• it
Ricerca per l'innovazione della scuola italiana

indireinforma

20 Maggio 2025

INDIRE a Marsiglia per uno dei principali eventi europei sull’educazione all’aperto

di Redazione

Dal 14 al 17 maggio scorsi si è svolta in Francia, a Marsiglia, la seconda edizione delle Rencontres Internationales de la Classe Dehors, l’iniziativa promossa dalla Fabrique des Communs Pédagogiques.

Obiettivo dell’evento, riunire educatori, ricercatori, studenti e professionisti dell’educazione all’aperto e promuovere l’apprendimento fuori dalle aule tradizionali, affrontando temi come l’educazione ambientale, la salute e i diritti dell’infanzia.

Sono stati oltre 2000 i partecipanti da tutta Europa che hanno preso parte alla quattro giorni di conferenze, tavole rotonde, laboratori pratici, hackathon e fablab all’aperto; tra questi, anche le ricercatrici INDIRE Isabel de Maurissens, Silvia Panzavolta e Chiara Giunti.

Isabel de Maurissens – ricercatrice INDIRE e ambasciatrice del Patto europeo per il clima – ha presentato due atelier, uno dei quali dedicato al progetto “PAESC Studenti”, promosso da INDIRE in collaborazione con EuCliPa.IT. Il progetto, rivolto alle scuole secondarie di secondo grado, coniuga formazione, ricerca e cittadinanza attiva per coinvolgere gli studenti nell’analisi dei PAESC (Piani d’Azione per l’Energia Sostenibile e il Clima) locali e nell’elaborazione di proposte concrete, in particolare Soluzioni Basate sulla Natura (SbN) da sottoporre ai propri Comuni.

Durante l’intervento, de Maurissens ha illustrato:

PAESC Studenti si conferma un modello innovativo per formare cittadini ecologicamente consapevoli, attraverso una didattica attiva, sistemica e legata al territorio.

Il secondo atelier “Riconnessione con la natura” – Un percorso tra scienza, benessere e identità ambientale” è stato presentato dalla stessa ricercatrice in qualità del suo ruolo di guida certificata di riconnessione natura, un’iniziativa promossa da UNature con il sostegno di INDIRE. Il percorso proposto, di carattere didattico e scientifico, è stato ideato da UNature per esplorare i benefici del contatto diretto con la natura sul benessere psicofisico, l’apprendimento e lo sviluppo dell’identità ambientale.

La sua struttura si fonda su un ampio corpus di oltre 3000 ricerche scientifiche internazionali che provengono da ambiti come la psicologia ambientale, le neuroscienze, l’educazione alla sostenibilità e la medicina preventiva. Durante l’atelier, i partecipanti hanno potuto sperimentare esercizi semplici ma significativi, progettati per essere replicabili in autonomia e in contesti educativi o formativi. Esercizi che puntano a facilitare un’esperienza di immersione nella natura stimolando attenzione e percezione.

Le evidenze scientifiche su cui si basa il percorso indicano che l’interazione regolare con ambienti naturali:

  • riduce stress, ansia e sintomi depressivi;
  • rafforza le funzioni cognitive, migliorando concentrazione, memoria e creatività;
  • favorisce l’empatia e il senso di connessione con gli altri esseri viventi;
  • potenzia la motivazione intrinseca all’apprendimento;
  • stimola comportamenti pro-ambientali e atteggiamenti di cura verso il bene comune.

Il percorso di riconnessione con la natura si configura non solo come strumento di benessere personale, ma anche come leva per l’apprendimento.

Le ricercatrici INDIRE Silvia Panzavolta e Chiara Giunti hanno proposto e gestito due atelier: “L’approche didactique sur l’éducation en plein air en Italie. Les expériences d’INDIRE et du Département des Sciences de l’Éducation “Giovanni Maria Bertin” de l’Université de Bologne” eActivités expérientielles en plein air et sensibilisation éducative”.

Nel primo sono state presentate le attività di ricerca sulla didattica all’aperto realizzate in Italia da INDIRE e dall’Università di Bologna per stimolare una riflessione sul legame tra didattica all’aperto, intenzionalità didattica, spazi, benessere e sostegno alle competenze professionali dei docenti

Nel secondo atelier, alcuni docenti dell’infanzia, della primaria e della secondaria di primo grado sono stati coinvolti in attività esperienziali all’aperto. Ai partecipanti è stato chiesto di mettere in gioco le proprie professionalità al fine di attivare processi di problem solving e di riflessione. Tutto ciò ha favorito l’emergere di un interessante confronto tra pari nell’ottica di individuare le possibili connessioni con il curricolo e costruire proposte di lavoro su cui lavorare con i propri studenti.

I due atelier sono stati progettati in collaborazione con Michela Schenetti, docente di Didattica Generale e Educazione alla corporeità al Dipartimento di Scienze dell’Educazione dell’Università di Bologna e referente scientifica per la Rete delle Scuole all’aperto.

Nel corso dei due atelier è stato presentato lo strumento di progettazione didattica Outdoor education: apprendimento attivo tra dentro e fuori – Toolkit per la scuola dell’infanzia e per il primo ciclo di istruzione”, nato dalla collaborazione tra la rete delle Avanguardie Educative, il Dipartimento di Scienze dell’Educazione “Giovanni Maria Bertin” dell’Alma Mater Studiorum (Università di Bologna) e la rete nazionale delle Scuole all’aperto.