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Il contributo della ricerca INDIRE al Convegno sugli ambienti flessibili
L'evento si è svolto il 7 e 8 novembre presso l'Università Roma Tre
Il 7 e 8 novembre 2024, presso l’Università Roma Tre, si è svolto il convegno “Ambienti Flessibili: Creatività, Inclusione, Ecologia, Reale e Virtuale,” un evento dedicato all’esplorazione delle nuove frontiere dell’architettura con particolare riferimento ai contesti educativi. La conferenza ha visto il contributo di numerosi esperti nel campo dell’inclusione e della progettazione di ambienti educativi innovativi, creando un’occasione di riflessione sull’integrazione tra pedagogia e architettura Tra i relatori per INDIRE, le ricercatrici Lorenza Orlandini e Silvia Panzavolta hanno presentato l’intervento “Spazi di inclusione. Ripensare l’ambiente per favorire la partecipazione di tutti”, offrendo approfondimenti sulle strategie per rendere gli spazi scolastici più accessibili e partecipativi e presentando le linee di ricerca attive su queste tematiche.
L’intervento ha messo in evidenza l’importanza di progettare ambienti che rispondano alle esigenze di tutti, promuovendo una cultura educativa inclusiva che valorizza la diversità. Il loro contributo ha arricchito il dibattito sul ruolo degli spazi educativi nel sostenere l’inclusione e la partecipazione, proponendo soluzioni innovative che possono essere adottate nelle scuole italiane. L’evento, con una ricca varietà di sessioni e panel, ha offerto un’opportunità preziosa per condividere esperienze e riflessioni tra accademici, professionisti e operatori del settore educativo.
Il lavoro presentato dalle ricercatrici testimonia il grande lavoro che l’Istituto, con la sua struttura di ricerca dedicata al tema degli Ambienti per l’apprendimento, sta facendo ormai da anni sul tema dell’importanza di spazi, dei setting e degli arredi per l’apprendimento di tutti i ragazzi e le ragazzi. La ricerca educativa nel settore mostra che esiste una correlazione diretta tra ambienti di apprendimento e risultati scolastici, e che questi sono ancora più rilevanti per gli alunni che presentano fragilità (dalle plusdotazioni alle disabilità cognitive, ai DSA, ecc.).
Progettare uno spazio per l’inclusione è stato uno dei focus della ricerca INDIRE negli ultimi 3 anni, portando anche alla pubblicazione di diversi contributi, tra cui possiamo citare i seguenti lavoro apparsi in riviste scientifiche e monografie.
- Panzavolta S., Orlandini L. (2024). Inclusive environments and teachers’ professional development: a research activity in K-12 schools in Italy. Abstract Book ESPLAT 2023,
- Orlandini L. (2023). Marcello Trentanove’s vision for an inclusive school. A case study on the primary school of Rimaggio, Bagno a Ripoli (FI). Italian Journal of Special Education for Inclusion, XI, 1, 135-146.
- Infante P., Moscato G., Panzavolta, S. (a cura di) (2023), Pensare gli spazi di apprendimento per l’inclusione. Esperienze per una progettazione innovativa nelle scuole della Toscana, Carocci, Roma.
- Panzavolta, S. “Nuovi spazi per apprendere” (2023), in INDIRE – Unità nazionale EPALE Italia, Social Hackathon di EPALE: costruire insieme un futuro educativo sostenibile versione 2.0, Indire, Firenze,
- Chipa, S., Caprino, F., Galletti, A., Moscato, P., Orlandini, L., Panzavolta, S. (2022), Quando lo spazio include. Progettare ambienti di apprendimento inclusivi, in L’integrazione scolastica e sociale, 21, 1, 31-53,
- Giunti, C., Orlandini, L., & Panzavolta, S. (2022). Riconfigurare gli ambienti di apprendimento attraverso l’approccio pedagogico dell’Outdoor education. Contesti. Città, Territori, Progetti, 1(1), 116–139.