Fino a venerdì 11 marzo, Lucca ospita nella Sala Tobino di Palazzo Ducale (Cortile Carrara 1) la mostra “Grandi scienziate del ‘900”.

L’esposizione vuol far conoscere i volti, le vite e le opere delle scienziate che hanno contribuito in maniera incisiva al progredire della conoscenza scientifica. Alcune ottenendo il massimo riconoscimento, il Premio Nobel, come Marie e Irène Curie o Rita Levi-Montalcini, altre – ugualmente brillanti – rimanendo più in ombra per effetto di pregiudizi e discriminazioni. Tra loro, Rosalind Franklin, che scoprì la struttura a doppia elica del DNA e raggiunse importanti traguardi in diverse aree della fisica e della biologia, Ida Noddack, che elaborò l’idea della fissione nucleare o, ancora, Lise Meitner, che proprio della fissione fornì per prima l’esatta interpretazione.

La mostra è dedicata principalmente alle scienziate che in vita non ottennero la fama che avrebbero meritato, nonostante la tenacia nel condurre a termine le ricerche, le straordinarie capacità di studio e le importanti scoperte fatte.

Per conoscere meglio la vita di queste donne e parlare di parità di genere in ambito scientifico, martedì 8 marzo, nel giorno della Festa della donna, sempre nella Sala Tobino si terrà un incontro al quale prenderanno parte Maria Teresa Leone, consigliera provinciale e ISREC Lucca, Ilaria Vietina, assessora del Comune di Lucca, Caterina Senette del Centro Filippo Buonarroti di Livorno, Alessandra Celi della Società italiana delle storiche, Gloria Spandre e Marco Maria Massai, rispettivamente autrice e curatore della mostra.

L’esposizione è organizzata dalla Provincia di Lucca, in collaborazione con il Centro Filippo Buonarroti, l’Isrec e La nuova limonaia.

La mostra è visitabile gratuitamente nei giorni di lunedì, mercoledì e venerdì dalle 9 alle 13, il martedì e giovedì dalle 9 alle 13 e dalle 15 alle 18 mentre il sabato e la domenica dalle 15 alle 18.