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Si chiude oggi, venerdì 29 novembre, a Bressanone, il convegno nazionale della Società Italiana di Pedagogia (SIPED) «Formare al tempo della transizione ecologica,
digitale e interculturale» .
Questo importante appuntamento scientifico si concentra sul ruolo dell’educazione in un’epoca di profonde trasformazioni culturali, sociali e tecnologiche, ponendo al centro il confronto tra accademici, pedagogisti e professionisti dell’istruzione. L’evento rappresenta un punto di riferimento nel dibattito sulle trasformazioni dell’educazione, ponendo l’accento sulla necessità di affrontare i cambiamenti con strumenti innovativi e visioni sostenibili.
L’edizione 2024 si propone di analizzare e discutere come i cambiamenti globali stiano ridefinendo il significato di educare, formare e istruire, tenendo conto delle transizioni in atto, dall’innovazione tecnologica all’intelligenza artificiale, fino ai nuovi bisogni educativi delle società contemporanee.
Il convegno invita a riflettere su questioni fondamentali che attraversano i contesti educativi e formativi, tra cui:
- innovazione pedagogica e nuove metodologie didattiche;
- competenze necessarie per affrontare le sfide della transizione digitale;
- rapporto tra istruzione, formazione e intelligenza artificiale;
- sostenibilità educativa e risposte ai cambiamenti climatici e sociali;
- nuovi linguaggi e competenze per la cittadinanza globale.
Il programma include una serie di panel tematici, con approfondimenti dedicati a diverse prospettive.
Il panel Istruire, educare e formare nell’epoca della transizione digitale e dell’intelligenza artificiale ha esplorato l’impatto delle tecnologie emergenti sul mondo della scuola e della formazione. Coordinato da Alessandro Ciasullo (Università degli Studi di Napoli Federico II), ha visto la partecipazione di esperti e accademici, tra cui Alessandro Colombi e Monja Taraschi.
Nell’ambito di questo panel, Giuseppina Rita Jose Mangione (INDIRE) e Stefania Nirchi (Università Roma Tre) hanno presentato uno studio innovativo dal titolo Competenze e sfide per l’integrazione dell’AI nella didattica. Analisi delle percezioni dei docenti neoassunti. Il lavoro, condotto insieme a Conny De Vincenzo (Roma Tre) e Maria Chiara Pettenati (Responsabile del percorso Neoassunti per INDIRE), ha visto il coinvolgimento di oltre 2.900 insegnanti neo-immessi in ruolo e permette di risalire ai vantaggi e agli ostacoli percepiti nell’uso dell’intelligenza artificiale, offrendo spunti per lo sviluppo di nuove strategie di formazione e supporto ai docenti in specifici contesti di insegnamento.
Per approfondire: