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Si è svolto martedì 18 gennaio, nella sala congressi dell’Acquario di Roma, l’evento di presentazione del progetto “YES – Youth, Education and Sport”, realizzato dal Dipartimento per lo Sport della Presidenza del Consiglio dei Ministri, con il supporto dell’ente di ricerca INDIRE.
All’evento hanno partecipato Valentina Vezzali, Sottosegretaria allo Sport, Rossano Sasso, Sottosegretario all’Istruzione, Carla Garlatti, Autorità Garante per l’infanzia e l’adolescenza, Sara Pagliai, Coordinatrice dell’Agenzia Erasmus+ Indire, Michele Sciscioli, Capo Dipartimento per lo sport, Antonio Parenti, Capo Rappresentanza in Italia della Commissione europea, Evelina Christillin, Fiona May e Rocco Briganti, che fanno parte del Tavolo per il Contrasto agli abusi e alle discriminazioni sui minorenni, Vito Cozzoli, Presidente e AD di Sport e Salute.
«Questa giornata ci ha permesso di fare rete, ciascuno con la propria esperienza, per dimostrare l’importanza dello sport per tutti e, in particolare, nella fascia di età da zero a 18 anni – ha dichiarato Valentina Vezzali, Sottosegretaria allo sport –. La strategia a cui puntiamo è volta alla promozione dello sport. Prima di tutto nei parchi per i bambini da zero a sei anni. Con la riqualificazione dei cortili e degli spazi interni degli istituti scolastici, per i più grandi, grazie a progettualità condivise tra Dipartimento per lo sport e Sport e Salute. Tra le misure che lanciamo oggi c’è quella che parte dalla consapevolezza che nessun ragazzo dovrà scegliere tra scuola e agonismo. Sosterremo economicamente i giovani che vogliono continuare a studiare e praticare una disciplina dopo le superiori. Dal prossimo anno accademico – continua la Sottosegretaria – potranno farlo, anche grazie ad una borsa di studio sperimentale che mettiamo a disposizione di circa 2000 studenti-atleti che quest’anno usciranno dalle scuole superiori e si iscriveranno all’università o ad un corso di alta formazione professionale. Ho chiesto al Dipartimento per lo sport di stanziare 8 milioni di euro per i prossimi due anni accademici. È un primo passo, ma ritengo possa costituire una buona partenza per il futuro dei nostri studenti-atleti».
«Sport e cultura non sono in antitesi, tutt’altro – ha dichiarato Rossano Sasso, Sottosegretario all’Istruzione –. Studiare, conoscere, approfondire possono rivelarsi attività fondamentali per tradurre in realtà i propri sogni in ambito sportivo. Allo stesso modo l’attività fisica, con il suo bagaglio di capacità di concentrarsi sull’obiettivo, propensione all’abnegazione e al sacrificio, può risultare utilissima per ottimizzare e rendere più fruttuoso lo studio. Come Governo, dopo avere introdotto la figura del docente specializzato per l’insegnamento dell’educazione motoria, lavoreremo per rendere ancora più flessibile la didattica per gli studenti-atleti, in modo che non siano costretti a sacrificare uno dei due percorsi intrapresi».
Nel corso dell’evento, trasmesso in streaming, sono state affrontate le tematiche legate allo sport per i minorenni, tra diritti e tutela, al contrasto agli abusi e alle discriminazioni, e alla promozione dell’attività sportiva in Europa per i giovani. Durante i lavori, a cui hanno preso parte anche alcuni studenti di scuole secondarie superiori romane, è stato dato ampio spazio ai racconti delle realtà territoriali per la promozione dell’inclusione sociale per i minorenni.
Il progetto YES – YOUTH, EDUCATION and SPORT si pone l’obiettivo di fornire strumenti per migliorare la formazione dei soggetti interessati alle tematiche dello sport, con particolare riferimento ai docenti nelle discipline motorie, ai tecnici e ai tutor sportivi, ai rappresentanti delle federazioni e delle associazioni sportive. Nel progetto sono previsti appositi contenuti e format finalizzati alla promozione del diritto dei minori all’esercizio della pratica sportiva.
L’intervista di Sara Pagliai, Coordinatrice dell’Agenzia Erasmus+ Indire per Italpress
La gallery dell’evento