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Il futuro dell’istruzione degli adulti. Le attività di INDIRE nella tre giorni di FierIdA 2025
La ricerca INDIRE e le attività di Erasmus+ a supporto dell'istruzione degli adulti in Italia.

Si è conclusa venerdì 31 gennaio, con 1260 partecipanti e 68 sessioni tematiche, tra seminari e tavole rotonde, la decima edizione di FierIdA, la principale manifestazione italiana dedicata all’istruzione degli adulti, promossa e organizzata dalla RIDAP, la rete nazionale dei CPIA e delle istituzioni scolastiche con percorsi per adulti.
A dieci anni dalla riforma ordinamentale dell’istruzione degli adulti, l’evento ha offerto un’importante occasione per riflettere sul futuro dell’IdA, attraverso il contributo di dirigenti scolastici, docenti e altri esponenti del settore.
I lavori hanno avuto inizio mercoledì 29 al Dipartimento di Scienze della Formazione dell’Università di Roma Tre, che ha ospitato, tra gli altri, i contributi e le attività di ricerca realizzati da INDIRE e gli interventi dell’Agenzia Erasmus+ INDIRE.
Nella giornata inaugurale un primo momento di confronto si è avuto con il seminario Innovazione digitale e FAD nell’Istruzione degli Adulti, moderato da Annalisa Buffardi. L’incontro ha rappresentato l’occasione per presentare la proposta di sperimentazione avanzata dalla Rete ICT IdA al Ministero dell’Istruzione e del Merito (MIM). INDIRE, che da sempre è impegnato nel supporto all’innovazione educativa, ha partecipato alla stesura del documento volto all’aggiornamento delle Linee Guida FAD (acronimo di Fruizione a Distanza) nell’ambito dei lavori della Rete e – come ribadito da Annalisa Buffardi – continuerà a sostenere le iniziative volte a migliorare la qualità dell’istruzione degli adulti al fine di garantire un’offerta formativa al passo con i tempi e in grado di rispondere alle esigenze diversificate degli adulti in formazione.
Sempre nello stesso giorno, la tavola rotonda L’istruzione degli adulti in Italia e in Europa, moderata da Lorenza Venturi (Agenzia nazionale Erasmus+), è stata occasione per condividere un quadro delle indicazioni e opportunità europee per migliorare la preparazione degli insegnanti dei CPIA e costruire percorsi formativi innovativi anche rivolti ai discenti adulti.
Nel suo intervento Sara Pagliai, coordinatrice dell’Agenzia nazionale Erasmus+, ha illustrato le due linee di lavoro prioritarie per l’Europa oggi secondo la nuova Commissione appena insediata, ovvero lo sviluppo di competenze e la cittadinanza europea: due assi essenziali per una società equa, preparata ad affrontare le sfide sociali ed economiche e soprattutto più forte nel difendere i suoi valori di democrazia. Erasmus+ è lo strumento migliore per realizzare gli obiettivi non solo europei, ma anche nazionali, di una scuola degli adulti più aperta al mondo, che offra occasioni formative significative e arricchenti per tutti i cittadini.
L’esperienza delle tre buone pratiche presentate dai rispettivi Dirigenti scolastici del CPIA 1 di Torino, CPIA Pescara-Chieti e CPIA 10 Formia è stata in questo essenziale per capire come Erasmus+ possa adattarsi ai bisogni specifici di apprendimento del territorio e dell’istituto scolastico.
Presentati anche i primi risultati della ricerca europea che INDIRE sta realizzando con la rete RIA-AE in collaborazione con l’Università degli studi di Firenze, per la quale era presente la professoressa Vanna Boffo.
Hanno concluso la sessione gli Ambasciatori Erasmus+ EDA del Lazio, parte della rete di esperti fortemente voluta dall’Agenzia per valorizzare Erasmus+ nei territori.
Ulteriori attività dell’Istituto sono state presentate nel corso della seconda giornata di lavori. In particolare, nella tavola rotonda Lingua, competenze, intercultura, il ricercatore INDIRE Francesco Vettori ha illustrato alcuni dei risultati emersi dal progetto di ricerca “La lettura che cambia”, focalizzando l’intervento sul tema delle diverse modalità di lettura di un testo scritto e di come la comprensione possa variare in base alla forma di lettura scelta.
Di intercultura, dei diversi modi di leggere, anche per mero piacere, e della lettura ad alta voce, si continuerà a parlare anche in occasione di alcuni seminari e workshop a Didacta 2025, il 12 e 13 marzo alla Fortezza da Basso di Firenze.
Il tema dell’innovazione digitale è stato nuovamente al centro dell’attenzione nel seminario STEM e IA: un binomio vincente per l’apprendimento degli adulti. Durante l’incontro, la ricercatrice INDIRE Annamaria Cacchione, insieme a Salvatore Belsito, animatore digitale del CPIA di Cosenza, ha presentato alcune esperienze che hanno mostrato il potenziale dell’intelligenza artificiale nell’insegnamento delle STEM ad apprendenti adulti. L’intervento di Cacchione si è focalizzato in particolare sull’apporto che l’AI può fornire nella semplificazione del linguaggio scientifico, una sfida significativa per chi ha una conoscenza limitata dell’italiano come seconda lingua. Dall’analisi di alcuni casi studio, è emerso che, sebbene l’AI possa supportare il processo di semplificazione, il contributo umano rimane ancora essenziale. Attualmente, le applicazioni di AI disponibili non riescono a sostituire del tutto il lavoro degli insegnanti in questo ambito, evidenziando la necessità di integrare la semplificazione linguistica come pratica didattica strutturata per l’istruzione degli adulti.
A presentare i risultati della ricerca INDIRE è stata anche Annalisa Buffardi, questa volta nell’ambito della tavola rotonda Verso gli Stati Generali dell’Apprendimento Permanente, nel panel su Strategie e percorsi per l’accesso all’apprendimento permanente: dati e indicazioni dalla ricerca. Il contributo di Buffardi ha messo a fuoco una delle principali evidenze emerse dall’indagine ITALIA. Atlante del Lavoro nell’Istruzione degli Adulti, e cioè la necessità di restituire unitarietà al sistema di istruzione degli adulti nell’ottica di garantire inclusione sociale e lavorativa agli adulti in formazione, rafforzando gli opportuni momenti di raccordo tra percorsi di I e II livello nei CPIA.
Tema, questo, che è stato oggetto di un ulteriore momento di confronto cui ha partecipato la stessa Annalisa Buffardi, insieme alla ricercatrice Stefania Sansò per INDIRE e a Michela Busatto per la RIDAP, nella giornata conclusiva della manifestazione, nell’ambito del seminario INDIRE-RIDAP La rete I e II livello IDA. Il dibattito e le riflessioni emerse hanno riguardato le attività del gruppo di lavoro “Partnership, reti e territorio”, moderato dal docente del CPIA Montagna Alessandro Borri. A partire dai lavori svolti dal gruppo, il seminario ha ospitato le esperienze dei Cpia Asti, Ferrara, Montagna e Perugia, quali pratiche virtuose di integrazione dei percorsi tra I e II livello, che ancora necessitano di essere portate alla luce affinché si possa generare una diffusione sistemica e non episodica nell’IdA. Approfondimenti sul tema e sui principali esiti dell’azione di rete sono oggetto di un ulteriore seminario previsto il 12 marzo a Didacta 2025.
Sempre in ambito Erasmus+ è stata presentata da Daniela Ermini la ricerca europea che l’Agenzia Erasmus+ INDIRE sta conducendo come membro del network europeo RIA-AE Research based Impact Analysis of Erasmus+ Adult Education Programmes e con il coinvolgimento, come partner scientifico per l’Italia, del Dipartimento di Scienze della formazione FORLILPSI dell’Università degli Studi di Firenze.
L’Agenzia Erasmus+ ha realizzato anche un approfondimento sui progetti di mobilità per formazione e sulle opportunità finanziate per docenti, staff e soprattutto discenti adulti dei CPIA partecipando al workshop organizzato dal CPIA Napoli Città 2 dedicato a Creare una rete europea di successo: i passi fondamentali. Dalle novità della Call 2025, alle testimonianze su come creare da zero una rete europea, dalla mobilità studenti, strumento di rafforzamento della rete, alle sfide di gestione più comuni nei CPIA, svolto con il coinvolgimento dei partner di progetto presenti in aula da Spagna e Cipro.
Infine l’Unità EPALE ha presentato il nuovo ciclo di laboratori PATHS per l’educazione degli adulti che verranno realizzati da marzo in collaborazione con INDIRE, con l’intervento di Matteo Borri.
La manifestazione si è conclusa nella sede del Ministero dell’Istruzione e del Merito alla presenza di Maurizio Adamo Chiappa, Direttore Generale della DGTVET. L’evento ha rappresentato un momento di sintesi e rilancio per l’istruzione degli adulti, con un bilancio delle tre giornate di lavori e delle prospettive future per il settore.
Nel corso della cerimonia conclusiva sono stati evidenziati i principali risultati emersi dai seminari e dalle tavole rotonde, con un focus particolare sull’innovazione digitale e la formazione a distanza.
Chiappa ha sottolineato l’impegno del Ministero nel sostenere la sperimentazione della FAD per i CPIA, annunciata nel corso del convegno, e ha ribadito la necessità di investire in modelli innovativi come il 4+2, che prevede una riorganizzazione del percorso scolastico nei CPIA, articolandolo in quattro anni di istruzione tecnica seguiti da due anni di formazione specialistica. Sperimentazione nella quale INDIRE avrà un ruolo centrale, come annunciato da Antonella Zuccaro, che è intervenuta sottolineando il ruolo fondamentale della ricerca nell’accompagnare l’evoluzione dell’istruzione degli adulti, investendo nella filiera formativa tecnologico professionale, in linea con il modello di successo di Its Academy.