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Uso flessibile del tempo, online la versione 3.0 delle Linee guida per l’implementazione dell’Idea di Avanguardie educative
L’Idea “Uso flessibile del tempo” fa parte della «Galleria delle Idee per l’Innovazione» di Avanguardie educative fin dalla nascita del Movimento, nel 2014. Negli ultimi dieci anni INDIRE ha osservato e documentato numerose soluzioni; in questa versione aggiornata delle Linee guida ne sono riportate alcune del tutto inedite, frutto della sperimentazione attuata da nuove scuole capofila dell’Idea.
Il tempo-scuola, considerato tradizionalmente come un elemento organizzativo rigido, è oggi riconosciuto come un dispositivo pedagogico cruciale per promuovere l’innovazione e migliorare i processi di insegnamento e apprendimento. Progettare il tempo in modo flessibile permette di rispondere ai bisogni specifici degli studenti e del contesto educativo, superando la rigida suddivisione in ore ‒ come la classica lezione da 60 minuti ‒ che non si adattano più ai ritmi di apprendimento e alle diverse modalità didattiche.
La progettazione del tempo come dispositivo pedagogico implica una rimodulazione delle tempistiche di insegnamento che vada oltre il mero impartire contenuti in una data successione, favorendo invece l’acquisizione di competenze in modo più personalizzato e attivo. La flessibilità temporale consente di introdurre metodologie laboratoriali, favorire la didattica per competenze, il lavoro cooperativo e l’interdisciplinarità; in un ambiente di apprendimento attivo, infatti, il tempo diventa uno strumento per adattare le attività didattiche ai ritmi di ciascuno studente, favorendo l’inclusione e una partecipazione consapevole e motivata.
Un uso flessibile del tempo permette inoltre di dilatare gli spazi dedicati a interventi di recupero, approfondimento e potenziamento, offrendo l’opportunità di gestire meglio i momenti critici dell’apprendimento e di promuovere una didattica che rispetta i diversi stili cognitivi; i modelli di compattazione delle discipline, la riduzione delle ore di lezione o l’alternanza di periodi intensivi per alcune discipline, ad esempio, permettono agli studenti di concentrarsi su un numero ridotto di argomenti per periodi più prolungati, evitando la frammentazione cognitiva e il sovraccarico di informazioni.
Dal punto di vista organizzativo, l’uso del tempo come dispositivo pedagogico consente inoltre un ripensamento complessivo del curricolo. Ciò comporta non solo la riorganizzazione degli orari scolastici ma anche una maggior collaborazione tra docenti, chiamati a pianificare insieme obiettivi e attività, favorendo l’integrazione tra discipline. La rimodulazione del tempo scolastico, inoltre, può rafforzare la relazione tra docenti e studenti, poiché offre più opportunità di conoscenza reciproca e di supporto personalizzato.
Infine, progettare il tempo del curricolo come un elemento pedagogico consente di rendere la scuola più aperta e adattiva rispetto ai cambiamenti della società e ai bisogni del territorio; attraverso una gestione dinamica del tempo, la scuola può diventare un punto di riferimento anche oltre l’orario scolastico tradizionale, integrando attività extracurricolari, laboratori e progetti che favoriscono lo sviluppo di competenze trasversali.
Questa nuova versione delle Linee guida per l’implementazione dell’Idea “Uso flessibile del tempo” di «Avanguardie educative» offre un quadro aggiornato di soluzioni concrete di flessibilità oraria per dirigenti scolastici e docenti fornendo suggerimenti, evidenziando aspetti positivi, criticità e soluzioni basate su esperienze reali; propone soluzioni diverse che le scuole interessate possono fare proprie, contestualizzandole secondo le proprie specificità e in base a determinati bisogni educativi.
Il gruppo di ricerca INDIRE sull’Idea “Uso flessibile del tempo” è costituito da: Elena Mosa, Lorenza Orlandini, Elona Picoka.
Le scuole capofila dell’Idea “Uso flessibile del tempo” sono:
- Convitto Nazionale “Umberto I” – Torino
- IC “Bozzano-Centro” – Brindisi
- IC “Amerigo Vespucci” – Vibo Marina (Vibo Valentia)
- IIS “Artigianelli” – Trento
- Liceo classico “Giuseppe Parini” – Milano
- ITE “Valentino De Fazio”
- IC “Bernardino Nodari” – Lugo di Vicenza (Vicenza)
- Istituto Omnicomprensivo “Giuliano Della Rovere” – Urbania (Pesaro e Urbino)
- IC “Mattia Preti” – Catanzaro
- Liceo “Marco Girolamo Vida” – Cremona
- Istituto “Lodovico Pavoni” – scuola secondaria di primo grado “Paolo VI” – Tradate (Varese)
- IC “Tina Modotti” – Moimacco-Premariacco-Remanzacco (Udine)
- Liceo linguistico e ITE “Marco Polo” – Bari