lettura al “Niccolini” di Ponsacco (Pisa)

di Redazione

Avanguardie educative è il movimento che intende trasformare il modello organizzativo e didattico della scuola italiana. Il progetto è stato avviato nel 2014 su iniziativa dell’Indire e di 22 scuole fondatrici e da allora oltre 800 istituti scolastici hanno deciso di prendervi parte, adottando una o più delle sue “idee”. Numerose sono state anche le realtà scolastiche che hanno proposto le loro esperienze d’innovazione. Alcune di queste sono già entrate nella “Galleria delle idee” delle Avanguardie educative, altre sebbene molto significative non possiedono quel carattere di diffusione e radicamento che connota le idee del movimento. Nonostante questo, le proposte in questione hanno un importante valore e meritano di essere conosciute e disseminate: per questo dedichiamo loro uno spazio sul nostro sito, pubblicando le testimonianze d’innovazione raccontate attraverso le parole dei docenti e dei dirigenti protagonisti. “Appuntamento con l’innovazione” è lo spazio online che dà voce ai racconti degli studenti e degli insegnanti che stanno sperimentando nuovi modi di fare scuola.

 

Una scuola a STILE LIBeRO

di Monica Delli Iaconi – IC “Niccolini”, Ponsacco (PI)

STILE LIBeRO è un progetto ideato da quattro docenti di scuola primaria della provincia di Pisa. La riflessione, da cui prende l’avvio, si fonda sull’approfondimento delle ultime teorie pedagogiche e didattiche, sulla presa di coscienza delle recenti indicazioni del MIUR, sulle diverse problematiche emergenti negli alunni, nonché sull’aumento esponenziale di alunni Bes.
L’agire che ne è conseguito si è concretizzato nell’ organizzare e strutturare in maniera sistematica un modello pedagogico-educativo e una pratica didattica, da cui ripartire per una condivisione, confronto e interazione con i colleghi, per un “fare scuola” rinnovato nella metodologia e nella didattica.
Eliminare il libro di testo è stato il primo passo, dal momento che esso non rappresentava più la fonte principale di acquisizione di contenuti, ma veniva bypassato, integrando con materiale “supplementare” (video documentari, letture tratte da altri testi scientifici) a volte recuperato dai bambini stessi. Si metteva in atto un avvicinamento alla ricerca-azione come spinta motivante e includente, passando non solo attraverso l’apprendimento di contenuti già strutturati, ma componendo il sapere strada facendo, tramite un processo che necessariamente deve ampliare le possibilità di sperimentazione e la ricerca. Per l’italiano e la matematica poi, il libro di testo diventava principalmente un libro operativo sul quale svolgere gli esercizi.
E’ stato importante tenere fermi alcuni punti: rivedere il ruolo e il lavoro in team degli insegnanti, arricchire la didattica rispetto alle mutate esigenze degli alunni e delle diverse modalità di apprendimento, salvaguardare e potenziare la motivazione, offrire gli strumenti per imparare ad imparare, creare competenze, includere le abilità di ogni studente dovute a differenze culturali, di salute, di appartenenza religiosa o di genere, divulgare in maniera critica, strumentale e consapevole l’utilizzo della tecnologia digitale.

 

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Rileggi tutti gli articoli della rubrica “Appuntamento con le Avanguardie educative”: http://www.indire.it/tag/appuntamento-ae/