indireinforma
“I patti educativi territoriali contro la dispersione scolastica: l’esperienza dei PEZ della Regione Toscana” è il titolo dell’incontro, promosso dalla Regione Toscana, che si svolgerà giovedì 22 maggio all’Auditorium Sant’Apollonia a Firenze, in via S. Gallo, 25.
Si tratta di un’importante occasione di confronto che prende le mosse dal sistema territoriale toscano delle alleanze educative sviluppate attraverso i PEZ (Patti Educativi Zonali), per affrontare una riflessione dialogata con autorevoli voci del panorama nazionale in prospettiva interdisciplinare.
L’evento vedrà riuniti numerosi rappresentanti istituzionali ed esperti del mondo accademico e dell’istruzione, insieme al Presidente INDIRE Francesco Manfredi e alle ricercatrici Giuseppina Rita Jose Mangione e Stefania Chipa. Il loro contributo sarà incentrato sulle esperienze dell’Osservatorio Nazionale sui Patti educativi, l’iniziativa avviata dall’INDIRE insieme a Labsus per raccogliere e monitorare i Patti Educativi di Comunità, realizzati e sottoscritti dalle scuole sul territorio.
Dal 2021 l’interesse di ricerca dell’Istituto, infatti, si è indirizzato verso quelli che sono ritenuti strumenti strategici per la costruzione di solide e concrete alleanze, capaci di avere un impatto positivo sul sistema educativo e sull’intera comunità che vive il territorio.
I Patti rappresentano lo strumento per la costruzione di una nuova visione di scuola in cui il concetto di comunità è al centro del curricolo, delle azioni formative e dello spazio di apprendimento. Uno spazio di apprendimento che ruota intorno all’idea di un ambiente aperto alle relazioni, inclusivo, che integra formale e informale. Questi strumenti trasformano la scuola in un learning hub, fulcro di un ecosistema educativo ampio e in continua evoluzione, che si avvale del territorio per ripensare il curricolo e la didattica, modificando il tempo-scuola e la mobilità di docenti e studenti.
Tramite i dati raccolti dall’Osservatorio, sta diventando possibile analizzare gli elementi caratterizzanti i Patti per sostenere nuove forme di scuola aperte al territorio e contribuire, con momenti di formazione e condivisione delle migliori pratiche, alle esperienze di co-progettazione che poggiano sulla sussidiarietà e corresponsabilità educativa.
L’invito a contribuire a questa importante raccolta di esperienze è sempre aperto a tutte le scuole che possono inviare il loro patto educativo e dare un importante sostegno a un database nazionale utile. Questo sarà utile e fondamentale per una ricerca che mira ad affermare l’idea di una “scuola diffusa”, che si estende oltre le mura d’istituto per interagire con il territorio e coinvolgere tutta la cittadinanza.
Invia il tuo contributo all’Osservatorio Nazionale sui Patti educativi >>