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8 Luglio 2020

Educazione 0-6 nell’emergenza Covid. Le misure europee per la riapertura delle strutture in un nuovo rapporto Eurydice

Uscita anche la seconda edizione di “Cifre chiave sull’educazione e la cura della prima infanzia in Europa”, lo studio che compara i progressi fatti da 38 Paesi europei in questo segmento educativo

di Redazione

Nella prima parte del 2020, l’Unità italiana di Eurydice è stata attivamente coinvolta nel dibattito nazionale relativo alla gestione degli ambienti per l’educazione e la cura della prima infanzia durante l’emergenza sanitaria Covid-19. Nello specifico, l’Unità italiana, insieme alla ricercatrice Indire Alessia Rosa, ha raccolto in un rapporto le informazioni relative alle misure per la riapertura delle strutture per l’educazione e la cura della prima infanzia, che illustrano le soluzioni assunte in 12 Paesi europei sia durante la fase di emergenza, sia durante la progressiva riapertura.

I primi risultati sono stati presentati nell’ambito di un’iniziativa della Regione Toscana per la riapertura delle strutture per la prima infanzia. “In un periodo di grande confusione, – spiega la ricercatrice Alessia Rosa – in cui il confronto tra enti che a vario titolo in Italia si occupano della fascia 0-6 si è fatto serrato, il lavoro dell’Unità italiana di Eurydice ci permette di leggere la situazione attuale confrontandola con quella di altri Paesi europei e di individuare proposte concrete”.

Leggi il rapporto Misure per la riapertura delle strutture per l’educazione e cura della prima infanzia nell’emergenza Covid-19 in alcuni Paesi UE >>

 

 

“Cifre chiave sull’educazione e la cura della prima infanzia in Europa”, online la seconda edizione dello studio comparativo

Ma in generale, in che modo è organizzata in Europa la fase educativa fino ai 6 anni? Qual è lo scenario in Italia per quanto riguarda l’educazione dei bambini più piccoli?

A questi interrogativi risponde la seconda edizione dello studio comparativo della rete Eurydice Cifre chiave sull’educazione e la cura della prima infanzia in Europa”, che presenta e compara i progressi fatti nelle aree chiave di qualità di questo ambito in 38 Paesi europei.

La pubblicazione, adesso disponibile anche in lingua italiana e realizzata dall’Unità italiana di Eurydice, mostra come l’accesso universale, l’alta qualità e l’integrazione dei servizi di educazione e cura della prima infanzia siano aspetti ancora da raggiungere in molti dei Paesi presi in esame.

Tuttavia, i sistemi di educazione e di cura della prima infanzia rappresentano da sempre una risposta educativa, e al contempo sociale, alle esigenze di crescita di 31 milioni di bambini in Europa e sono di supporto alle famiglie. In questo contesto, la situazione italiana presenta alcuni elementi positivi, ma anche aspetti di diseguaglianza tra le opportunità per le famiglie italiane e quelle di altri paesi.

Per quanto riguarda l’accesso alle strutture per la fascia di età da 0 a 3 anni, l’Italia non è fra i Paesi che garantiscono a tutti la frequenza degli asili nido, con ripercussioni importanti sull’accesso al lavoro dei genitori e, in particolar modo, delle madri. Inoltre, la difficoltà ad accedere ai nidi pubblici ha portato all’aumento di proposte alternative che non sempre rispondono a standard qualitativi condivisi per ciò che concerne le proposte educative. La possibilità di accesso alla scuola dell’infanzia per la fascia dai 3 ai 6 anni presenta invece aspetti positivi con il 95% delle iscrizioni tra gli aventi diritto (benchmark europeo contenuto in “Istruzione e formazione 2020”).

L’impiego di personale altamente qualificato garantisce la creazione di ambienti di apprendimento più stimolanti, una cura e un supporto più adeguati. Nei prossimi anni l’accesso ai posti di educatore nei servizi educativi per l’infanzia sarà consentito esclusivamente a chi possiede una laurea attinente all’ambito educativo, allineandosi così alla tendenza della maggior parte dei paesi europei.  Tuttavia, continuano ad avere validità per l’accesso ai posti di educatore dei servizi per l’infanzia i titoli conseguiti nell’ambito delle specifiche normative regionali.

Per quanto riguarda il modello di governance che organizza le strutture educative 0-6 anni, lo studio registra un progressivo adeguamento da parte del sistema italiano a partire dall’istituzione del sistema integrato 0-6 (D.Lgs. 65/2017). Lo studio completo e un suo articolo correlato sono disponibili sul sito di Eurydice Italia.

 

Leggi lo studio comparativo Cifre chiave sull’educazione e la cura della prima infanzia in Europa >>

Leggi l’articolo di Alessia Rosa Educazione e cura della prima infanzia tra obiettivi raggiunti e nuove prospettive europee >>

 

 

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