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24 Aprile 2020

“Quarantine Stories”. Racconta la solidarietà nell’emergenza!

di Redazione

 

L’emergenza sanitaria causata dal coronavirus ha sconvolto profondamente la società e ha scosso alla radice l’economia di numerosi settori, con ripercussioni sul tessuto sociale e sulle famiglie. Di fronte a questo dramma mondiale sono moltissime, anche nel nostro Paese, le esperienze di solidarietà e di reazione creativa realizzate dalle associazioni e dai singoli individui.

Una rete pulsante di piccole e grandi azioni la cui narrazione e condivisione può servire a intravedere nella crisi un’opportunità di rafforzamento della rete sociale.

Ecco perché l’archivio internazionale di autobiografie StoryAp ha dato vita all’iniziativa Quarantine Stories. Storie di solidarietà al tempo del coronavirus”, una call internazionale rivolta a educatori, insegnanti e operatori sociali che desiderino raccontarsi o condividere storie in questo periodo così particolare, spiegando le soluzioni creative trovate per superare le difficoltà.

Organizzazioni del terzo settore e singole persone sono quindi invitate a raccontare come autobiografia o biografia esperienze di solidarietà e di reazione costruttiva di fronte alla crisi sanitaria.

 

In particolare, le storie da narrare potranno riguardare:

 

  • Esperienze di solidarietà
    Le iniziative che stanno nascendo “dal basso”, dalle associazioni di volontariato ma anche dalle singole persone, sono sempre di più. Riguardano soprattutto l’aiuto alle persone più fragili, il supporto nella gestione della vita quotidiana, il sostegno umano e psicologico. Molte di queste esperienze hanno dovuto inventare nuove, impensate forme di aiuto a distanza, data l’impossibilità di un contatto diretto. Altre, rivolte alla popolazione – ad esempio le canzoni dai balconi – hanno utilizzato varie forme d’arte per rafforzare il senso di unità di fronte alla crisi. Se siete tra i protagonisti di queste azioni, potete raccontarle in prima persona. Altrimenti potete raccogliere la storia di esperienze che vi hanno colpito e raccontare in che modo vi hanno emozionato.

 

  • Lavoro sociale ed educativo nell’emergenza
    Di fronte a questa crisi  gli insegnanti e gli educatori hanno reagito con prontezza, attivando strumenti per la didattica a distanza attraverso i quali, oltre naturalmente all’aspetto dei contenuti didattici, hanno cercato di dare spazio alle esigenze psicologiche ed emotive degli studenti. Questa “reinvenzione temporanea” del lavoro educativo sta riguardando tutti gli altri contesti di lavoro sociale e di aiuto, un settore nel quale il contatto è elemento fondamentale. Eppure, anche a distanza, gli operatori stanno dando vita a una miriade di iniziative sorprendenti grazie alle tecnologie digitali e al web, mostrando la volontà tenace di non abbandonare chi si è affidato a loro. Educatori, insegnanti e operatori sociali possono condividere il racconto delle difficoltà incontrate e delle soluzioni trovate, oppure possono raccogliere le esperienze degli studenti e di chi in questi giorni ha bisogno di supporto.

 

  • Storie di comunità che rispondono all’emergenza
    Anche le comunità in questo periodo hanno dovuto mettere in pratica forme alternative e creative di relazione e solidarietà tra i loro membri. Pensiamo soprattutto delle comunità territoriali, ma anche alle comunità etniche, professionali, ecc. È importante condividere in che modo le comunità si stiano muovendo per mantenere e rafforzare il senso di appartenenza, per rispondere alle necessità dei loro membri, per dare un contributo al più ampio tessuto sociale di cui sono parte.

 

 

Modalità di partecipazione

Per partecipare a Quarantine Stories c’è tempo fino al 30 giugno. Le storie possono essere presentate in formati diversi: a disposizione c’è l’utile guida di StoryAp alle metodologie autobiografiche e di storytelling utilizzabili. Può comunque trattarsi di un testo, di una narrazione fotografica, di una videostoria (anche fatta semplicemente con lo smartphone), di un fumetto, di un racconto audio.

Le storie potranno essere caricate nell’archivio StoryAP registrandosi su www.storyap.eu e poi andando su “Share your story”. Se la storia è un video, dovrà prima essere caricato su Youtube o su Vimeo, e poi basterà inserire il link nell’archivio di StoryAP.
Se si tratta invece di un’audio-storia, è possibile creare un video con una o più immagini, inserire il file audio, caricare il video su Youtube o su Vimeo e infine inserire il link nell’archivio di StoryAP. In alternativa è possibile inviare le storie anche via email all’indirizzo storyap.archive@gmail.com utilizzando il modulo scaricabile da StoryAP nella sezione “Quarantine Stories”. Le storie saranno pubblicate poco dopo la condivisione online.

Non c’è limite al numero di storie che una persona o un’organizzazione può mandare. Un libro e un documentario raccoglieranno poi i contributi inviati, cercando di includere il maggior numero possibile di racconti.

 

Vai al sito di Quarantine Stories >>

Info (in italiano) sulla Call >>

 

 

StoryAp – Stories for Active Participation è un archivio realizzato nell’ambito del progetto Erasmus+ Youth StoryDec, coordinato dalla Federazione italiana dei Centri di Esercitazione ai Metodi dell’Educazione Attiva (CEMEA) insieme a partner di Polonia, Francia, Inghilterra e Svezia e all’associazione italiana Storie di Mondi Possibili, nata dall’incontro di persone appassionate alla scrittura autobiografica e alle storie di vita che hanno portato a un cambiamento sociale o personale.

 

 

Articolo di Andrea Ciantar, Ambasciatore EPALE,
formatore ed esperto di metodi autobiografici
presso l’Associazione Storie di Mondi possibili