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Learning Leadership for Change (L2C), a Firenze un incontro sui primi risultati raggiunti
di Antonella Turchi, Elettra Morini, Serena Greco, Paola Nencioni

Il secondo National Policy Meeting del Progetto Learning Leadership for Change (L2C) si è tenuto a Firenze il 10 dicembre 2020, interamente online, a causa dell’emergenza Covid-19.
L’incontro ha registrato un ampio numero di partecipanti, tra i quali policy maker del Ministero dell’Istruzione e degli USR, rappresentanti di associazioni professionali e di reti di scuole, dirigenti scolastici, docenti, ricercatori.
Dopo il saluto di Giovanni Biondi, Presidente dell’Indire, Enrique Martín di European Schoolnet, coordinatore di L2C, ha illustrato i risultati raggiunti dal progetto nel triennio di attività (2018-2020), mettendo in evidenza come durante il progetto si sia passati da un esame del quadro teorico alla costituzione, in tutte le scuole partecipanti al progetto, di uno Shared Leadership Team che ha lavorato sull’utilizzo di strumenti di autovalutazione e sulle pratiche di peer learning per arrivare alla co-costruzione di pratiche di shared leadership. Infine, grazie alla lezione appresa dal progetto, Enrique Martín ha sottolineato come una maggiore collaborazione tra decisori politici e scuole, unitamente a una più efficace formazione iniziale, sia fondamentale per la costituzione di una comunità scolastica che coinvolga tutti i suoi membri nel processo decisionale della scuola.
Il professor Angelo Paletta dell’Università di Bologna ha sottolineato l’importanza di una profonda revisione del modello organizzativo delle scuole per far fronte ai bisogni sempre più complessi non solo degli studenti, ma anche di tutti gli stakeholder della scuola. Ha cercato di fare ordine tra ciò che in letteratura è presentato sotto forma di differenti stili di leadership for learning (instructional, transformational e distributed leadership), sostenendo che queste forme di leadership non sono contrapposte l’una all’altra, ma possono rappresentare un “modello integrato”. Si è particolarmente concentrato sulla transformational leadership, per cui un dirigente scolastico agisce principalmente nel creare le condizioni organizzative per rendere più efficace ed efficiente l’ambiente scolastico e favorire le interazioni con e fra gli insegnanti. Infine, ha presentato e discusso con i partecipanti alcune evidenze emerse da ricerche empiriche, che hanno in primo luogo coinvolto insegnanti che ricoprono posizioni di middle management, mettendo in evidenza le differenze tra middle management e leadership distribuita, intesa quest’ultima come la capacità del DS di includere nel processo decisionale chi ricopre cariche formali, ma anche chi le ricopre in modo non formale, grazie a competenze personali o acquisite nel corso della propria carriera professionale. A questo riguardo ha evidenziato come sia importante selezionare DS in grado di creare vere e proprie comunità professionali di apprendimento, poiché sono queste che fanno la differenza soprattutto in termini di equità, come è risultato ancora più evidente durante il periodo dell’emergenza Covid-19.
La parola è poi passata alle scuole che hanno partecipato al progetto L2C: I.C. di Figline, Liceo scientifico “P. Ruffini” di Viterbo e I.I.S. “A. Gentileschi” di Milano, che hanno illustrato e discusso con i partecipanti i fattori facilitanti e ostativi alle pratiche di shared leadership e hanno presentato delle storie di successo.
A chiosare questa parte dell’incontro, è intervenuto il prof. Antonello Giannelli, presidente della ANP, che ha sottolineato come la normativa e l’inquadramento contrattuale attuali non siano adeguati ai fini della realizzazione di una leadership basata sulla condivisione dei processi decisionali. Ecco perché l’ANP ha proposto ufficialmente alla Ministra dell’Istruzione l’introduzione contrattuale di figure di middle management, sostenendo la necessità di un organismo che si collochi in posizione intermedia tra l’insieme di tutti i docenti e il DS, formato da insegnanti disponibili, preparati e motivati, che siano in grado di gestire insieme al DS il livello di complessità crescente delle scuole.
Infine Elettra Morini, ricercatrice Indire, ha illustrato la Community “Leadership condivisa per il cambiamento” (nata da una collaborazione tra Indire e l’università telematica degli studi IUL), con l’obiettivo di promuovere l’innovazione nel settore della leadership condivisa fra insegnanti, dirigenti scolastici, studenti, genitori, educatori e stakeholder del territorio. Nella Community, presentata ufficialmente proprio durante l’incontro, gli utenti che si iscrivono possono trovare e condividere materiali, risorse e buone pratiche; hanno la possibilità di discutere in appositi forum e partecipare ad eventi live, quali webinar con esperti del settore. In tal modo la Community rappresenta una prosecuzione e un ampliamento di quanto appreso dal progetto L2C, di cui è importante non disperdere il know how.
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