Lunedì 19 dicembre si è tenuto nella sede centrale INDIRE di Firenze il kick-off meeting del progetto biennale Leadership condivisa per la scuola che apprende, promosso dalla Struttura di ricerca denominata “Valutazione dei processi di Innovazione”.

All’evento hanno preso parte, oltre alle 12 scuole coinvolte nel progetto, anche la presidente INDIRE Cristina Grieco e il dirigente del Ministero Istruzione e Merito Damiano Previtali.

Leadership condivisa per la scuola che apprende intende promuovere un nuovo modello di leadership educativa che preveda il coinvolgimento di leader intermedi della comunità scolastica.

In particolare si pone i seguenti obiettivi generali:

• sperimentare un modello di governance scolastica partecipata attraverso il riconoscimento, la valorizzazione e la diffusione di pratiche di leadership condivisa;
• valorizzare il ruolo e la leadership del dirigente scolastico e delle figure di sistema all’interno della comunità professionale;
• promuovere ruoli non formali di leadership intermedia coinvolgendo anche studenti, genitori e altri stakeholder del territorio.

Un progetto ambizioso e complesso per le molte le variabili che entrano in gioco ma che, come sottolineato dalla presidente Grieco e dalla referente scientifica del progetto, Francesca Storai, INDIRE ha scelto di promuovere per lavorare con le scuole e per le scuole.

Nel sistema scuola, il concetto di leadership è stato spesso interpretato come una relazione verticale top-down tra un singolo (il dirigente scolastico) e un gruppo (docenti, studenti, personale ATA, ecc.), ma nel corso degli anni, per far fronte ai numerosi cambiamenti intervenuti nel settore educativo, sono emersi modelli di leadership alternativi, necessari per rispondere in maniera più efficace e flessibile alle nuove esigenze didattiche e organizzative.

Secondo l’approccio di leadership condivisa (o Shared Leadership), si riconosce e  sisottolinea la necessità di supportare la presa di responsabilità da parte di tutti gli attori scolastici (studenti, docenti, genitori, altri stakeholder sul territorio) nel processo di decision making e nell’affrontare i problemi e le difficoltà che coinvolgono l’intera comunità educante. Così, oltre e accanto al dirigente scolastico, possono emergere altre figure di leadership (docenti, studenti, genitori) capaci di farsi carico di progetti e percorsi didattici e organizzativi di cambiamento e innovazione.

Damiano Previtali (Ministero Istruzione e Merito) durante il suo intervento ha sottolineato l’importanza della shared leadership e della condivisione, all’interno della comunità educante, degli strumenti strategici (fra cui il Rapporto di autovalutazione, il Piano di miglioramento, il Piano Triennale dell’Offerta Formativa, la Rendicontazione sociale) per governare il cambiamento, al fine di promuovere il miglioramento dell’offerta formativa e degli esiti educativi degli studenti.

Dal confronto con i dirigenti sono emersi alcuni elementi fondamentali in termini di azioni e valori da mettere in campo per la promozione della sheared leadership: formazione, comunicazione con il territorio, coinvolgimento degli stakeholder prima di tutto; insieme ai valori che devono caratterizzare la shared leadership: fiducia, empatia, responsabilizzazione, tutti elementi alla base di una comunità educante in cui si promuovono il dialogo e la collaborazione.