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13 Dicembre 2021

Europeana: due parole con le Ambassador italiane

L'intervista a Teresita Gravina e Elena Pessina

di Fabiana Bertazzi

Proseguono per il quarto anno le attività di «Europeana», la biblioteca digitale per la valorizzazione del patrimonio culturale dell’Unione europea, una collezione di più di 50 milioni di materiali digitali in 30 lingue, provenienti da 3.700 diverse istituzioni dei 28 Paesi membri dell’Unione europea. Opere d’arte, libri, musica e video su arte, giornali, archeologia, moda, scienza e sport a libera disposizione della cittadinanza e degli insegnanti a supporto dell’attività didattica.

Una delle strutture che porta avanti le attività di questo progetto è costituita dalla rete degli Ambassador che riunisce 14 rappresentanti provenienti da Croazia, Grecia, Ungheria, Italia, Polonia, Portogallo, Romania, Spagna e Turchia. Si tratta di docenti e professionisti del settore museale che lavorano insieme allo sviluppo della piattaforma e ai suoi possibili utilizzi nelle attività educative.

Il nostro Paese conta nel progetto ben due ambasciatrici: Teresita Gravina, docente di Scienze Naturali al Liceo Manzoni di Caserta e componente dell’Equipe formativa territoriale della Campania, ed Elena Pessina, educatrice museale al Museo Popoli e Culture del P.I.M.E. di Milano.

A loro abbiamo rivolto qualche domanda per capire meglio cos’è Europeana e quale sia il loro ruolo all’interno del team.

Bentrovate, per prima cosa, come vi siete avvicinate a Europeana e perchè avete deciso di candidarvi a diventare ambasciatrici?

Teresita Gravina: «Il mio percorso con Europeana è iniziato nel 2017: ricordo di aver letto nella call le parole “collaborazione” e “patrimonio culturale europeo” e ho capito che si trattava di un progetto che mi interessava e che mi avrebbe fatto crescere professionalmente. Nel 2018 sono stata selezionata come ambasciatrice per l’Italia e ho avuto la possibilità di coordinare un fantastico gruppo di dieci docenti italiane per creare insieme scenari educativi che utilizzino i materiali disponibili su Europeana. E’ possibile trovarli sul blog “Teaching with Europeana”».

Elena Pessina: «Fino allo scorso anno non conoscevo Europeana, anche se da alcuni anni avevo iniziato a interessarmi al mondo digitale e alle sue applicazioni in ambito educativo/museale. Ricordo di aver visto la call per il progetto DSI-4, grazie al quale per la prima volta sarebbero entrati a far parte del team anche educatori museali e ho pensato fosse una bella opportunità per conoscere questa realtà e gli strumenti che offriva, così come per lavorare e condividere esperienze di progettazione con altri colleghi di diversi musei, istituzioni e Paesi europei. È stato davvero stimolante e arricchente».

 

Dal vostro punto di vista, qual è il punto di forza di Europeana e quale contributo può dare alle attività educative?

T.G.: «Europeana è uno strumento potentissimo: ti permette di accedere ai materiali di un enorme numero di musei europei direttamente dalla tua classe. Altro punto di forza è la diversità dei materiali presenti sulla piattaforma, non solo collezioni di opere d’arte, ma anche raccolte di carte geografiche, di musica, fossili, rocce e piante. Molti di questi materiali sono liberi da copyright e possono essere non sono visualizzati, ma anche scaricati e riutilizzati. Altro punto di forza è che si tratta di un sito dove possiamo lasciare i nostri ragazzi lavorare in autonomia. Tutti i materiali presenti su Europeana sono infatti certificati dagli aggregatori nazionali, che forniscono tutti i dettagli necessari. Per il nostro Paese l’aggregatore nazionale è Cultura Italia. Riguardo alla mia partecipazione nel progetto Europeana Education, l’aspetto più interessante è stata la collaborazione con gli altri ambasciatori europei e con la fondazione Europeana, che mi ha permesso di apprezzare la ricaduta del mio lavoro e di sentirmi davvero parte di un processo di rinnovamento dell’educazione in Europa».

E.P.: «Credo che Europeana sia una fonte preziosissima per insegnanti, educatori museali e professionisti che lavorano nel settore educativo. Uno dei punti di forza è sicuramente l’avere a disposizione in un’unica piattaforma digitale contenuti da moltissimi musei e istituzioni europee, che possono essere comodamente consultati e ricercati tramite filtri che permettono tra l’altro di visualizzare le informazioni di copyright. Senza dover aprire diversi siti contemporaneamente, si possono trovare materiali su uno stesso argomento, ma provenienti da luoghi diversi. Nella mia esperienza ho trovato questo aspetto molto utile anche per far conoscere, attraverso le attività progettate, musei che magari non sono così famosi ma che conservano pezzi straordinari. Inoltre, l’immenso patrimonio di attività già progettate e pronte all’uso che è possibile reperire sul blog “Teaching with Europeana” possono essere scaricate gratuitamente e possono essere utilizzate immediatamente con la propria classe/gruppo, oppure essere un’ispirazione per le progettazioni future. Uno degli aspetti più belli è anche la condivisione su questo blog, nella sezione Stories of Implementation, delle esperienze fatte e delle riflessioni di altri educatori sulle attività sperimentate».

 

Cosa dobbiamo aspettarci per questo quarto anno? Qualche novità?

T.G.: «Una grande novità! A marzo partirà la seconda edizione del Massive Online Open Course di Europeana sulla piattaforma European Schoolnet Academy, in italiano: un corso gratuito di 4 settimane che spiega come utilizzare le risorse di Europeana in classe. Durante il percorso, i partecipanti saranno guidati nella creazione di uno scenario educativo che utilizza le risorse di Europeana da utilizzare in classe con i propri alunni. Gli scenari realizzati saranno rivisti dagli altri corsisti attraverso un processo di peer-review. Questo sistema offrirà ai partecipanti anche la possibilità di entrare in contatto con altri docenti italiani, e – perché no? – creare magari nuove collaborazioni».

E.P.: «In questo quarto anno saranno pubblicati nuovissimi contenuti e categorie tematiche che potranno essere consultati sulla piattaforma e sarà inoltre pubblicata la call per l’annuale Europeana Education Competition 2022 che invita insegnanti, educatori museali e professionisti del settore (come bibliotecari, archivisti, curatori, ecc.) a trovare modi innovativi per utilizzare il patrimonio digitale di Europeana, creare scenari educativi e condividere le storie di realizzazione. Non perdetevi gli aggiornamenti, possono essere consultati sul sito o attraverso i canali social!».

 

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Teresita Gravina – Ambasciatrice Europeana
email: teresita.gravina@posta.istruzione.it
Twitter: @anivarGatiseret
Skype: atiseret77

 

 

Elena Pessin – Ambasciatrice Europeana
Skype: elena.p93_1