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Buon compleanno EPALE: viaggio di crescita, condivisione e ispirazione
La piattaforma europea per l'educazione degli adulti ad aprile compie 10 anni. Uno sguardo al percorso fatto finora, e qualche nota a margine.

Ci sono progetti che nascono per lasciare un segno, per diventare un punto di riferimento e un luogo d’incontro tra persone, idee, visioni e sogni. EPALE, piattaforma europea per l’apprendimento degli adulti, nei suoi primi 10 anni di attività che ci apprestiamo a festeggiare, ha rappresentato tutto questo e molto di più.
Quando l’Unità EPALE Italia ha mosso i primi passi, da quel lancio ufficiale di EPALE a Bruxelles il 15 aprile 2015, l’idea era semplice ma potente: creare una comunità in cui l’apprendimento degli adulti potesse trovare uno spazio di confronto, scambio e crescita collettiva.
Nel tempo, questo spazio si è trasformato in una casa accogliente per educatori, formatori, ricercatori e appassionati del settore educativo. Un luogo in cui ogni contributo ha arricchito l’esperienza comune e ha dato vita a un dialogo sempre più profondo e stimolante.
Abbiamo vissuto insieme momenti straordinari: dalle storie di chi, grazie alla formazione, ha cambiato la propria vita, ai dibattiti che hanno aperto nuove prospettive sul futuro dell’educazione. Abbiamo raccolto testimonianze, condiviso metodologie, esplorato opportunità, costruito ponti tra persone e culture diverse.
La vera forza di EPALE è stata la sua comunità, o community per usare il termine internazionale: persone appassionate, poche decine all’inizio e oggi più di 164 mila, unite dalla convinzione che l’apprendimento non abbia età e che l’educazione sia la chiave per una società più equa e inclusiva. È stata la passione e l’impegno di ciascuno dei suoi membri a rendere EPALE uno spazio vivo, pulsante, unico nel suo genere.
EPALE in Italia: l’attenzione specifica ai bisogni formativi settoriali
Per il team EPALE Italia, EPALE non è solo una piattaforma, ma una storia di persone, di crescita e di cambiamento. E questa storia continuerà a vivere nell’impegno di chi ha fatto parte di questo viaggio, nella volontà di innovare e nell’aspirazione a un’educazione sempre più accessibile, inclusiva e partecipata.
Per questo ogni anno l’attività a livello nazionale si è strutturata in un lavoro di tematizzazione, selezionando uno specifico tema e segmento dell’educazione degli adulti, per creare coinvolgimento e formazione, a partire dal primo seminario EPALE (Udine, giugno 2015) sul tema del disagio psichico e il primo seminario per gli educatori dei migranti (Catania, novembre 2015), passando poi al primo seminario sull’educazione in carcere a Napoli nel 2016 cui ha fatto seguito un altro importante appuntamento per guardare Oltre il carcere (Bari, 2018). E molti altri sono stati i seminari, negli anni successivi, che hanno cercato di portare l’attenzione sui temi più attuali per il nostro tempo e per l’educazione formale e non formale, per citarne alcuni: internazionalizzazione dei CPIA (2017), formazione inclusiva per migranti e rifugiati (2017), educazione all’imprenditorialità (2018), metodi partecipativi (2019), inclusione sociale attiva (2022), dispersione scolastica (2022), fino ai più recenti proposti lo scorso anno 2024 – giustizia riparativa, lingue di minoranza – passando dalla realizzazione della prima sfida educativa EPALE EduHack, nel 2021, replicata con successo ogni anno.
E anche durante il tempo interrotto dalla pandemia e dal lockdown 2020, l’attività di formazione di EPALE non si è fermata, dando vita a una conferenza che ha chiamato a raccolta la ricerca e le esperienze sul campo per guardare alle sfide che si stavano ponendo. I contributi di quell’evento Educazione per il futuro: Epale e le sfide dell’apprendimento in età adulta hanno dato vita anche al numero 9, 2020 della rivista EPALE Journal.
Com’è fatta una community che sa guardare lontano
Alla richiesta di costruire questo luogo come punto di riferimento per il settore dell’Educazione degli adulti hanno risposto in molti, contribuendo con idee ed entusiasmo e creduto nel potere trasformativo della conoscenza e dell’apprendimento.
Oltre agli iscritti, ci sono molti lettori, collaboratori che non rientrano nei conteggi.
E poi ci sono gli Ambasciatori EPALE che dal primissimo nucleo di 17 sono diventati 52 esperti di educazione degli adulti nel 2017, che nel 2023 hanno rappresentato la base per la nomina dei 120 Ambasciatori Erasmus+ EDA . Ci sono poi gli Stakeholder nazionali ed europei, un gruppo che per l’Italia è cresciuto considerevolmente dal primo incontro degli stakeholder educazione degli adulti svoltosi nel 2019 nel Salone INDIRE. E tutto questo reso possibile dalla volontà e l’impegno della Commissione Europea e la visione dello spazio Educativo europeo in cui si inserisce Erasmus+.
L’Europa è il sogno di generazioni che hanno creduto nella pace dopo il fragore delle guerre, il coraggio di chi ha abbattuto muri, la speranza di chi ha immaginato confini aperti, scambi, incontri. È la bellezza di essere diversi eppure uniti da una storia comune, da valori condivisi, dalla consapevolezza che insieme siamo più forti.
Il decimo compleanno della nostra piattaforma arriva in un tempo che è diventato incerto, in cui cresce il timore che tutto questo possa dissolversi e spezzare i fili invisibili che ci tengono uniti.
Ma, se c’è una lezione che il programma Erasmus ci ha insegnato in modo forte e chiaro, è che l’Europa non è solo un progetto politico: è un sentimento, un’identità intrecciata di mille volti e mille voci. È la capacità di riconoscersi nell’altro, di costruire ponti invece di innalzare muri.
Ed è proprio adesso, nel cuore delle incertezze, che anche attraverso EPALE raccontiamo quanto siamo più ricchi insieme, quanto la nostra diversità sia la nostra più grande forza, quanto possiamo avanzare.
Con gratitudine e speranza,
Daniela Ermini, Martina Blasi, Giacomo Scarzanella, Alessandra Ceccherelli, Lorenza Venturi – EPALE Italia