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22 Aprile 2021

Sensibilizzare i giovani ai temi del diritto e della giustizia attraverso le risorse audiovisive

di Fabiana Bertazzi

Uno degli obiettivi dell’Agenda 2030 è quello di fornire l’accesso universale alla giustizia e costruire istituzioni responsabili ed efficaci a tutti i livelli. Per promuovere uno stato di diritto e sensibilizzare i cittadini ai valori della pace e al rispetto delle leggi e delle regole è fondamentale affrontare certe tematiche fin dalla scuola, in modo che i giovani interiorizzino questi ideali e li facciano propri.
A supporto dell’azione didattica, i docenti possono avvalersi di risorse audiovisive che diventano strumenti molto efficaci per portare in classe argomenti delicati come la giustizia penale, le discriminazioni, il razzismo, l’ordinamento giuridico o le pene previste per coloro che non rispettano le regole. I film, infatti, non solo sono “mezzi di comunicazione” usuali per i giovani, ma creando un impatto emotivo, sono funzionali nel destare loro interesse e sedimentare la conoscenza.

Ed è proprio al rapporto tra cinema e diritto che sono dedicati i prossimi due webinar organizzati nell’ambito de “La Scuola allo schermo” che si svolgeranno il 30 aprile e il 12 maggio.

  1. Dei delitti e delle pene – Razzismo e pena di morte a processo (30 aprile – ore 17:00)

La celebre arringa conclusiva di Atticus Finch, protagonista del film “Il buio oltre la siepe” costituirà lo spunto iniziale attraverso il quale Andreana Esposito, Prof. associata di Diritto Penale presso l’Università della Campania Luigi Vanvitelli, dialogherà sulla selettività della giustizia penale (statunitense ma non solo) che sembra esaltarsi nei casi di condanna alla pena di morte. Oggi come allora fattori quali la povertà, la classe sociale, l’etnia svolgono un ruolo fondamentale nel meccanismo che porta alle incriminazioni e quindi alle sentenze di condanna alla pena capitale. A tale intervento si aggancerà quello di Chiara Vitucci, Prof. ordinaria Diritto Internazionale
presso la stessa Università, che utilizzerà invece il film “Porte Aperte”, tratto dall’omonimo libro di Sciascia e ambientato in Sicilia, a Palermo, in pieno regime fascista. Qui sono mostrati i tormenti interiori di due figure, quella di un giudice a latere molto coscienzioso che vuole esplorare tutte le possibilità offerte dalla legge e di un membro della giuria popolare, un semplice agricoltore che non vuole premere il grilletto in quello che si annuncia da subito come un processo mediatico.
Per colmare lo spazio intercorso tra le vicende e l’attualità saranno svolte alcune considerazioni sul dibattito internazionale a favore dell’abolizione della pena di morte e sul ruolo dell’Italia nella campagna per la moratoria della pena capitale.

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2. La Costituzione e il senso di comunità (12 maggio ore 17:00)

Attraverso tre pellicole molto diverse tra di loro, Chiara Vitucci – Prof.ssa ordinaria Diritto Internazionale presso l’Università della Campania Luigi Vanvitelli –  proporrà un percorso sull’importanza della partecipazione alla vita delle comunità di riferimento. La discussione prenderà le mosse dall’analisi di Mezzogiorno di fuoco, Footlose (Herbert Ross, 1984) e Il segreto di Esma (Jasmila Zbanic, 2006).

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Per approfondire:

 

Foto di EKATERINA BOLOVTSOVA da Pexels