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16 Novembre 2021

Il Museo del Louvre organizza un convegno a Roma per raccontare Giampietro Campana e la sua collezione d’arte e antichità

di Matteo Faggioli

Il convegno internazionale dal titolo Giampietro Campana e la sua collezione. I dati d’archivio, in programma a Roma il 22 e il 23 novembre prossimi, è ospitato dall’École française de Rome e dai Musei Capitolini, nel quadro di un progetto internazionale di ricerca condotto dal Museo del Louvre.

Lo studio si propone di raccogliere e analizzare le fonti d’archivio relative a Giampietro Campana, figura centrale nella storia dell’archeologia e del collezionismo nell’Italia e nell’Europa dell’Ottocento, ripercorrendo la sua vicenda personale, la formazione e la successiva fortuna della sua prestigiosa collezione di opere d’arte e di antichità. Alcuni documenti facenti parte dell’Archivio storico Indire sono stati oggetto di studio da parte del gruppo di lavoro del Museo del Louvre che ha coordinato il progetto di ricerca e ha organizzato il convegno.

Le due giornate di convegno, gratuite, potranno essere seguite sia in diretta streaming che in presenza, previa iscrizione.


Il 22 novembre ai Musei Capitolini si terrà l’incontro:

– Campana e il suo mondo
, dalle ore 14.30 alle 18.


Il 23 novembre all’École française de Rome sarà la volta di altri due eventi:

– La formazione della collezione, dalle ore 10 alle 13.

La fortuna della collezione, dalle ore 15 alle 18.

 

Tra i numerosi relatori del convegno segnaliamo Pamela Giorgi, prima ricercatrice Indire, che interverrà martedì 23 all’École française de Rome sul Fondo del pedagogista Ottavio Gigli, conservato nell’Archivio storico Indire, che offre testimonianze dei rapporti intercorsi tra Gigli e Campana per la compravendita di alcune opere.

L’Archivio storico Indire, costituito da circa 95mila documenti e 14mila fotografie, conserva un ricco patrimonio documentario otto-novecentesco che ne fa uno dei pochi archivi specializzati in Italia nella raccolta e nella valorizzazione di materiale documentario di interesse storico-pedagogico.

Il fondo Ottavio Gigli raccoglie carteggi pubblici e privati, documenti personali e manoscritti autografi delle opere del pedagogista, fondatore dei primi asili rurali a Firenze nella seconda metà dell’Ottocento. L’acquisizione del fondo – avvenuta nel 2002 – ha costituito un’operazione di straordinaria rilevanza culturale sia per l’importanza dell’opera educativa svolta da Ottavio Gigli sia per il fatto che il fondo è andato a integrare la documentazione donata dal figlio Ottavio al Museo Didattico Nazionale di Firenze nel 1931, storica sede da cui, attraverso successive trasformazioni, ha avuto origine l’Indire.

 

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