• it
Ricerca per l'innovazione della scuola italiana

indireinforma

11 Maggio 2020

Teatro-educazione, ecco altre scuole in cui le attività non si sono mai fermate

di Claudia Chellini

Continuano ad arrivarci interessanti segnalazioni di attività di teatro-educazione che molti docenti in tutta Italia stanno portando avanti a distanza con i propri alunni, pur fra molte difficoltà.

Ad esempio, Anna Lucia Mazzenga e le colleghe dell’Istituto Omnicomprensivo di Alvito (FR) realizzano da molti anni il progetto “Amleto: teatro per fare e per imparare”, che accoglie alunni di tutti i gradi dell’Istituto, realizzando di fatto una continuità educativa. Nella situazione emergenziale, le insegnanti hanno dato vita a una nuova versione del progetto rinominandola “CheAmletoCheFa: laboratorio di teatro educazione del terzo tempo”. Sotto la guida dell’insegnante, gli allievi lavorano a distanza in modalità sincrona e asincrona. Indagano la grammatica teatrale, procedono alla scrittura creativa di testi e alla costruzione della rappresentazione teatrale. Producono elaborati e video nei quali eseguono esercizi di dizione, interpretano ruoli e personaggi e provano il copione che verrà rappresentato a fine emergenza. Contestualmente lavorano alla recitazione e alla lettura animata di storie che vengono poi proposte settimanalmente agli alunni delle scuole primaria e dell’infanzia dell’Istituto.

Gli alunni della classe quarta della scuola primaria di Diano Castello – IC Diano Marina (IM) stanno realizzando uno spettacolo teatrale in inglese, con l’aiuto della loro insegnante Benedetta Del Santo che ha scritto in lingua un breve copione ispirato a Pinocchio e ha assegnato le parti facendo sperimentare e interpretare agli alunni un personaggio che rappresenta il loro opposto. Gli alunni hanno avuto il compito di costruire il profilo del personaggio con le sue caratteristiche fisiche e comportamentali. Durante il primo incontro in sincrono ognuno ha svelato il proprio personaggio alla classe, presentandolo in ogni dettaglio. Le attività giornaliere si alternano ora fra la lettura della parte e un ragionamento sulle intenzioni dei personaggi, sulla scenografia, sui costumi (che, si prevede, saranno interamente prodotti dai bambini in modo autonomo e secondo il proprio gusto e immaginario). Dopo ogni online i bambini studiano la parte letta insieme e restituiscono una traccia audio e video all’insegnante che via via monta i video e rispedisce il lavoro agli alunni che commentano i risultati nell’incontro successivo. «L’esperienza – scrive la docente – si sta rivelando utile in un momento di disgregazione e distanziamento sociale, i bambini sono entusiasti e motivati. Il livello di integrazione e cooperazione della classe è ai massimi storici».

Le insegnanti Lina Bartolomeno, della scuola dell’infanzia di via Convento Cucchiararo all’interno dell’IC Scopelliti-Green di Rosarno (RC) e Flavia Bassi della scuola dell’infanzia Sacra Famiglia di Roma stanno continuando il laboratorio teatrale iniziato all’inizio dell’anno scolastico utilizzando i materiali messi a disposizione dal blog Rete Teatro in Gioco di cui abbiamo già parlato qui. Propongono ai bambini attività esperienziali in sincrono, interpretando filastrocche e stimolando i piccoli alunni a drammatizzarle insieme a loro.

Nelle classi terza della scuola primaria e prime della scuola secondaria di primo grado, facenti parte entrambe dell’IC Latiano, il teatro diventa “teatro da ascoltare”. Per poter continuare i progetti PON “I bambini fanno teatro” e “I ragazzi fanno teatro”, le attività in presenza si sono trasformate: gli esperti hanno così messo a disposizione poesie, brani di letteratura, filastrocche e fiabe che hanno registrato appositamente per i loro alunni. L’idea che sostiene questa operazione è che la narrazione sia una forma attoriale: nelle storie, come a teatro, si dicono verità profonde utilizzando la finzione. L’ascolto si configura così come il primo passo di un percorso formativo che porta allo sviluppo delle capacità narrative. 

Nella scuola dell’infanzia dell’IC Dino Buzzati di Roma, Susanna Gatti e Paola Perfetto hanno cominciato fin dall’inizio dell’emergenza sanitaria a realizzare video contenenti letture animate per gli alunni e lavori inerenti al soggetto delle storie. La pubblicazione dei video tramite il canale YouTube ha consentito di poter raggiungere anche altri bambini. E poiché all’inizio dell’anno scolastico avevano iniziato con la classe un percorso didattico teatrale sul Mago di Oz, le insegnanti hanno continuato la lettura a puntate di quest’opera, costruendo così un percorso di teatro-educazione a distanza. L’intento è quello di realizzare un filmato finale come feedback per i genitori e per i bambini dove la storia sarà narrata attraverso le immagini dei loro disegni intervallati con dei video nei quali i bambini rappresentano i vari personaggi e raccontano la vicenda. Attualmente i bambini stanno inviando i loro disegni e i video in cui seguono una piccola e facile sceneggiatura che, inviata loro settimanalmente dalle insegnanti, mostra un importante coinvolgimento, anche emotivo, da parte loro e dei loro genitori.

 

A questo link e a quest’altro i progetti di teatro-educazione che abbiamo presentato le volte scorse.

Anche nelle vostre scuole si portano avanti iniziative di questo genere? Segnalatecele scrivendo a Claudia Chellini (c.chellini@indire.it) e raccontando brevemente l’esperienza realizzata: potrà essere di ispirazione per altri docenti!