• it
  • en
Ricerca per l'innovazione della scuola italiana

indireinforma

4 Febbraio 2021

Erasmus+: cresce la partecipazione italiana nel ciclo 2014/2020

Dal 2014, coinvolti 242mila studenti in mobilità, 4.300 istituti scolastici e 22.700 insegnanti

di Elena Maddalena

Negli ultimi 7 anni il Programma Erasmus+ ha segnato una forte crescita nella partecipazione italiana alle attività di mobilità delle persone e nello sviluppo di progetti di cooperazione in Europa.

“Erasmus+ ha dimostrato negli anni tutta la sua straordinaria vitalità e la sua effettiva utilità – ha dichiarato Flaminio Galli, direttore dell’Agenzia nazionale Erasmus+ INDIRE che in Italia gestisce i settori scuola, università ed educazione per gli adulti del Programma. “Al di là di ogni situazione o criticità il Programma continua ad assolvere alla sua mission: aprire porte, creare collegamenti, arricchire le persone. Il futuro di Erasmus+ si prospetta solido in quanto continuerà a finanziare iniziative per promuovere la conoscenza e la consapevolezza, il senso di cittadinanza e di appartenenza all’Europa. Tra il 2021 e il 2027 è previsto un forte investimento nei cittadini europei, nelle loro competenze e in particolare nelle loro conoscenze green e digitali per rispondere alle sfide globali che ci attendono”.

 

SCUOLA

Clicca per ingrandire l’infografica

Grazie ai progetti di mobilità per l’apprendimento, le scuole hanno inviato i docenti e il personale scolastico in Europa per esperienze di insegnamento, formazione e job shadowing (ovvero attività di osservazione sul campo). Dal 2014 a oggi in Italia sono stati 1.066 i progetti autorizzati, per un totale di 22.708 insegnanti che hanno svolto mobilità in Europa, con un finanziamento complessivo di quasi 49 milioni di euro (fonte: Erasmus+ in breve – Mobilità per l’apprendimento del personale nell’istruzione scolastica).

Clicca per ingrandire l’infografica

Per quanto riguarda lo scambio di buone pratiche tra scuole europee, i dati a livello nazionale parlano di 4.275 progetti autorizzati, di cui 608 coordinati da scuole italiane e 3.667 con scuole partner all’interno di progetti coordinati da istituti scolastici di altri Paesi, per un finanziamento complessivo di oltre 110 milioni di euro.

 

In Erasmus+ sono possibili anche partenariati strategici relativi al tema dell’istruzione scolastica, che possono essere realizzati da scuole di ogni ordine e grado e da organizzazioni e imprese attive nell’ambito di istruzione, formazione, gioventù e mondo del lavoro. Sono progetti di più ampia dimensione rispetto a quelli realizzati solo dalle scuole, e dal 2014 ad oggi ne sono stati approvati 248, coordinati da scuole italiane, per un finanziamento complessivo di oltre 67 milioni di euro (fonte: Erasmus+ in breve – Cooperazione per l’Innovazione e lo scambio di buone pratiche nell’istruzione scolastica).

Sempre sul fronte scuola è grande la partecipazione a eTwinning, l’azione europea che dal 2005 mette in contatto insegnanti e scuole per sperimentare nuovi modi di fare didattica attraverso collaborazione a distanza e metodologie innovative, sfruttando le opportunità delle nuove tecnologie per lavorare, scambiare approcci e diffondere idee e risultati. Attualmente la piattaforma conta quasi 900mila insegnanti di 43 Paesi (in Italia viene gestita dall’Unità Nazionale eTwinning INDIRE). Anche a causa dell’emergenza sanitaria, l’azione ha registrato lo scorso anno un significativo aumento nelle adesioni di docenti, arrivando oggi a un totale di 91.600 insegnanti di scuole italiane registrati (oltre il 10% sul totale europeo), con più di 32mila progetti didattici a distanza realizzati in collaborazione con altri istituti stranieri (info: https://etwinning.indire.it).

 

UNIVERSITÀ (mobilità in UE)

Clicca per ingrandire l’infografica

Dall’inizio del programma (1987) a oggi, gli studenti universitari italiani complessivamente coinvolti in mobilità per studio o tirocinio sono stati circa 580mila. Solo negli ultimi 7 anni sono partiti 242mila studenti italiani. Questo dato ha permesso all’Italia di salire dalla quarta alla terza posizione (dopo Spagna e Francia) per studenti in partenza in mobilità per studio verso diverse destinazioni europee. Se si guarda all’accoglienza, il nostro Paese è al terzo posto, dopo Spagna e Francia, con oltre 162mila studenti europei che negli ultimi 7 anni hanno scelto l’Italia per un periodo di studio.

Nel complesso l’Agenzia Erasmus+ Indire ha accolto 274 candidature da parte di Istituti di Istruzione Superiore per le attività di scambio previste con i Paesi del programma.

Clicca per ingrandire l’infografica

A fronte di una crescita generalizzata delle domande di borse comunitarie per gli studenti, gli istituti di Lombardia, Emilia-Romagna, Lazio, Veneto, Campania e Toscana si distinguono per il volume più alto di studenti in mobilità Erasmus+.
Analizzando il dato disaggregato, si posiziona prima l’Alma Mater di Bologna. A seguire, l’Università degli Studi di Padova, la Sapienza di Roma, l’Università degli studi di Torino e l’Università degli Studi di Napoli Federico II, che precede di pochissimo l’Università Statale di Milano.

 

UNIVERSITÀ (mobilità extra UE)

Dal 2015, anno di inizio della Mobilità Internazionale per Crediti, sono state finanziate 3.467 mobilità in uscita di studenti e staff che dall’Italia hanno scelto come destinazione per un periodo di studio o tirocinio Paesi extra UE. Sono state 8.505 le mobilità in entrata dai Paesi extraeuropei tra studenti, docenti e personale accademico.

 

IDENTIKIT DELLO STUDENTE ERASMUS

Lo studente Erasmus italiano che ha scelto l’Europa come destinazione ha un’età media di 23 anni, che diventano 25 per un tirocinante. Nel 59% dei casi è una studentessa, valore che sale al 63% quando lo scopo della mobilità è uno stage in azienda. Spagna, Francia, Germania e Portogallo sono i Paesi con i quali si effettuano più scambi per studio, con una permanenza media di 6 mesi. Si privilegiano, nell’ordine, Spagna, Regno Unito, Germania e Francia per i tirocini, che in media durano 3 mesi.

 

ADULTI

Clicca per ingrandire l’infografica

Dal 2014, in questo settore l’Agenzia ha finanziato 4.546 borse di mobilità in Europa per persone impegnate nell’educazione degli adulti, risultato dei 211 progetti vincitori presentati dalle organizzazioni nazionali, per un finanziamento di oltre 8 milioni di euro. Sul lato della cooperazione sono stati autorizzati 237 partenariati strategici coordinati da istituzioni italiane e orientati all’innovazione e allo scambio di buone pratiche tra organizzazioni del settore pubblico e della società civile impegnate nell’educazione degli adulti. L’impegno finanziario per sostenere questi progetti è stato di oltre 48 milioni di euro (fonti: Erasmus+ in breve – Mobilità per l’apprendimento del personale nell’educazione degli adulti e Erasmus+ in breve – Cooperazione per l’innovazione e lo scambio di buone pratiche nell’educazione degli adulti).

Nell’ambito dell’adult learning opera anche Epale, la piattaforma elettronica europea per i professionisti dell’educazione degli adulti. Con oltre 7.600 iscritti italiani, la community offre la possibilità di confrontarsi con circa 83mila utenti in Europa, creando sinergie trasversali tra reti di esperti. In Italia la piattaforma è gestita dall’Unità nazionale Epale, che ha sede presso Indire (info: https://epale.ec.europa.eu/it).