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13 Ottobre 2020

“Scripta Volant”, il progetto di editoria digitale dell’IIS “Peano” di Firenze

di Redazione

Scripta volant” è un progetto ormai consolidato all’Istituto Peano di Firenze, una delle scuole appartenenti al Movimento delle Avanguardie educative. Si tratta di una pratica volta alla costruzione di artefatti digitali da parte delle classi, con intenti interdisciplinari e con un’attenzione particolare alla scrittura creativa.
Alla fine dell’anno i prodotti realizzati dagli studenti vengono raccolti in libri digitali, pubblicati sul sito della scuola.

Ne abbiamo parlato con due docenti referenti, Caterina Carmasino e Francesca Valente, e con la dirigente Maria Centonze.
L’idea del progetto nasce nell’anno 2016/17 dall’attività di una delle due docenti, che aveva letto in classe un passo di Francesco Piccolo, dal libro di testo, “Momenti di trascurabile felicità”. Il testo aveva colpito i ragazzi e ne era nata una discussione, che aveva poi sollecitato la scrittura individuale su questo stesso tema. Una sorta di “attività di imitazione”. La docente aveva partecipato ad un corso sugli EAS che l’aveva abituata ad operare per Unità di lavoro in base agli stimoli raccolti nella classe. Dopo aver preparato una scheda di analisi delle ricorrenze linguistiche e aver proceduto all’analisi dei caratteri peculiari del testo narrativo, aveva invitato i ragazzi a produrre i loro pezzi e ne erano venuti fuori due libri. L’attività era stata portata avanti anche dalla collega nella classe parallela.
All’inizio, tuttavia, l’esperienza era stata vissuta come un’attività confinata alle due classi, ma la Preside, che l’aveva apprezzata, ha chiesto alle docenti di trasformarla in un progetto della scuola.
L’anno successivo (2017/18) sono stati coinvolti i colleghi del linguistico, tutte le colleghe del biennio. Tutti assieme hanno scelto di lavorare sulla figura della donna. Ogni anno infatti, si prendono le mosse da un’idea di base e si fanno leggere leggere ai ragazzi alcuni testi su un tema.

Ciò che colpisce è in particolare la natura dei prodotti realizzati, la cura nella qualità dei testi prodotti, legata ancor più al processo di ricerca e scrittura che agli aspetti tecnici.
La qualità dei percorsi proposti alle classi, è stata determinante per la diffusione progressiva del progetto che, nato dall’esperienza “solitaria” delle due docenti referenti, viene oggi portato avanti in tutti i bienni dell’Istituto. La diffusione è avvenuta per “contagio” naturale, e la messa a sistema del progetto risulta a questo modo non imposta e fittizia, ma reale e ben radicata nella scuola.
Il progetto conta oggi sulla collaborazione tra molti colleghi, coinvolgendo tutti i docenti di Italiano e Storia del biennio, oltre a docenti di Scienze, Latino e Arte e Informatica.
I docenti sono chiamati a progettare assieme il percorso a inizio anno e procedono poi di pari passo, ognuno con differenziazioni all’interno delle proprie classi.
Ogni anno, il gruppo dei docenti sceglie il tema da affrontare, seleziona una serie di testi inerenti e avvia poi il lavoro nelle classi selezionando alcuni dei testi prescelti. La lettura è il primo passo, lettura e analisi dei testi scelti.
A seguire si avvia il lavoro di produzione testuale da parte dei ragazzi, e si attivano a questo proposito veri e propri laboratori di scrittura creativa che si tengono nell’orario scolastico. “Il testo letto è un modello, si deve lavorare su quel testo e fare in modo che i ragazzi scrivano a loro volta” ci dicono le insegnanti.
Talvolta si prevede un lavoro a classi aperte. La produzione testuale può essere individuale o di gruppo, a seconda dei momenti e dal tipo di testo. Per il testo poetico generalmente si fanno lavorare individualmente gli studenti.
Ogni anno si prevedono, inoltre, incontri con gli autori di alcuni dei testi selezionati. Gli autori effettuano talvolta anche brevi laboratori formativi con i ragazzi.
Da qualche tempo le docenti dichiarano di aver dedicato maggiore attenzione al rapporto tra testo e immagine, sia essa una fotografia che un disegno che un’opera d’arte.
Questo è stato particolarmente evidente nei laboratori di Poesia dove si sono sperimentate innovative tecniche poetiche come il Cut Up (ispirato a Burroghs) e Caviardage.
La prospettiva è quella di incoraggiare il protagonismo degli studenti in tutte le fasi di realizzazione degli e-book, di pari passo con l’acquisizione delle competenze necessarie per utilizzare la strumentazione digitale.
Si è quindi attivato un dialogo con l’indirizzo tecnico-informatico. In questo indirizzo tra l’altro, sono già stati realizzati e-book nel triennio, ma di altra natura, ad esempio una raccolta di abstract di articoli significativi realizzati dai ragazzi che hanno lavorato sul testo giornalistico.

Le docenti raccontano che nell’anno scolastico 2019-2020 la progettualità si è adattata alle straordinarie condizioni in cui ha vissuto la scuola: il lockdown, infatti, ha profondamente cambiato il modo di fare scuola e la quotidianità, costringendo la comunità scolastica a fare i conti con una dimensione totalmente nuova, spesso difficile da affrontare. Per questo il Peano ha voluto offrire ai ragazzi uno spazio in cui potessero esprimere se stessi, senza alcun vincolo, semplicemente raccontando le proprie emozioni nel corso di questi mesi tanto difficili.

E la loro risposta è quella che si trova negli ebook dedicati alla quarantena: