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È disponibile online un nuovo Quaderno della serie Strumenti delle Piccole Scuole, dal titolo “Immersioni Oceaniche. Missioni di scoperta del mare”. Il volume è stato realizzato da Lorena Rocca, Ludovico Rocca, Rosa Pettenuzzo e Silvia Stocco, esperti nel campo della didattica e dell’educazione ambientale.
Dopo “L’oceano si racconta. Missioni immersive alla scoperta del mare”, questo nuovo strumento didattico innovativo accompagna i giovani in un viaggio esperienziale alla scoperta del mondo marino, sensibilizzandoli sull’importanza della sua tutela. “Immersioni Oceaniche” invita studenti e docenti a esplorare le meraviglie dell’oceano, comprendendone il ruolo vitale per il nostro pianeta e la necessità di preservarlo. Attraverso missioni coinvolgenti e attività interattive, i giovani esploratori sviluppano competenze fondamentali per conoscere, amare e rispettare l’ambiente marino, seguendo i sette principi dell’Ocean Literacy.
Il Quaderno propone un approccio interdisciplinare che intreccia scienza, tecnologia, storia e sostenibilità. Basandosi sui principi dell’alfabetizzazione oceanica, offre numerose missioni di scoperta che trasformano il mare in un’estensione naturale dell’aula. I lettori saranno guidati alla conoscenza della biodiversità marina e dei delicati equilibri che la regolano, approfondendo le principali tecniche di esplorazione oceanografica e il ruolo delle nuove tecnologie nello studio degli oceani.
Attraverso una combinazione di spunti teorici e attività pratiche, il Quaderno favorisce un apprendimento esperienziale e offre strumenti utili per integrare l’educazione ambientale nei percorsi scolastici. Particolare attenzione è dedicata al tema della sostenibilità, con riflessioni e proposte concrete per tutelare l’ambiente marino e sensibilizzare le nuove generazioni alla sua salvaguardia.
Scarica gratuitamente il Quaderno “Immersioni Oceaniche. Missioni di scoperta del mare”>>
I Quaderni della serie “Strumenti” sono linee guida e schede operative per il lavoro in classe che nascono generalmente dal lavoro di co-ricerca tra le scuole e l’Indire e dalle esperienze formative su specifici metodi e tecniche di lavoro sperimentate in situazioni di isolamento e pluriclassi.